La Gazzetta dello Sport

L’uomo per la A Gol e Tik Tok Così Luvumbo strega Cagliari

Scelta vincente di Ranieri che ha ribaltato il Parma E lui ammette: «Il giorno più bello della mia vita»

- di Roberto Pinna CAGLIARI

L’incoraggia­mento Con Liverani aveva fatto 3 gol. Il nuovo tecnico aspettava il primo e gli ha detto: «Falli impazzire»

Sdraiato a terra, braccio alzato e rimonta completata contro il Parma, da 0-2 a 3-2 con una doppietta e un rigore procurato. Cartoline dall’Angola per il Cagliari di Claudio Ranieri che nella serata, forse, più importante e più complessa della sua nuova gestione in Sardegna nella semifinale d’andata dei playoff ha visto la definitiva consacrazi­one di Zito Luvumbo. Un uragano dal suo ingresso in campo nella ripresa il classe 2002: strappi, dribbling e soprattutt­o tanta voglia per il giovane attaccante che ha ribaltato la squadra di Fabio Pecchia.

Legame Un impatto fortemente voluto da Luvumbo e dallo stesso Ranieri, con l’allenatore romano che lo ha fatto scaldare durante tutto l’intervallo e poi ha speso diversi minuti prima del secondo tempo a colloquio con il suo giocatore. Diverse indicazion­i e alcune pacche sulle spalle come a voler affidare alla sua spensierat­ezza la leggera follia della rimonta. Tra i due, nonostante Luvumbo prima del Parma avesse realizzato tutti i 3 gol in campionato sotto la gestione Liverani, è nato un rapporto padre-figlio, come sottolinea­to dallo stesso allenatore: «Finalmente mi ha ascoltato. Gli dico sempre che se vuole guadagnare di più e aiutare la sua famiglia deve segnare. Un attaccante è pagato per quello. All’intervallo l’ho preso sotto braccio e gli ho chiesto di fare impazzire il Parma. A volte mi fa arrabbiare perché lo vedo in allenament­o fare cose incredibil­i che poi non fa in gara. Ma ha delle potenziali­tà importanti».

Emozioni Una serata indimentic­abile per Luvumbo che ha descritto il 3-2 al Parma senza troppi giri di parole: «È stata la giornata più bella della mia vita, nessun dubbio. Però non è ancora finita, in casa del Parma per come è andata da noi sarà un’altra finale. Ci servirà lo stesso spirito da rimonta per vincere anche da loro». All’apparenza Luvumbo è il classico giocatore della sua età, con la passione per Tik Tok e per i balletti con la musica angolana, l’amore per le auto veloci e la PlayStatio­n come passatempo preferito. In realtà dietro i sorrisi da guascone e le esultanze creative c’è un ragazzo che ha dovuto fare tanti sacrifici: è cresciuto con il padre nella periferia di Luanda, spesso da solo perché il babbo doveva andare a lavoro per mantenere la famiglia. Il pallone, in strada, come via di fuga insieme a una forte fede in Dio. E crederci sempre è lo spirito anche per il futuro: «Ho visto la squadra nel primo tempo e ho capito l’occasione che mi stava dando Ranieri, sono entrato con spirito e con voglia. Vogliamo andare tanto avanti, io ci ho sempre creduto, con lo stesso spirito messo in campo nel secondo tempo possiamo arrivare dove vogliamo».

Crescita Un Luvumbo che ha due sogni ben stampanti in testa per la sua carriera: «Il mio primo sogno è quello di riportare il Cagliari in Serie A. Poi vorrei conquistar­e il Mondiale con l’Angola. E in futuro costruirò un centro sportivo per i bambini del mio Paese, io sono stato aiutato tanto da ragazzo e voglio restituire questo affetto. Per Luvumbo la serata da incornicia­re contro il Parma è l’ultimo gradino di una continua crescita. Il Cagliari lo ha portato in Italia dal Primeiro de Agosto nell’estate del 2020 per un’operazione da circa un milione di euro, con i rossoblù che ora lo valutano cinque volte tanto sul mercato. Dopo i primi gol in Primavera 1, l’anno scorso il tentativo in prestito al Como si rivelò un esperiment­o fallito. Con Luvumbo che, dopo aver creato una nuova famiglia nella foresteria del Cagliari, ha faticato ad ambientars­i lontano dalla Sardegna. Il ritorno ad Asseminell­o e una seconda parte di stagione da assoluto protagonis­ta con Alessandro Agostini in Primavera 1 hanno convinto il Cagliari a puntare su di lui per la rifondazio­ne post retrocessi­one. Scelta che nella magica notte della Unipol Domus ha ripagato e consente ai sardi di continuare a sognare. I tifosi ci credono: esuriti i biglietti per il Tardini, ci sarà un maxi schermo alla Unipol Domus.

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CIAMILLO Che gioia Zito Luvumbo, 21 anni, con il Parma ha fatto due gol e ha preso un rigore

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