Fuori il vero Mi
I rossoneri non possono sbagliare: oggi con lo Spezia per il 4o posto, martedì l’Inter. Il tecnico spinge: «Leao ci sarà per il derby»
Fuori i campioni, ora o mai più: è il momento di fare il Milan. Il vero Milan. Perché quello sceso in campo tre giorni fa contro l’Inter, almeno per i primi 45 minuti, è stato troppo brutto per essere vero. Stefano Pioli lo sa e ribadisce il concetto ai suoi giocatori praticamente dalle 23.30 di mercoledì scorso, quando i gol di Dzeko e Mkhitaryan fumavano come un marchio a fuoco appena impresso sulla pelle del Diavolo ferito. Lo 0-2 del primo round in semifinale di Champions brucia ancora, ovviamente, ma Pioli e la squadra si sono fatti una promessa: rimettersi in piedi, riprendere a correre e soprattutto risintonizzarsi con quello che questo gruppo ha dimostrato di saper fare a meraviglia. Ovvero rovesciare i pronostici e indirizzare il destino dalla propria parte. È quello che è successo con lo scudetto vinto l’anno scorso, e in fondo pure con la scalata che ha condotto i rossoneri a un passo da Istanbul in questa Champions. Ripetersi è difficile, ma non impossibile.
Il bivio decisivo E così, quando ieri pomeriggio Pioli ha parlato ai microfoni di Milan Tv (niente conferenza stampa di vigilia, decisione presa già prima del derby dell’altra sera), dalla sua bocca sono uscite parole che la squadra conosce a memoria, perché sono gli stessi argomenti su cui il tecnico ha martellato a Milanello nelle ultime ore: «I prossimi quattro giorni saranno decisivi per la nostra stagione - ha spiegato Pioli -. Ho sempre detto che i bilanci si fanno alla fine e ci stiamo avvicinando. Non sono e non siamo soddisfatti della prestazione e del risultato del derby d’andata: il campionato è alle ultime battute e domani (oggi, ndr) è molto importante, ma in testa abbiamo anche la Champions. Per prepararla al meglio servirà una grande prestazione con lo Spezia. Sarà una partita pesante, per il campionato e per il ritorno con l’Inter».
Rabbia e fiducia Nello spogliatoio rossonero, in queste ore, si mescolano due sentimenti. C’è la rabbia per l’approccio sbagliato contro l’Inter, con la consapevolezza di non aver seguito il copione studiato prima della partita e la voglia di giocare per cancellare quell’inizio da incubo costato mezza finale: il Milan ha tremato
Fame di rivincita
In squadra c’è rabbia per il primo tempo del derby ma anche fiducia: “Possiamo rimontare”
ai primi scossoni e il conto pagato è stato salatissimo. L’obiettivo adesso è di canalizzare quella delusione in energia per questi quattro giorni: prima la Champions da riconquistare con un piazzamento tra le prime quattro, poi il sogno della finale, da riaccendere con un’impresa contro la banda Inzaghi. Partire forte e azzannare subito, già da questo pomeriggio al Picco: lo Spezia non è l’Inter ma si gioca la salvezza, se c’è un crush test per mettere alla prova testa e cuore dei rossoneri a tre giorni dal secondo atto dell’Euroderby è questo. Oltre alla rabbia, però, c’è anche la fiducia nella missione-ribaltone: lo scudetto 2022, arrivato proprio grazie alla rimonta sui nerazzurri, è stato prima di tutto un atto di fede e con lo stesso spirito Tonali e compagni ora guardano a martedì. “Dobbiamo crederci come e più di prima”, si sono detti squadra e allenatore. «Dovremo pensare a vincere la partita, ma per riuscirci servirà una prestazione vicina alla perfezione», le parole di Pioli.
Leao, ci siamo Per un Milan perfetto occorrono i superpoteri di Leao, che oggi al Picco non ci sarà ma planerà su San Siro nella notte che conta. Pioli conferma: «Ci sono buonissime possibilità che Rafa torni in gruppo domenica e che sia disponibile per l’Inter». Con lo Spezia mancheranno anche Krunic, fermato da una borsite al ginocchio, e Messias, out per un fastidio all’adduttore. Ma c’è ottimismo anche per loro: per martedì possono farcela. Leao e i suoi fratelli ribelli contro il destino: sì, il derby di ritorno è già cominciato.