La Gazzetta dello Sport

È una Virtus che va sempre a 100 all’ora Tortona affonda

Anche gara-2 senza storia, adesso match-ball. Abass e Mickey super

- di Andrea Tosi

La svolta Bologna reagisce al -7 iniziale e per la quarta partita su 5 nei playoff segna più di 100 punti

La Virtus non frena, anzi riaccelera. Vince gara- 2 cavalcando di nuovo quota 100 punti (quarta volta in 5 partite di playoff) e incassa come voleva il raddoppio della serie. Anche stavolta Tortona, già non pervenuta in gara-1, crolla sotto uno scarto pesante, tanto che l’illusorio +7 dell’avvio diventa quasi un boomerang, scatenando tutto il potenziale virtussino che sprigiona sei uomini in doppia cifra. La partita viene segnata da un parzialone di 36-11 a cavallo dei primi due quarti. Bologna difende, corre e segna, mangia il campo come vuole, così Tortona viene sbranata dal leone Abass che spara 13 punti con 5/5 con tre triple micidiali in 6’ di trance agonistica in attacco e dalla pantera di Mickey che aggredisce il ferro lanciato dagli assist al bacio di Teodosic. Poi nello show time bolognese brillano il solito Shengelia, mister utilità, il Draymond Green di Scariolo, e Hackett in crescita esponenzia­le. Mentre Belinelli, dopo la solita tripla, può lasciare il palcosceni­co ai compagni tornando nel finale per i canestri della staffa quando la Virtus è sopra i 30 punti di vantaggio.

Debuttante Ramondino ci prova con la mossa a sorpresa di Hunt, lo straniero ingaggiato prima dei playoff come polizza contro gli infortuni. L’ultimo arrivato è un mancino esile ed elegante, dal pensiero veloce, che ha il record di essere un debuttante in Italia nella fase più decisiva della stagione. Però non ha paura, si presenta bene guidando il mini break tortonese che in avvio spiazza Bologna ma dietro a lui, a parte Severini, non arrivano i rinforzi. Ancora Christon forza e sbaglia tanto, Daum non incide e Macura fallisce, come nella prima partita, molti tiri. La Virtus non deve fare gli straordina­ri, chiudendo l’area, per abbassare le percentual­i avversarie. E quando si accende Abass, il potenziale turbo della Virtus in questa corsa allo scudetto, senza dimenticar­e l’energia di Cordinier e la solidità di Ojeleye, per la squadra di coach Scariolo tutto è più facile e lo spettacolo può cominciare. «Abbiamo fatto un passo avanti come concentraz­ione - argomenta Don Sergio -. Va bene essere 2-0, ma sappiamo che vincere di 1 o 30 è uguale, dobbiamo fare un altro passo. E non abbiamo dubbi che la prossima partita sarà la più difficile. Sono molto soddisfatt­o della prova di Abass, per noi è importante. Ha fatto anche una grande partita in attacco, oltre ad assicurare difesa e rimbalzi. Ora deve dare continuità».

Fiducia Nel coro bianconero regge lo spartito anche Jaiteh che pure non si emenda dai soliti errori ma lavora forte a rimbalzo e si vede che ha tutta un’altra fiducia rispetto a qualche tempo fa. Tortona non riesce mai a rientrare sotto il -10 e lentamente si lascia travolgere, i suoi americani affondano, il povero Christon deve pure uscire per infortunio (sospetto problema alla fascia plantare del piede destro) così il +24 di Cordinier prima della terza sirena firma la sentenza di un’altra sconfitta larga che non lascia immaginare ipotesi di recupero anche se venerdì nella gara-3, primo match ball di Bologna nella serie su 5 partite per la finale, Tortona cercherà una prova d’orgoglio per validare il suo terzo posto nella stagione regolare ma l’esito di questa semifinale appare scontato e irreversib­ile davanti alla totale superiorit­à della Virtus. «Compliment­i a Bologna - allarga le braccia coach Ramondino -. Noi avremmo potuto rimanere di più in partita se avessimo segnato i tiri ben costruiti nel primo tempo. La mia analisi si ferma qui perché nella ripresa la Virtus ha potuto controllar­e tutte le situazioni di gioco».

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CIAMILLO Top Jordan Mickey, 27 anni, 20 punti e 8 rimbalzi in 17 minuti

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