La Gazzetta dello Sport

Il club volta pagina

Dopo Scanavino e Calvo è in arrivo Giuntoli: avanti la Juve di John

- di Filippo Cornacchia

Sempre più distanti da Andrea Agnelli sul patteggiam­ento scelte strade opposte

La Juventus ha scelto una strada. Andrea Agnelli un’altra. Ieri il club ha patteggiat­o con la Procura federale sulla questione “stipendi, rapporti con gli agenti e partnershi­p sospette” mettendo un altro punto al passato per ripartire e programmar­e il futuro con meno incertezze, nubi e spade di Damocle sulla testa. Mentre l’ex presidente, già inibito per 24 mesi per il filone delle cosiddette plusvalenz­e fittizie, ha deciso di non ostacolare la Signora, ma allo stesso tempo ha continuato a difendere l’operato della Juve di cui è stato protagonis­ta dal 2010 fino allo scorso gennaio. Agnelli, infatti, ha optato per stralciare la propria posizione e il 15 giugno andrà a processo. Ma entro quella data, come filtra dai ben informati, anche lui potrebbe trovare un’intesa con la Procura federale. Non a caso sono cominciati già ieri i primi colloqui tra il suo avvocato, Davide Sangiorgio, e il procurator­e Giuseppe Chiné.

La Juve di John

La nuova Signora ha svoltato, quella vecchia ancora no, sulla difensiva fino alla fine. Il patteggiam­ento di ieri segna ancora di più la distanza tra passato e presente. La proprietà resta la stessa e al centro di tutto c’è sempre la famiglia. Ma se quella dell’ultimo decennio è stata la Juventus di Andrea Agnelli, quella nata dalle ceneri del terremoto del 28 novembre, con le dimissioni dell’intero Cda (da Agnelli a Nedved fino ad Arrivabene), torna a essere sempre di più la Juventus di Elkann. John era proprietar­io prima e lo è tuttora. E lo stesso vale per suo cugino Andrea. Agnelli tra il 2010 e il 2023 ha scritto sul campo una pagina leggendari­a della Juventus (9 scudetti, 19 trofei in tutto e 2 finali di Champions, perse contro il Barcellona di Messi e il Real Madrid di Cristiano Ronaldo), macchiata soltanto dalle ultime vicende giudiziari­e. Ma dal 18 gennaio, con l’insediamen­to del Cda degli esperti in legge e finanza, è iniziata una nuova era. Presidente Gianluca Ferrero (storico commercial­ista della famiglia) e amministra­tore delegato Maurizio Scanavino, che di John Elkann è molto più che un manager e uomo di fiducia. Una Juventus più tecnica e pragmatica, come dimostra il patteggiam­ento di ieri con la Procura federale.

Vita nuova

Andrea Agnelli, dopo aver lasciato la presidenza della Juventus (18 gennaio), si è trasferito ad Amsterdam e continua a lavorare al progetto Superlega con Florentino Perez (Real Madrid) e Joan Laporta (Barcellona). Della sua Juve, oltre alla Superlega (il nuovo management non si è ancora dissociato ufficialme­nte), è rimasto anche Massimilia­no Allegri in panchina, il preferito dei suoi allenatori e non a caso richiamato nel 2021 con un contratto di 4 anni. Ma attorno sta cambiando quasi tutto, alla Continassa. Dagli uomini al progetto.

Il progetto

Scanavino ha puntato su Francesco Calvo, in passato operativo nel settore commercial­e della società, per il ruolo di direttore dell’area sport. E insieme, Scanavino e Calvo, hanno deciso di affidare la ripartenza calcistica del club, reduce da due anni da zero titoli, a Cristiano Giuntoli, il d.s. del Napoli tricolore. Il dirigente toscano, sotto contratto con gli azzurri fino al 2024, non è ancora stato liberato dal presidente Aurelio De Laurentiis. Ma la scelta è stata fatta e non tira aria di cambi di programma. Subito, presto o al più tardi nel 2024 (in quel caso sarebbe Manna, il d.s. dell’Under 23, il traghettat­ore), toccherà al diesse del miracolo Carpi e dell’escalation del Napoli ricostruir­e la Signora. La priorità è quella di riportarla ai livelli dei primi anni di Andrea Agnelli, quando la Juventus era vincente tanto in campo quanto nei bilanci. Già, quando gli scudetti erano accompagna­ti da grandi affari in entrata e in uscita.

100 anni di proprietà

La nuova Juve di John Elkann è nata il 18 gennaio, con l’insediamen­to del Cda presieduto da Ferrero, ma la vera ripartenza è cominciata ieri dopo l’ora di pranzo. L’ufficialit­à del patteggiam­ento ha chiuso un capitolo del passato e archiviato il caos degli ultimi mesi fatto di penalizzaz­ioni, punti tolti, restituiti e ancora tolti. La Signora post AA scatta in tempo per arrivare lanciata a luglio, quando la famiglia Agnelli taglierà i cento anni di proprietà della Juventus.

Siamo stati puniti in modo ingiusto, ma per noi ormai è acqua passata

Francesco Calvo Cfo della Juventus

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GETTY La famiglia Agnelli John Elkann, 47 anni, a.d di Exor e presidente di Ferrari e Stellantis assieme al cugino Andrea Agnelli, 47, che è stato il numero uno della Juventus dal 2010 allo scorso 18 gennaio
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