La Gazzetta dello Sport

Sogni d’Aprilia LIBERI DI STUPIRE L’“ANTI DUCATI” VIENE DALLA F.1

E Aerodinami­ca spinta per una moto estrema È la sfida dei tecnici voluti dall’a.d. Rivola

- di Massimo Brizzi

L’effetto sorpresa è già finito: adesso l’attenderan­no tutti al varco perché ha ambizioni e potenziali­tà temibili in vista del Mondiale MotoGP 2023 alle porte. L’Aprilia si presenta così, svelando sul circuito di Portimao la livrea definitiva della rinnovata RS-GP. Nella clip di presentazi­one viene presentata come 'The secret weapon', l’arma segreta di Noale per il campionato, ma in realtà la nuova moto ha già svelato le sue ottime carte nella prima sessione di test in Malesia. Adesso serve una conferma: ripetersi dopo aver stupito è forse più difficile che restare al vertice in seguito a una vittoria, ma la sfida dell’Aprilia è tutta qui, nella voglia di riuscire ad alzare l’asticella.

Raddoppio

Non potrebbe essere altrimenti, visto che la casa di Noale ha raddoppiat­o gli sforzi in MotoGP, dotandosi di quel team satellite, l’RNF di Razlan Razali, presuppost­o indispensa­bile per crescere grazie alla moltiplica­ta raccolta dati che garantisce sviluppi più efficienti. La situazione la tratteggia bene Massimo Rivola, a.d. di Aprilia Corse e vertice di quella piramide dirigenzia­le comprenden­te Romano Albesiano (direttore tecnico), Marco De Luca (responsabi­le del veicolo) e Paolo Bonora (race manager), che ha fatto crescere in modo esponenzia­le la squadra. «Siamo un’azienda migliore, la nostra crescita e la rapidità con cui siamo migliorati sono innegabili – dice Rivola –. Mi aspetto che il trend possa continuare per fare meglio: dobbiamo sostenere un doppio sforzo, con un secondo team il quale però è un’opportunit­à che darà dei benefici».

Tenuta alla distanza

Per fare meglio si deve partire da un 2022 ottimo, in cui l’Aprilia ha colto la sua prima vittoria in top class, 9 podi complessiv­i, due pole e cullato sogni iridati evaporati in un finale di stagione da dimenticar­e. Quella coda al veleno, solo 18 punti negli ultimi cinque GP per Aleix Espargaro, passato da spina nel fianco di Pecco Bagnaia a quarto nel Mondiale piloti, è il punto su cui Rivola&C avranno lavorato per migliorare la tenuta alla distanza. Riuscire in questo, significhe­rebbe andare oltre il terzo posto nello scorso Mondiale costruttor­i e candidarsi a prima e credibile rivale della Ducati iridata e vincitutto.

La moto

Per l’ultimo step verso la consacrazi­one si sono perfeziona­ti ciclistica, ergonomia, raffreddam­ento e motore della moto, dotandola anche di avvenirist­iche soluzioni aerodinami­che, che 'tradiscono' i trascorsi in F.1 di Rivola e De Luca: ecco quindi l'S-Duct del cupolino e le carene a scalino, utili a creare un canale Venturi per generare effetto suolo in piega fra fiancate e asfalto. A Noale hanno osato: unica e corretta strada per far crescere l'agile e maneggevol­e RS-GP e portarla al salto di qualità necessario per giocarsela sistematic­amente contro le Desmosedic­i.

I piloti

I primi test in Malesia hanno soddisfatt­o i piloti, la confermata coppia spagnola Aleix Espargaro-Maverick Viñales, che da oggi sul circuito dell’Algarve cercherann­o un altro step. A 'Top Gun'-Maverick serve una stagione di linearità emotiva che gli faccia rispolvera­re l'antico smalto: al suo fianco ritrova il capotecnic­o dei tempi Suzuki, Manuel Cazeaux, che potrebbe aiutarlo. Nel mirino, come Jack Miller, ha un obiettivo prestigios­o, vincere in MotoGP con tre case differenti: alla seconda stagione completa di fila a Noale, Viñales può farcela. «Quest’anno posso capitalizz­are l’esperienza in squadra – dice Maverick – e la moto è cresciuta proprio nella gestione del gas che serve al mio stile». Al suo fianco c’è il decano Aleix Espargaro; a 33 anni è il più anziano in griglia, motivatiss­imo, ma prudente: «Ho la pressione di dover far bene con una squadra che conosco a fondo, ma è una sensazione che mi piace: la nuova moto è un passo avanti, ma non siamo ancora pronti per il titolo». Magari Portimao aiuterà ad alimentare i sogni di gloria di una solida realtà italiana, per cambiare la scenografi­a da 'Arma Fatale' a 'Arma Letale'. Per i rivali.

Coraggiosa Cupolino e carene: sulla nuova RS-GP soluzioni inedite per il salto di qualità

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Aleix Espargaro ha 33 anni. Nel 2022 ha chiuso 4° il Mondiale
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