Derby Primavera: 3 squilli alla Juve, è trionfo granata
Weidmann, Njie e Ansah gli autori dei gol del Toro, l’1-3 finale di Yildiz Cairo: «Bravi, che spirito vincente!»
Se un giorno chiederanno a Giuseppe Scurto qual è il momento indimenticabile di una stagione strepitosa, siamo sicuri che si ricorderà di un venerdì pomeriggio. Di quel giorno quando Vinovo somigliava al borgo Filadelfia. Quel pomeriggio è stato ieri, quando il suo Toro bello, tosto e ben organizzato ha trionfato nel derby in casa di una Juventus che sembrava lanciatissima: solo il gol a tre minuti dal 90’ della stellina Yildiz ha evitato che il passivo per i bianconeri allenati da Paolo Montero fosse pesantissimo. Alla fine il Toro vince 3-1, con pieno merito, dopo un primo tempo di gestione e controllo, emergendo nella ripresa con un dominio quasi totale. Meritandosi i complimenti del presidente del Torino, Urbano Cairo: «Bravi ragazzi, bellissima vittoria! - è il plauso del presidente Cairo -. Sono davvero felice. Continuate così, con questo spirito e questa voglia di vincere». Il Toro fa suo il derby nel campionato Primavera nell’anticipo della 23ª giornata. E lo fa in uno dei momenti più importanti di un campionato bellissimo per i granata: in attesa che il Lecce capolista (43 punti) affronti domani l’Udinese, il Toro torna secondo a -2 (41 punti): va a letto davanti alla Roma (40), al Frosinone, alla Fiorentina e alla Juventus (39).
I protagonisti I novanta minuti di ieri, a Vinovo, sono stati un po’ il racconto di una stagione. Costruita attraverso il lavoro, accompagnando la crescita di tanti talenti fino al punto di spingere in prima squadra Gineitis, mettendoci sempre il cuore accanto al sacrificio. Tutto il Toro ha giocato da sette pieno, con picchi di bel calcio ed intensità nella ripresa. Meritano una citazione i marcatori: Weidmann non sbaglia il rigore al 5’ della ripresa, due minuti dopo raddoppia di testa Njie, al 37’ il tris di Ansah. «È stata una delle nostre migliori prestazioni, c’è grande soddisfazione», festeggia il tecnico Scurto. Che va a dormire pensando che il suo Toro ha posto una solida candidatura per la poule scudetto di fine anno.