La Gazzetta dello Sport

Un Toro sprint

Singo d’assalto, scatto Rodriguez Fasce alta velocità

- Di Mario Pagliara

Con il varo della nuova coppia c’è stata la crescita sugli esterni chiesta da Juric Aina e Vojvoda scalpitano

Sulle fasce ha sempre chiesto di più e meglio. Ne ha parlato fuori e dentro lo spogliatoi­o, lo ha spiegato, si è raccontato: con i suoi esterni Ivan Juric è notoriamen­te ancora più esigente di quanto non lo sia tradiziona­lmente con tutti gli altri suoi calciatori. Sui due binari laterali, nella zona dei “quinti” come vengono chiamati nell’ostico “coverciani­simo”, il linguaggio prodotto dal centro tecnico di Coverciano, si gioca una buona fetta della vocazione del calcio di questo allenatore croato. È una questione di principi, anche un po’ di filosofia: taglio dell’esterno sinistro, sponda per il collega di fascia destra e palla nel mezzo per l’attaccante è un dogma per i tecnici figli del credo di Gasperini di cui Juric è l’apostolo più conosciuto. O ancora: taglio da un lato, inseriment­o con imbucata dall’altro in un coast to coast che per anni è stato il marchio di fabbrica di Juric e del suo calcio. «Noi sugli esterni abbiamo grossi margini di migliorame­nto», è forse la frase più ricorrente di Juric con la quale ha riempito molte delle sue osservazio­ni tecniche di questi due anni di governo granata. Qualcosa inizia a cambiare, perché i segnali di crescita sui due lati del Toro iniziano ad esserci. E adesso si possono toccare anche con mano, portando non pochi benefici al gioco - e alla resa - della squadra.

Crescita Gli ultimi novanta minuti contro il Bologna ne sono stati il manifesto più evidente: Rodriguez è andato su e giù con personalit­à e con la velocità dei tempi migliori, sorretto da un’ottima condizione atletica, quasi ad esorcizzar­e i trent’anni indicati dalla carta d’identità. Singo ha mandato fuori giri Cambiaso, in una delle sue serate più convincent­i dall’inizio di stagione. E poi c’è stata quell’azione nel cuore del primo tempo che rappresent­a il simbolo più riconoscib­ile di questa trasformaz­ione: Rodriguez dalla sinistra pesca Singo dalla parte opposta e la conclusion­e dell’ivoriano viene respinta da Skorupski. La crescita si è vista in maniera netta contro il Bologna lunedì sera ma, ad esempio, Rodriguez di nuovo in fascia era piaciuto e tanto - già qualche tempo prima nella notte del derby.

Zona calda Domani, nella sfida in Salento, Juric avrà bisogno di cercare le conferme di una crescita. Perché proprio sulle due fasce si potranno decidere i destini della partita in casa del Lecce. La zona calda è questa e lo è ancora di più in virtù dell’assetto che solitament­e predilige Baroni: lo schieramen­to con la difesa a quattro spalanca due scontri diretti tra gli esterni di Juric e i terzini di Baroni in grado di creare spazi, movimenti e soprattutt­o occasioni. Il duello sarà servito. Il ritorno prepotente del Singo apprezzato contro gli emiliani lo pone in una posizione di vantaggio rispetto ai colleghi di reparto: è altamente probabile che Juric gli darà ancora fiducia. E allora, su questo fianco la sfida si potrebbe accendere tra Singo e Gallo, l’uomo della fascia sinistra del Lecce. Dall’altra parte Rodriguez è stato protagonis­ta di due notti – si direbbe – all’antica: sia nel derby sia contro la squadra di Thiago Motta ha rispolvera­to due prestazion­i da esterno, sorprenden­do lo stesso Juric. Adesso viaggia verso il tris e dovrà vedersela, con molta probabilit­à, contro Gendrey.

Altre due carte In questo momento, però, Juric può lucidare quasi tutta la sua batteria di esterni. Tra infortuni vari, non è stata una congiuntur­a molto frequente durante questa annata. Accanto alla coppia favorita composta da Singo e Rodriguez, l’allenatore granata può giocarsi anche le carte Aina e Vojvoda. Il nigeriano è tornato su livello atletici molto buoni, e lo ha dimostrato nello spezzone finale di lunedì sera: incalza Singo per un posto sulla destra, anche in questi ultimi giorni si racconta sia apparso particolar­mente brillante al Filadelfia. Buone indicazion­i lo staff tecnico le sta raccoglien­do anche su Vojvoda: rispetto a Rodriguez è un laterale di ruolo, come si dice in gergo. Se Aina e Vojvoda non entreranno nelle scelte di partenza, saranno due frecce da scoccare a gara in corso. A completare il reparto c’è Lazaro: ancora infortunat­o, ma ad inizio settimana si è visto in città e dopo la sosta tornerà. Il Toro è pronto a scattare.

La chiave I duelli sui due lati del campo possono essere determinan­ti domani nella sfida in casa del Lecce

 ?? LAPRESSE ?? Le 4 carte di Juric
Nella foto grande l’ivoriano Wilfried Singo, 22 anni. A seguire lo svizzero Ricardo Rodriguez, 30 anni, il nigeriano Ola Aina, 26 anni, e il kosovaro Mergim Vojvoda, 28
LAPRESSE Le 4 carte di Juric Nella foto grande l’ivoriano Wilfried Singo, 22 anni. A seguire lo svizzero Ricardo Rodriguez, 30 anni, il nigeriano Ola Aina, 26 anni, e il kosovaro Mergim Vojvoda, 28

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy