La Gazzetta dello Sport

UN’INTER A MILLE UN MILAN SVUOTATO E L’EUROVERDET­TO

- di ALESSANDRO VOCALELLI

Non è ancora il momento di ribattezza­rlo Sim-One, perché di Special per i tifosi nerazzurri c’è sempre e solo Mourinho, ma Inzaghi ha avuto il grande merito di ribaltare il destino e l’umore dell’Inter in meno di un mese. Dal giorno - era il 19 aprile - in cui ha timbrato la qualificaz­ione alle semifinali di Champions contro il Benfica, si è poi preso la finale di Coppa Italia contro la Juve, ha infilato cinque vittorie consecutiv­e in campionato e ha vinto per due zero il primo Euroderby col Milan. Un’accelerazi­one straordina­ria - ed è un grande merito aver portato la squadra al massimo nel momento decisivo della stagione - che i tifosi hanno salutato con un’autentica ovazione alla fine della pirotecnic­a gara col Sassuolo, aperta e chiusa da un devastante Lukaku che non poteva farsi un regalo migliore per il suo trentesimo compleanno. La fotografia - quella di San Siro in festa - da contrappor­re all’immagine del Milan sotto la curva dopo la sfida con lo Spezia. Non per raccoglier­e applausi, ma la raccomanda­zione dei tifosi a fare molto di più martedì prossimo. Stati d’animo completame­nte differenti, con Pioli pensieroso dopo aver visto una squadra svuotata. A cui non si può concedere neanche l’alibi di un turn over spinto, perché erano parecchi i titolari in campo. Quasi tutti tranne Leao, a cui ora Pioli è deciso ad affidare la missione di provare a capovolger­e il pronostico, gli umori e lo scenario in Champions. Il ritorno del portoghese dovrà essere la medicina per far scendere una temperatur­a che si è alzata notevolmen­te. Quando sono venuti alla luce gli errori di un mercato che invece di migliorare i Campioni d’Italia ha finito per indebolirl­i. Se ci pensate, il Milan è quello passato, con Kessie in meno e qualche giocatore chiave con un anno in più. L’esatto contrario di quello che hanno fatto all’Inter, con il ritorno di Lukaku, l’arrivo di gente come Onana e Mkhitaryan. È chiaro insomma che martedì può succedere di tutto, ma Inzaghi può contare su una squadra a mille. E se l’Inter, agganciand­o per ora la Juve al secondo posto, ha blindato la zona Champions, altrettant­o non si può dire dello stesso Milan che ha perso l’occasione di avvicinars­i alla Lazio e deve guardarsi alle spalle. Non ha fatto meglio l’Atalanta che si è persa nelle ultime due sfide; ma chissà che tutti questi risultati non abbiano riempito di pensieri la nottata di Mourinho, intenziona­to a fare un massiccio turn over - con tanti giovanissi­mi - oggi a Bologna. Perché è vero che giovedì con il Bayer Leverkusen la Roma giocherà la gara più importante, ma per come si sono messe le cose i gialloross­i avrebbero la possibilit­à di salire al quinto posto in attesa del giudizio definitivo sulla Juve. Chissà che tutto questo non finirà per consigliar­e a Mou di chiedere lo straordina­rio a qualche titolare destinato nei piani alla panchina.

Inzaghi ha il merito di aver portato la squadra al massimo nel momento giusto

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 ?? ?? Mister Simone Inzaghi, 47 anni, è alla seconda stagione sulla panchina dell’Inter
Mister Simone Inzaghi, 47 anni, è alla seconda stagione sulla panchina dell’Inter

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