Diavolo, la voc E del padrone
CARDINALE A MILANO OGGI ATTESO IN SEDE E POI A SAN SIRO: NOTTE DA 20 MILIONI Il proprietario di RedBird incontrerà il management sportivo e finanziario Possibili novità anche sul tema dello stadio L’accesso ai quarti per alimentare il business
Lo scudetto dopo undici anni di attesa ha fatto esultare anche Paul e Gordon Singer, generalmente molto più riservati. La loro attesa, come vertici di Elliott, era durata di meno: quattro anni per arrivare al successo. Una festa a cui aveva partecipato anche Gerry Cardinale, indisturbato tra la folla prima che il suo volto divenisse per tutti il volto del proprietario di RedBird e di conseguenza del Milan. Sembrava un tipo espansivo, si è scoperto nelle settimane successive che è altrettanto attento alla privacy. Forse ancora di più rispetto a chi l’aveva preceduto. Cardinale si rivedrà a San Siro stasera: non c’è in gioco uno scudetto ma la possibilità di tornare tra le otto grandi d’Europa. «Le partite più importanti della mia carriera», sintetizza Pioli, a riprova dell’importanza della sfida. Per la proprietà rossonera la Champions non è solo fascino e gloria, ma anche incassi (con il Chelsea ai gironi 6,8 milioni dal botteghino, stasera la quota può salire) e appeal commerciale. Per capacità di attrarre sponsor e rilanciare il marchio nel mondo, la Champions è unica: riuscire ad arrivare tra le prime otto del continente potrebbe aprire nuove possibilità di business. Cardinale fonda il suo progetto nella connessione tra sport e intrattenimento e i tifosi di tutto il pianeta seguono la grande Europa. Un passo avanti nel torneo non segnerebbe soltanto una crescita tecnica, ma d’immagine. Non è un caso che Cardinale abbia scelto questa partita per tornare allo stadio. Tra premio Uefa e altri introiti il passaggio del turno può valere oltre 20 milioni.
Vertice Cardinale è da ieri sera a Milano. Ha cenato in città e oggi avrà una lunga giornata di meeting. Prima di accomodarsi in tribuna a San Siro è atteso negli uffici di Casa Milan, sede del club rossonero. Di certo incontrerà il management sportivo e finanziario, probabilmente tutti nello stesso momento. Un vertice a tre insolito e atteso per il momento storico in cui si colloca: l’intervento di Cardinale servirebbe a chiarire ancora una volta le gerarchie interne. Tema che è tornato d’attualità dopo le tensioni dell’ultimo mercato invernale. Ieri è stato Calcio&Finanza a riportare dei documenti in cui è definita l’area di competenza dell’a.d. Furlani. Un’area ordinaria per un a.d. e decisamente ampia, che va dai rapporti istituzionali a quelli con gli agenti dei calciatori, dai diritti tv allo sviluppo del business fino alla stipula degli accordi su acquisti e cessioni. In particolare, basta la sua firma in operazioni con limite dei trenta milioni lordi; occorre invece la firma congiunta con Cardinale o con il presidente del consiglio di amministrazione per spese entro i cento milioni lordi. Cardinale non si vede a Milano dal derby del settembre scorso, quando la sua presenza sugli spalti fu un portafortuna rossonero: dominio e vittoria per tre a due. Da allora sono trascorsi cinque mesi. Nei prossimi cinque potrebbe cambiare ancora molto: i risultati saranno ovviamente decisivi per definire il futuro del progetto tecnico, tra campo e scrivania.
Stadio in evoluzione
In queste ore in città è probabile che sul tavolo di Cardinale finisca anche la cartella relativa al nuovo stadio. Sul tema il focus è condiviso con il presidente Paolo Scaroni, che quotidianamente segue gli sviluppi dell’iter. Al momento
sono previsti una serie di vertici interni al club ma non sono ancora stati fissati appuntamenti con le istituzioni. Tutto però può cambiare e anzi è probabile che accada: l’agenda di Cardinale e Scaroni è flessibile e sulla questione è già ora di decidere. Aspettare che sia il Comune di Milano a definire il percorso sull’area di San Siro o spostarsi fuori città, in un perimetro privato. Sesto San Giovanni resta in pole, anche per la disponibilità già accordata. Una scelta che comporterebbe la separazione dall’Inter e la realizzazione in autonomia del nuovo impianto di proprietà. La sensazione è che in questi giorni possa succedere qualcosa. Niente di ufficiale però: come detto Gerry Cardinale è gelosissimo della propria privacy. Nemmeno il suo arrivo in città ieri sera è stato annunciato: di lui si conoscono le competenze sportive e nell’ambito dell’intrattenimento. Si sa molto meno del personaggio: anche rintracciare la sua data di nascita è un esercizio complesso, a meno che non si controlli l’intero albero genealogico. Quello di Gerry, per parte di madre, risale fino a Gabriele D’Annunzio.