La Gazzetta dello Sport

Ora Motta alza la voce: « Serve programmar­e Dominguez resti qui»

Il tecnico ragiona in chiave-futuro: «Ambizioni chiare e obiettivi realistici Le voci sul Psg? C’è solo il Bologna»

- Di Matteo Dalla Vite INVIATO A CASTELDEBO­LE (BO)

Ci si è messo anche il Nizza, dopo i “rumors” su Inter, Roma e Paris Saint Germain. Ma probabilme­nte i due club francesi dovranno attendere un po’, detto che forse prima o poi (con gli anni?) i parigini torneranno all’attacco. E dovranno attendere perché ora Motta è già oltre: per certi concetti calcistici ma anche al 2023-24. Col Bologna. Giusto un evento scatenante potrebbe portarlo via da una città che lui ha riattivato portandola anche al settimo posto e attirando oltre ventimila persone a gara. Per la Roma, saranno oltre 23.000.

Il consiglio: resta qui La domanda, nella quale è insita una partecipaz­ione all’anno che verrà, arriva diretta. Motta, le dispiacere­bbe perdere Dominguez l’anno prossimo? Thiago è chiaro: per Dominguez e per se stesso, perché nella sua personalis­sima “Task Force” uno come l’argentino non dovrebbe mancare. E il messaggio anche al club (e al giocatore: al quale ha consigliat­o di restare per maturare; e la fascia di capitano da 5 gare non è un caso...) è evidente. «Mi dispiacere­bbe perderlo sì - dice Thiago -. Lui sta parlando con la società, è un giocatore importante per la squadra e per il club e si sta meritando tutta la possibilit­à di discutere il rinnovo col Bologna. Io e lui abbiamo parlato della sua situazione sì, ma è una decisione sua, una scelta nella sua vita non solo sportiva ma anche personale». Motta è convinto che a Bologna completere­bbe la sua evidente crescita. Da perno dell’anno che verrà.

Ambizioni chiare Motta sa benissimo che - come disse il ds Di Vaio - esiste un tetto stipendi. E lo rispetta. Va rispettato. La scelta è del giocatore, così come la scelta di Motta è quasi fatta: Thiago sta pensando molto al Bologna. Solo al Bologna. Incontra i dirigenti sempre e - come detto - ha avuto anche un colloquio privato con Saputo prima che il presidente rientrasse in Canada. Tutti prodromi della volontà di far crescere il club. Il passo successivo a Dominguez è... se stesso: Dominguez non ha ancora deciso, e lei? «Al di là di tutto è bene che un club organizzat­o e prestigios­o come il Bologna programmi per tempo e al meglio la stagione prossima, con ambizioni chiare e obiettivi realistici». Ambizioni da dichiarare: salvezza o Europa? Il Bologna ci sta lavorando, ben sapendo che con un allenatore “osservato” come Motta il guardare in alto diventa la giusta prospettiv­a.

Io, Arna e Zirkzee Il tecnico del Bologna ha anche due obiettivi. Il primo: non perdere un’altra volta - in questa volata per l’ottavo posto - Marko Arnautovic. «A Reggio Emilia ha fatto 25’ ma è da 4 mesi che non è nella squadra titolare, noi seguiamo un processo di rientro aspettando che prenda forza e quindi minutaggio. A Sassuolo? Abbiamo giocato meglio il primo del secondo tempo...». Tradotto: Marko Arnautovic, a meno di accelerazi­oni oggi, dovrà guardarsi la Roma inizialmen­te dalla panchina, la Roma che fu l’inizio dei suoi guai (4 gennaio, pestone che lo ha lasciato fuori per mesi). «Zirkzee non impiegato? Non ci sono segreti, sempliceme­nte ho visto altri stare meglio. Dopo un’investimen­to importante da parte della società, Joshua dev’essere consapevol­e che è chiamato a fare la differenza, entrando dentro un collettivo che funziona. Finora questo non l’ho visto, e ha giocato i minuti che si è meritato». Tosto.

Record e Mou Morale: all’alba, inoltrata, di maggio, Thiago Motta ha abbandonat­o un po’ di circonlocu­zioni. Non allude: dice. Nell’Era Saputo, il punteggio più alto lo ha fatto Sinisa Mihajlovic, 47 punti. Oggi il Bologna (con 40 punti fatti da Motta) è a 46. «Il record di punti? Io penso alla Roma e a vincere, visto che non ci succede da 5 partite». L’incontro con José Mourinho, poi, non è mai come con altri. «Da lui ho imparato tanto - riprende Motta -: José è una persona diretta e giusta, credo che siano valori importanti non solo nel calcio ma anche nella vita, e lui è fatto così. Io e lui in lizza per andare al Paris Saint Germain? Io ora penso solo al Bologna, alla Roma e a vincere».

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Thiago Motta, 40 anni, parla con Nicolas Dominguez, 24, capitano in assenza di Soriano: il tecnico ha consigliat­o all’argentino di restare a Bologna
Thiago lo vuole Thiago Motta, 40 anni, parla con Nicolas Dominguez, 24, capitano in assenza di Soriano: il tecnico ha consigliat­o all’argentino di restare a Bologna

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