«Idee e coraggio Ma andiamoci piano coi paragoni»
Il trionfo della provincia: l’Atalanta in zona Champions e il Monza neopromosso addirittura a due passi dalla zona europea. «Merito delle idee, del coraggio e della competenza» sentenzia Arrigo Sacchi che segue con interesse le vicende delle due squadre.
3Visto che cosa ha combinato l’Atalanta contro la Lazio?
«Un capolavoro. Gasperini è un grandissimo allenatore, uno stratega. Dal poco sa ottenere tanto. Si era accorto che, dopo tre o quattro anni, la squadra aveva bisogno di ricambi: ha preso dei giovani semisconosciuti, ha insegnato loro la sua lezione e li ha lanciati. All’Olimpico è stato puro spettacolo: pressing, raddoppi, marcature feroci, ripartenze rapide».
3E che gol Zappacosta!
«Lui, che non è un giocatore famoso, ha fatto una prodezza da fuoriclasse. Succede quando si è inseriti in un meccanismo perfetto come quello dell’Atalanta. Gasperini ha lavorato parecchio, ma i risultati sono davanti agli occhi di tutti».
3 Che dice di Lookman Hojlund?
«Bisognava multarli: hanno giocato per quattro ed erano in due... Gasp ha trasmesso entusiasmo, spirito di sacrificio, ferrei principi tattici. Ho visto fare pressing al novantesimo. Questa è l’esaltazione delle idee e teniamo presente che l’Atalanta, negli anni passati, è stata competitiva a livello internazionale e ha sempre avuto il bilancio in attivo».
3Il segreto?
e
«Il gioco, prima di tutto. Ma non dimentichiamo la competenza della società, l’entusiasmo della città che ha anche dimostrato di
avere pazienza, e la bravura di Gasperini nelle scelta dei giocatori funzionali alle sue idee. Gasp è un maestro. Anzi: Maestro, con la “emme” maiuscola».
3E il Monza di Palladino?
«Premessa: sono legato da profondo affetto a Berlusconi e Galliani. Hanno portato il Monza dove non era mai stato: in A. E dopo un inizio difficile hanno avuto coraggio e lungimiranza e hanno messo in panchina Palladino, uno sconosciuto. Un po’ come quando presero il sottoscritto. Lo hanno aiutato, supportato e i risultati si vedono».
3Le piace il Monza?
«Mi sembra che Palladino abbia dato un gioco chiaro, fa un calcio brillante, c’è entusiasmo e ha saputo rigenerare giocatori che, in precedenza, non avevano espresso tutte le loro potenzialità. Penso a Petagna».
3È una squadra molto italiana negli elementi.
«Questo non può che farmi piacere, anche se non possiamo ancora paragonare il Monza all’Atalanta. Però vedo impegno, vedo idee e vedo divertimento. A guidare questa squadra è sempre il gioco, elemento che, lo ripeto sempre, non s’infortuna mai. Il singolo è importante, certo, ma a patto che giochi con la squadra e per la squadra. Direi che il Monza è sulla strada giusta».
3Qualche giocatore che segue in particolare?
«Palladino ha saputo rivitalizzare un lottatore come Izzo, ha dato ampio spazio a Pessina, che conosco bene ed è un ragazzo d’oro, ha un esterno di gamba come Carlos Augusto. E poi in campionato ha battuto due volte la Juve, in casa e in trasferta. Immagino la gioia di Berlusconi per questi successi. Palladino credo proprio che lo stia rendendo felice».