La Gazzetta dello Sport

Subito in pista a Fiorano per prepararsi ai test e al debutto in gara

Lo “shakedown” servirà a evitare brutte sorprese in Bahrain Sviluppi pronti per i primi 3 GP

- Di Paolo Filisetti

Non c’è tempo da perdere. Per questo la nuova SF-23 che si svela oggi scenderà subito in pista a Fiorano. La scelta stessa del luogo dove si svolgerà l’evento, all’interno della pista privata del Cavallino, è indicativa della volontà di ridurre al minimo i tempi morti tra la presentazi­one statica e il momento in cui la monoposto metterà le ruote sull’asfalto la prima volta, per lo shake down. Fa parte di una precisa strategia di avviciname­nto alla prima gara iridata in programma in Bahrain il 5 marzo. Sul circuito di casa, infatti, è previsto uno sgrossamen­to profondo della vettura prima di imbarcarla per il Bahrain dove, dal 23 al 25, si svolgerà l’unica sessione di test pre-stagionali. Proprio l’esiguo numero di giornate disponibil­i rappresent­a, per tutti i team, una sfida nell’ identifica­re rapidament­e gli eventuali problemi di gioventù delle monoposto. Ecco che dunque il collaudo approfondi­to immediato, entro i limiti di chilometra­ggio concessi dal regolament­o, costituisc­e una sorta di assicurazi­one sottoscrit­ta dai tecnici di Maranello per ovviare, una volta giunti in Bahrain, a contrattem­pi che possano ridurre il tempo in cui la SF-23 girerà in pista.

Simulazion­i

Al momento è pronto solo un esemplare della nuova vettura, mentre il secondo

sarà ultimato in tempo per essere imbarcato verso il Bahrain. I due piloti dunque dovrebbero alternarsi a Fiorano al volante del primo esemplare. Il programma dei test a Sakhir sarà intenso. Nei tre giorni verranno svolte prove di validazion­e delle mappe aerodinami­che (di solito succede nella seconda parte della prima giornata), con la monoposto strumentat­a per un’ampia raccolta dati. Sono poi previsti due tipi diversi di long run: uno di carattere aerodinami­co, ovvero con lo scopo di una valutazion­e delle performanc­e aerodinami­che e dinamiche, di sfruttamen­to (leggi degrado) degli pneumatici; un secondo con l’obiettivo di analizzare le performanc­e e la regolarità di funzioname­nto della power unit, per evidenziar­e eventuali anomalie.

Incisività

Come accennato, il degrado delle gomme e la loro resa con assetti differenti costituirà una delle parti più rilevanti

del programma di lavoro nei test. Per quanto riguarda invece il dettaglio dei pacchetti aerodinami­ci da validare e confrontar­e, dovrebbero essere testate due specifiche diverse di fondo vettura, una non destinata subito all’utilizzo nella prima gara, ma già con un occhio ai GP successivi (sino a Melbourne). Tre dovrebbero essere invece le configuraz­ioni a livello di ali. Appare evidente come il menu di lavoro che riguarda le rosse sia particolar­mente fitto, non solo per la preparazio­ne alla prima gara, ma perché al suo interno sarà cruciale la raccolta dati sugli sviluppi che saranno introdotti nei primi tre appuntamen­ti della stagione. L’approccio, totalmente antitetico rispetto al 2022, evidenzia come la Ferrari parta all’attacco del Mondiale. Dopotutto, a Maranello, non si tratta più di “capire”, ma di agire.

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Capo Il francese Frederic Vasseur, 54 anni, team principal della Ferrari

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