Un Toro sprint
Singo d’assalto, scatto Rodriguez Fasce alta velocità
Con il varo della nuova coppia c’è stata la crescita sugli esterni chiesta da Juric Aina e Vojvoda scalpitano
Sulle fasce ha sempre chiesto di più e meglio. Ne ha parlato fuori e dentro lo spogliatoio, lo ha spiegato, si è raccontato: con i suoi esterni Ivan Juric è notoriamente ancora più esigente di quanto non lo sia tradizionalmente con tutti gli altri suoi calciatori. Sui due binari laterali, nella zona dei “quinti” come vengono chiamati nell’ostico “covercianisimo”, il linguaggio prodotto dal centro tecnico di Coverciano, si gioca una buona fetta della vocazione del calcio di questo allenatore croato. È una questione di principi, anche un po’ di filosofia: taglio dell’esterno sinistro, sponda per il collega di fascia destra e palla nel mezzo per l’attaccante è un dogma per i tecnici figli del credo di Gasperini di cui Juric è l’apostolo più conosciuto. O ancora: taglio da un lato, inserimento con imbucata dall’altro in un coast to coast che per anni è stato il marchio di fabbrica di Juric e del suo calcio. «Noi sugli esterni abbiamo grossi margini di miglioramento», è forse la frase più ricorrente di Juric con la quale ha riempito molte delle sue osservazioni tecniche di questi due anni di governo granata. Qualcosa inizia a cambiare, perché i segnali di crescita sui due lati del Toro iniziano ad esserci. E adesso si possono toccare anche con mano, portando non pochi benefici al gioco - e alla resa - della squadra.
Crescita Gli ultimi novanta minuti contro il Bologna ne sono stati il manifesto più evidente: Rodriguez è andato su e giù con personalità e con la velocità dei tempi migliori, sorretto da un’ottima condizione atletica, quasi ad esorcizzare i trent’anni indicati dalla carta d’identità. Singo ha mandato fuori giri Cambiaso, in una delle sue serate più convincenti dall’inizio di stagione. E poi c’è stata quell’azione nel cuore del primo tempo che rappresenta il simbolo più riconoscibile di questa trasformazione: Rodriguez dalla sinistra pesca Singo dalla parte opposta e la conclusione dell’ivoriano viene respinta da Skorupski. La crescita si è vista in maniera netta contro il Bologna lunedì sera ma, ad esempio, Rodriguez di nuovo in fascia era piaciuto e tanto - già qualche tempo prima nella notte del derby.
Zona calda Domani, nella sfida in Salento, Juric avrà bisogno di cercare le conferme di una crescita. Perché proprio sulle due fasce si potranno decidere i destini della partita in casa del Lecce. La zona calda è questa e lo è ancora di più in virtù dell’assetto che solitamente predilige Baroni: lo schieramento con la difesa a quattro spalanca due scontri diretti tra gli esterni di Juric e i terzini di Baroni in grado di creare spazi, movimenti e soprattutto occasioni. Il duello sarà servito. Il ritorno prepotente del Singo apprezzato contro gli emiliani lo pone in una posizione di vantaggio rispetto ai colleghi di reparto: è altamente probabile che Juric gli darà ancora fiducia. E allora, su questo fianco la sfida si potrebbe accendere tra Singo e Gallo, l’uomo della fascia sinistra del Lecce. Dall’altra parte Rodriguez è stato protagonista di due notti – si direbbe – all’antica: sia nel derby sia contro la squadra di Thiago Motta ha rispolverato due prestazioni da esterno, sorprendendo lo stesso Juric. Adesso viaggia verso il tris e dovrà vedersela, con molta probabilità, contro Gendrey.
Altre due carte In questo momento, però, Juric può lucidare quasi tutta la sua batteria di esterni. Tra infortuni vari, non è stata una congiuntura molto frequente durante questa annata. Accanto alla coppia favorita composta da Singo e Rodriguez, l’allenatore granata può giocarsi anche le carte Aina e Vojvoda. Il nigeriano è tornato su livello atletici molto buoni, e lo ha dimostrato nello spezzone finale di lunedì sera: incalza Singo per un posto sulla destra, anche in questi ultimi giorni si racconta sia apparso particolarmente brillante al Filadelfia. Buone indicazioni lo staff tecnico le sta raccogliendo anche su Vojvoda: rispetto a Rodriguez è un laterale di ruolo, come si dice in gergo. Se Aina e Vojvoda non entreranno nelle scelte di partenza, saranno due frecce da scoccare a gara in corso. A completare il reparto c’è Lazaro: ancora infortunato, ma ad inizio settimana si è visto in città e dopo la sosta tornerà. Il Toro è pronto a scattare.
La chiave I duelli sui due lati del campo possono essere determinanti domani nella sfida in casa del Lecce