La Gazzetta dello Sport

«Idee e coraggio Ma andiamoci piano coi paragoni»

- VistidaSac­chi di Andrea Schianchi

Il trionfo della provincia: l’Atalanta in zona Champions e il Monza neopromoss­o addirittur­a a due passi dalla zona europea. «Merito delle idee, del coraggio e della competenza» sentenzia Arrigo Sacchi che segue con interesse le vicende delle due squadre.

3Visto che cosa ha combinato l’Atalanta contro la Lazio?

«Un capolavoro. Gasperini è un grandissim­o allenatore, uno stratega. Dal poco sa ottenere tanto. Si era accorto che, dopo tre o quattro anni, la squadra aveva bisogno di ricambi: ha preso dei giovani semisconos­ciuti, ha insegnato loro la sua lezione e li ha lanciati. All’Olimpico è stato puro spettacolo: pressing, raddoppi, marcature feroci, ripartenze rapide».

3E che gol Zappacosta!

«Lui, che non è un giocatore famoso, ha fatto una prodezza da fuoriclass­e. Succede quando si è inseriti in un meccanismo perfetto come quello dell’Atalanta. Gasperini ha lavorato parecchio, ma i risultati sono davanti agli occhi di tutti».

3 Che dice di Lookman Hojlund?

«Bisognava multarli: hanno giocato per quattro ed erano in due... Gasp ha trasmesso entusiasmo, spirito di sacrificio, ferrei principi tattici. Ho visto fare pressing al novantesim­o. Questa è l’esaltazion­e delle idee e teniamo presente che l’Atalanta, negli anni passati, è stata competitiv­a a livello internazio­nale e ha sempre avuto il bilancio in attivo».

3Il segreto?

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«Il gioco, prima di tutto. Ma non dimentichi­amo la competenza della società, l’entusiasmo della città che ha anche dimostrato di

avere pazienza, e la bravura di Gasperini nelle scelta dei giocatori funzionali alle sue idee. Gasp è un maestro. Anzi: Maestro, con la “emme” maiuscola».

3E il Monza di Palladino?

«Premessa: sono legato da profondo affetto a Berlusconi e Galliani. Hanno portato il Monza dove non era mai stato: in A. E dopo un inizio difficile hanno avuto coraggio e lungimiran­za e hanno messo in panchina Palladino, uno sconosciut­o. Un po’ come quando presero il sottoscrit­to. Lo hanno aiutato, supportato e i risultati si vedono».

3Le piace il Monza?

«Mi sembra che Palladino abbia dato un gioco chiaro, fa un calcio brillante, c’è entusiasmo e ha saputo rigenerare giocatori che, in precedenza, non avevano espresso tutte le loro potenziali­tà. Penso a Petagna».

3È una squadra molto italiana negli elementi.

«Questo non può che farmi piacere, anche se non possiamo ancora paragonare il Monza all’Atalanta. Però vedo impegno, vedo idee e vedo divertimen­to. A guidare questa squadra è sempre il gioco, elemento che, lo ripeto sempre, non s’infortuna mai. Il singolo è importante, certo, ma a patto che giochi con la squadra e per la squadra. Direi che il Monza è sulla strada giusta».

3Qualche giocatore che segue in particolar­e?

«Palladino ha saputo rivitalizz­are un lottatore come Izzo, ha dato ampio spazio a Pessina, che conosco bene ed è un ragazzo d’oro, ha un esterno di gamba come Carlos Augusto. E poi in campionato ha battuto due volte la Juve, in casa e in trasferta. Immagino la gioia di Berlusconi per questi successi. Palladino credo proprio che lo stia rendendo felice».

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LAPRESSE Che coppia Ademola Lookman, 25 anni, e Rasmus Hojlund, 20

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