De Rossi si gioca la Spal «Adesso c’è Nainggolan»
L’allenatore ha fatto la pace con il d.s. Lupo. E Tacopina a breve potrebbe regalargli Rossi
E’stata una settimana di passione quella che ha portato la Spal dalla sconfitta interna con il Bari alla trasferta di Venezia. La gara odierna viene ritenuta come un’ultima spiaggia per Daniele De Rossi, al limite penultima in base all’andamento della gara, fino a quella in casa con il Como. Due confronti da considerare come spareggi nella lotta per uscire dalla zona retrocessione. A scaldare ulteriormente l’ambiente in casa Spal erano state le dichiarazioni, alla vigilia della gara con il Bari, proprio di De Rossi, che aveva espresso un evidente malumore per l’andamento del mercato di gennaio, che si era conclusa con gli arrivi di Nainggolan, Fetfatzidis e del portiere Brazao.
Il presidente
Dopo la sconfitta di una settimana fa (sesta per il tecnico debuttante), la società aveva indetto il silenzio stampa. Non aveva nascosto il suo malcontento per quelle parole il presidente Tacopina, trattenuto a New York da impegni professionali (non sarà presente nemmeno oggi al Penzo, dove sarebbe stato attesissimo ex) e atteso a Ferrara la prossima settimana, quando potrebbe annunciare l’accordo per il ritorno di Pepito Rossi. La delusione di Tacopina è ovviamente dovuta anche alla media punti della Spal: 1 a partita nelle 15 gare con l’ex capitano della Roma. Era quindi particolarmente atteso l’appuntamento con la conferenza alla vigilia della partita di Venezia.
Le parole Per riportare serenità nell’ambiente, con sorrisi e pacche sulle spalle si sono presentati in sala stampa De Rossi e il direttore sportivo Fabio Lupo, il manager che aveva ricevuto le accuse del tecnico. Che ha detto: «Sono cosciente di quale scalpore possano comportare le mie dichiarazioni. Sono nel calcio a certi livelli da 24 anni, sono in grado di sapere come e quando intervenire, senza nascondere le mie idee. Sono fatto così, mi comporto come quando ero un giocatore. Con dirigenza e proprietà in questi giorni ci siamo siamo confrontati, come in precedenza. Non sempre tutto è condivisibile, l’importante è lottare compatti e per gli stessi obiettivi. E’ ciò che faremo fino al termine del campionato. La squadra è in crescita, lo dimostrano le prestazioni, anche se i risultati non sono arrivati. Ora possiamo contare su un giocatore che non ha pari in categoria come Nainggolan: se continuerà a lavorare come in questi giorni sarà la nostra guida. E non scordiamoci la spinta dei nostri tifosi, talmente passionali da paragonarsi, fatte le debite proporzioni, a quelli della Roma. A Venezia saranno un migliaio, vietato tradirli».