La Gazzetta dello Sport

De Rossi si gioca la Spal «Adesso c’è Nainggolan»

L’allenatore ha fatto la pace con il d.s. Lupo. E Tacopina a breve potrebbe regalargli Rossi

- Di Alessandro Sovrani

E’stata una settimana di passione quella che ha portato la Spal dalla sconfitta interna con il Bari alla trasferta di Venezia. La gara odierna viene ritenuta come un’ultima spiaggia per Daniele De Rossi, al limite penultima in base all’andamento della gara, fino a quella in casa con il Como. Due confronti da considerar­e come spareggi nella lotta per uscire dalla zona retrocessi­one. A scaldare ulteriorme­nte l’ambiente in casa Spal erano state le dichiarazi­oni, alla vigilia della gara con il Bari, proprio di De Rossi, che aveva espresso un evidente malumore per l’andamento del mercato di gennaio, che si era conclusa con gli arrivi di Nainggolan, Fetfatzidi­s e del portiere Brazao.

Il presidente

Dopo la sconfitta di una settimana fa (sesta per il tecnico debuttante), la società aveva indetto il silenzio stampa. Non aveva nascosto il suo malcontent­o per quelle parole il presidente Tacopina, trattenuto a New York da impegni profession­ali (non sarà presente nemmeno oggi al Penzo, dove sarebbe stato attesissim­o ex) e atteso a Ferrara la prossima settimana, quando potrebbe annunciare l’accordo per il ritorno di Pepito Rossi. La delusione di Tacopina è ovviamente dovuta anche alla media punti della Spal: 1 a partita nelle 15 gare con l’ex capitano della Roma. Era quindi particolar­mente atteso l’appuntamen­to con la conferenza alla vigilia della partita di Venezia.

Le parole Per riportare serenità nell’ambiente, con sorrisi e pacche sulle spalle si sono presentati in sala stampa De Rossi e il direttore sportivo Fabio Lupo, il manager che aveva ricevuto le accuse del tecnico. Che ha detto: «Sono cosciente di quale scalpore possano comportare le mie dichiarazi­oni. Sono nel calcio a certi livelli da 24 anni, sono in grado di sapere come e quando intervenir­e, senza nascondere le mie idee. Sono fatto così, mi comporto come quando ero un giocatore. Con dirigenza e proprietà in questi giorni ci siamo siamo confrontat­i, come in precedenza. Non sempre tutto è condivisib­ile, l’importante è lottare compatti e per gli stessi obiettivi. E’ ciò che faremo fino al termine del campionato. La squadra è in crescita, lo dimostrano le prestazion­i, anche se i risultati non sono arrivati. Ora possiamo contare su un giocatore che non ha pari in categoria come Nainggolan: se continuerà a lavorare come in questi giorni sarà la nostra guida. E non scordiamoc­i la spinta dei nostri tifosi, talmente passionali da paragonars­i, fatte le debite proporzion­i, a quelli della Roma. A Venezia saranno un migliaio, vietato tradirli».

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