IL BRIGHTON SPICCA IL VOLO E ORA LA ROMA SI METTE IN FILA
Roberto incanta la Premier, pure Tottenham e Chelsea ci pensano
L’Inghilterra ha scoperto di recente il “De Zerbi-ball” e se n’è innamorata. Il tecnico italiano sta stupendo la Premier League con il suo Brighton. In questo momento, è la squadra che - dopo il sorprendente ed evolutissimo Arsenal di Arteta capolista - gioca il miglior calcio dell’isola. E non è spettacolo fine a se stesso: i Seagulls si stanno affacciando prepotentemente alla zona dell’Europa che conta, mai frequentata da un club che da quando è arrivato in Premier, stagione 201617, ha sempre vissuto nei bassifondi e al massimo è arrivato nono la stagione scorsa con Potter, sostituito da De Zerbi a settembre dopo il suo passaggio al Chelsea. Attualmente il Brighton occupa l’ottavo posto in classifica, ma ha tre partite in meno rispetto a chi è seduto al quarto posto. Cioè il Tottenham di Antonio Conte. E l’obiettivo da puntare potrebbe non essere soltanto quello della zona Champions.
Piste Il possibile addio di Conte agli Spurs ha aperto speculazioni sul suo successore. De Zerbi è un nome che stuzzica parecchio il d.s. Fabio Paratici che però sta sondando varie piste, dal possibile ritorno di Pochettino - che lì raggiunse la finale di Champions e che altrove non ha avuto lo stesso successo - a Luis Enrique. Anche il Chelsea in realtà ha rivolto di nuovo il suo sguardo verso Brighton, e non sarebbe clamoroso un altro “prelievo” dalla costa dopo quello di Potter. Ma qui si parla di voglia d’Italia, e per quanto riguarda De Zerbi quella voglia arriva soprattutto da Roma. Il club giallorosso ha avviato da tempo un canale di preferenza verso il tecnico italiano se il matrimonio con Mourinho dovesse tramontare. Ma bisognerebbe capire quanto questo interesse sia corrisposto. De Zerbi non ha nascosto il desiderio di tornare - un giorno - nel campionato italiano, ma in questo momento è uno degli allenatori più “attenzionati” d’Europa ed è impiegato nel miglior campionato al mondo. Dove può confrontarsi con i migliori al mondo (come Guardiola che gli ha fatto i complimenti o Klopp del quale è già diventato quasi la bestia nera). De Zerbi è legato al Brighton da un contratto da 5 milioni netti a stagione per quattro anni. Nell’accordo c’è anche una clausola di rescissione, intorno ai 10 milioni, ma variabile a seconda di vari fattori, tra cui i risultati ottenuti in stagione. E tra lotta per l’Europa e corsa in F.A. Cup il prossimo weekend il Brighton si gioca l’accesso alle semifinali contro la sorpresa Grimsby -, la quotazione della buyout clause è già in forte rialzo.
Legame De Zerbi non può ignorare le speculazioni sul suo futuro e ieri ne ha parlato prima della trasferta a Leeds: «Sono felice qui, mi diverto a lavorare con questi giocatori e non potrei chiedere di più, è un buon momento nella mia vita». Il legame con il Brighton è forte, non indissolubile. Ma servono argomenti convincenti. Non tanto sullo stipendio quanto sulle prospettive. Quelle che lo spinsero a scegliere lo Shakhtar e la Champions, frutto anche della miopia dei dirigenti italiani che si lasciarono scappare un allenatore capace di costruire un gioco riconoscibile, accattivante e che porta risultati. Ambiente, tranquillità, contesto e mezzi a disposizione non sono aspetti secondari della sua avventura inglese, e Roma, con il suo clima agonisticamente infuocato, è l’antitesi più netta alla tranquillità del Sussex. Quel che è certo è che De Zerbi merita un po’ di “fuoco” agonistico e soprattutto merita una big. Italia o estero, arriverà, più prima che poi.