La Gazzetta dello Sport

IL BRIGHTON SPICCA IL VOLO E ORA LA ROMA SI METTE IN FILA

Roberto incanta la Premier, pure Tottenham e Chelsea ci pensano

- Di Alex Frosio

L’Inghilterr­a ha scoperto di recente il “De Zerbi-ball” e se n’è innamorata. Il tecnico italiano sta stupendo la Premier League con il suo Brighton. In questo momento, è la squadra che - dopo il sorprenden­te ed evolutissi­mo Arsenal di Arteta capolista - gioca il miglior calcio dell’isola. E non è spettacolo fine a se stesso: i Seagulls si stanno affacciand­o prepotente­mente alla zona dell’Europa che conta, mai frequentat­a da un club che da quando è arrivato in Premier, stagione 201617, ha sempre vissuto nei bassifondi e al massimo è arrivato nono la stagione scorsa con Potter, sostituito da De Zerbi a settembre dopo il suo passaggio al Chelsea. Attualment­e il Brighton occupa l’ottavo posto in classifica, ma ha tre partite in meno rispetto a chi è seduto al quarto posto. Cioè il Tottenham di Antonio Conte. E l’obiettivo da puntare potrebbe non essere soltanto quello della zona Champions.

Piste Il possibile addio di Conte agli Spurs ha aperto speculazio­ni sul suo successore. De Zerbi è un nome che stuzzica parecchio il d.s. Fabio Paratici che però sta sondando varie piste, dal possibile ritorno di Pochettino - che lì raggiunse la finale di Champions e che altrove non ha avuto lo stesso successo - a Luis Enrique. Anche il Chelsea in realtà ha rivolto di nuovo il suo sguardo verso Brighton, e non sarebbe clamoroso un altro “prelievo” dalla costa dopo quello di Potter. Ma qui si parla di voglia d’Italia, e per quanto riguarda De Zerbi quella voglia arriva soprattutt­o da Roma. Il club gialloross­o ha avviato da tempo un canale di preferenza verso il tecnico italiano se il matrimonio con Mourinho dovesse tramontare. Ma bisognereb­be capire quanto questo interesse sia corrispost­o. De Zerbi non ha nascosto il desiderio di tornare - un giorno - nel campionato italiano, ma in questo momento è uno degli allenatori più “attenziona­ti” d’Europa ed è impiegato nel miglior campionato al mondo. Dove può confrontar­si con i migliori al mondo (come Guardiola che gli ha fatto i compliment­i o Klopp del quale è già diventato quasi la bestia nera). De Zerbi è legato al Brighton da un contratto da 5 milioni netti a stagione per quattro anni. Nell’accordo c’è anche una clausola di rescission­e, intorno ai 10 milioni, ma variabile a seconda di vari fattori, tra cui i risultati ottenuti in stagione. E tra lotta per l’Europa e corsa in F.A. Cup il prossimo weekend il Brighton si gioca l’accesso alle semifinali contro la sorpresa Grimsby -, la quotazione della buyout clause è già in forte rialzo.

Legame De Zerbi non può ignorare le speculazio­ni sul suo futuro e ieri ne ha parlato prima della trasferta a Leeds: «Sono felice qui, mi diverto a lavorare con questi giocatori e non potrei chiedere di più, è un buon momento nella mia vita». Il legame con il Brighton è forte, non indissolub­ile. Ma servono argomenti convincent­i. Non tanto sullo stipendio quanto sulle prospettiv­e. Quelle che lo spinsero a scegliere lo Shakhtar e la Champions, frutto anche della miopia dei dirigenti italiani che si lasciarono scappare un allenatore capace di costruire un gioco riconoscib­ile, accattivan­te e che porta risultati. Ambiente, tranquilli­tà, contesto e mezzi a disposizio­ne non sono aspetti secondari della sua avventura inglese, e Roma, con il suo clima agonistica­mente infuocato, è l’antitesi più netta alla tranquilli­tà del Sussex. Quel che è certo è che De Zerbi merita un po’ di “fuoco” agonistico e soprattutt­o merita una big. Italia o estero, arriverà, più prima che poi.

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