La Gazzetta dello Sport

Il rinnovo è possibile Tra Lazio e il Sergente riparte il dialogo

Mancano richieste per il serbo, il club pronto ad alzare l’offerta a 5 milioni per trattenerl­o

- di Stefano Cieri ROMA

Ese alla fine restasse? È opinione diffusa, nella Roma biancocele­ste, che quella di domenica con la Cremonese sia stata l'ultima partita giocata all’Olimpico da Sergej Milinkovic Savic con la maglia della Lazio. Lui, il Sergente, nel dubbio ha realizzato una doppietta che - se poi le cose andranno davvero in quel modo - è stato decisament­e un bel modo di salutare il pubblico laziale. Ma davvero le cose andranno così? Davvero la cessione di Milinkovic nel prossimo mercato è ineluttabi­le?

Il dubbio La situazione del centrocamp­ista serbo è nota. È arrivato a un anno dalla scadenza del contratto e - non avendolo rinnovato - deve necessaria­mente finire sul mercato per scongiurar­e il rischio che l’anno prossimo vada via a parametro zero. Il problema, però, è che di offerte vere al momento non ce ne sono, né se ne scorgono all’orizzonte. Calcolando anche che Lotito (giustament­e dal suo punto di vista) non vuole svendere il giocatore, anche se prossimo alla scadenza del contratto, il rischio che Milinkovic resti senza acquirenti è molto elevato. Ed allora ecco che all’interno della società si sta facendo largo l’idea di un cambio radicale di strategia. Visto che Milinkovic fa fatica a trovare acquirenti non è il caso di ri-pensare ad una Lazio con lui al centro del progetto pure nella prossima stagione? Possibile obiezione: l’estate è lunga, lo scenario che adesso non contempla la presenza di acquirenti per il serbo potrebbe mutare. Il problema è che il club biancocele­ste vuole, anzi deve sapere al più presto (e Sarri lo ha sottolinea­to domenica scorsa) se Milinkovic resta o va via. Non è un elemento secondario. Se parte va rimpiazzat­o adeguatame­nte e servirà tempo per trovare il sostituto giusto.

Nuovo tentativo Ma, se restasse, Milinkovic dovrebbe rinnovare il contratto. Tenerlo senza un prolungame­nto dell’accordo non avrebbe senso, significhe­rebbe solo prolungare l’agonia di una situazione che già adesso è al limite (negli ultimi mesi il rapporto tra il Sergente e l’ambiente laziale si è incrinato). Ma ci sono margini per strappare il sì di Milinkovic ad un rinnovo? Nei mesi scorsi la Lazio si era spinta ad offrire al Sergente un ingaggio da 4,5 milioni di euro l’anno, il più alto dell’intera rosa biancocele­ste. L’attauale accordo prevede, per il serbo, uno stipendio da circa 4 milioni (bonus compresi). Col nuovo contratto l’aumento sarebbe stato quindi di 500 mila euro, un «upgrade» ritenuto evidenteme­nte poco allettante dall’entourage del giocatore. La Lazio sarebbe ora pronta ads arrivare ad offrire al serbo un contratto da quasi 5 milioni l’anno. Una cifra che potrebbe indurre Sergej ad accettare. Milinkovic ha fatto sapere che punta, per il prossimo contratto, ad un ingaggio da 6 milioni. Ma per la Lazio, con la quale gioca da otto anni e alla quale è molto legato, potrebbe fare uno sconto.

L’attesa di Sarri Al tecnico non dispiacere­bbe affatto una permanenza in biancocele­ste del Sergente. È stato proprio lui, domenica scorsa a invocare chiarezza sul destino del serbo e a chiedersi se non sia possibile un rinnovo contrattua­le. In questi ultimi due anni il giocatore è cresciuto ulteriorme­nte e, anche nel corso dei questa stagione, pur tra alti e bassi, è stato decisivo, con 9 gol e 8 assist in campionato. Numeri che nessun altro centrocamp­ista può vantare in Serie A. Un giocatore così se ce l’hai è meglio tenerlo. Il club ci sta pensando, anche a costo di dover fare un sacrificio. Potrebbe essere il Sergente il primo «acquisto» della nuova Lazio.

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LAPRESSE Leader Sergej Milinkovic Savic, 28 anni È alla Lazio dal 2015

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