La Gazzetta dello Sport

Daniel a segno come papà Paolo «Che emozione un gol all’Inter»

Terza rete in Serie A, davanti agli occhi del genitore: «Anche dopo l’1-1 sentivo che avremmo vinto»

- Di Vincenzo D’Angelo

Ci sono delle notti che sembrano scritte in partenza, come ci fosse un copione da rispettare. E un classico della vita quotidiana, figurarsi nel calcio. Succede che a Spezia arriva l’Inter, che domina per un tempo e sbatte contro il muro Dragowski, miracoloso più volte su Lautaro per tutto il primo tempo. Poi, dopo l’intervallo, vedi lo Spezia rientrare in campo con un giovanotto che ha il viso vagamente somigliant­e a qualcuno e un cognome conosciuto in ogni angolo della terra. Difficile da spiegare, ma dopo 45 minuti di assalto nerazzurro, l’ingresso di Daniel Maldini in maglia bianca sembra annunciare un’altra serata nera per l’Inter e Simone Inzaghi. È un allineamen­to di stelle dal sapore magico, impossibil­e vada diversamen­te. E bastano dieci minuti per averne conferma: Daniel fa impazzire il Picco come aveva fatto un anno fa in questo stesso stadio ma nell’altra porta e con la maglia del Milan. E con papà Paolo emozionato e incredulo in tribuna. Stavolta non di testa, ma con un destro incrociato dolce dolce, che finisce nell’angolino più lontano e comincia a spalancare all’Inter le porte dell’inferno. «È un po’ di tempo che cercavo questa emozione, è arrivata contro una squadra grande – racconta raggiante Daniel -. Ce lo godiamo, l’importante era portare a casa la partita. Siamo riusciti a compattarc­i dopo il gol, ma io me lo sentivo, anche dopo il loro pareggio. Cosa ci ha portato Semplici? Sicurament­e più serenità, con le parole ti

aiuta di più».

Regalo Chissà cosa avrà provato stavolta papà Paolo, chissà dov’era ieri sera mentre il secondogen­ito affondava il “nemico” storico del Milan. Daniel milanista ci è nato, nel Milan è cresciuto e al Milan – ieri sera – potrebbe aver fatto un regalo non da poco nella corsa a un posto Champions. Di sicuro, lo ha fatto a Leonardo Semplici e allo Spezia, che in casa non vinceva da settembre contro la Samp: tre punti d’oro, forse anche inaspettat­i, che aiutano a guardare alla classifica con un altro spirito e ritrovato entusiasmo. E che forse aiuteranno Daniel Maldini a trovare più di spazio nel prossimo futuro. Sì, perché in fondo quel gol Daniel lo ha fatto prima di tutto per se stesso, per dimostrare ancora una volta che lui c’è, basta dargli fiducia.

Da notti magiche Di sicuro a Maldini junior non mancano coraggio e personalit­à. Al Picco, non solo aveva segnato il suo primo gol in A, ma lo aveva fatto alla prima da titolare, con uno stacco imperioso che svelò al campionato un nuovo talento della dinastia Maldini. Che quest’anno, poi, si è preso una bella “rivincita” anche col suo cuore, andando a segnare a San Siro al suo Milan, alla prima volta in cui è tornato da avversario. Anche allora, come ieri, sembrava tutto già scritto. Forse per una questione di geni, di Dna. Un altro Maldini prepara la scalata. Con calma, passo dopo passo. E serata così avvicinano velocement­e la cima.

Diavolo nel dna Daniel potrebbe aver fatto anche un favore al Milan nella corsa a un posto Champions

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Daniel Maldini, 21 anni: è alla terza rete stagionale, aveva segnato al Milan alla 13a giornata e al Como in Coppa Italia
LAPRESSE La terza Daniel Maldini, 21 anni: è alla terza rete stagionale, aveva segnato al Milan alla 13a giornata e al Como in Coppa Italia

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