Stuhec, Suter e Gut Sofia le devi battere per l’oro che ti manca
La discesa libera donne oggi alle 11: contro l’azzurra la slovena e le due svizzere, tutte già iridate in passato
Se dovessimo basarci semplicemente sui risultati stagionali, la discesa femminile che oggi sulla Roc de Fer di Meribel assegna le medaglie mondiali avrebbe già la vincitrice. Ma non c'è sport più imprevedibile dello sci. E Sofia Goggia, che quest’anno, su 6 gare di Coppa del Mondo, ha infilato 4 vittorie e un secondo posto, è perfettamente consapevole che ogni gara ha storia a sé e i numeri da soli non fanno le medaglie. Ma quali sono le avversarie che la bergamasca deve temere di più? In testa al novero delle rivali c’è Ilka Stuhec. Innanzitutto perché ha vinto l’ultima gara, a Cortina. E poi perché la slovena è tornata in grande condizione, dopo aver superato alcuni gravi infortuni. Lei è una delle maggiori glorie sportive del suo Paese. E lo è diventata proprio grazie ai due successi iridati in discesa, a St.Moritz 2017 e Are 2019. Ma nel suo palmares spiccano anche 20 podi di Coppa del Mondo, di cui 10 sul gradino più alto, e una Coppa di specialità, vinta nel 2017. Unico intoppo: due giorni fa la madre Darja si è rotta una gamba proprio qui a Meribel e la vigilia di Ilka è stata quindi un po’ tormentata. A proposito di “animali da grandi eventi”, il pronostico non può poi prescindere dal nome di Corinne Suter. E non inganni la stagione un po’ sottotraccia della 28enne svizzera. Partita con un secondo e un terzo posto a Lake Louise nelle prime due discese dominate da Sofia, ha poi centrato un altro terzo, a St. Moritz. Ma Corinne, che pure in Coppa vanta finora 3 successi e 15 podi, ha sparato le sue migliori cartucce sui due palcoscenici più prestigiosi: è infatti la campionessa olimpica (a Pechino
soffocò la gioia di Sofia per 16/100) e pure la vincitrice agli ultimi Mondiali, oltre che della Coppa di specialità 2020.
Le altre Fermi restando i nomi di altre atlete già avvezze al podio - come la tedesca Weidle, la statunitense Johnson e le austriache Venier, Puchner e Ortlieb, oltre all’altra azzurra Elena Curtoni vincitrice quest’anno nella prima discesa di St.Moritz - se dovessimo infine scommettere su una terza pretendente al successo indicheremmo la più esperta di tutte: Lara Gut-Behrami. La plurititolata svizzera, agonista come poche, può sfoggiare un palmares di prim’ordine, che in discesa si sintetizza con 12 vittorie in Coppa e tre medaglie mondiali (una d’argento e due di bronzo). Ma, soprattutto, avrà dentro una grande carica dopo la delusione del “suo” superG.