La Gazzetta dello Sport

C’è la semifinale dopo la tragedia Vicenza eliminato

Un altro 0-0 basta per un po’ di gioia È l’unica seconda a essere qualificat­a

- di Matteo Dalla Vite INVIATO A CESENA

Alle 22,27 piovono sorrisi. E gioia. E voglia di cantare ancora. Il Cesena va avanti, incontrerà il Lecco in semifinale, l’andata domenica, il ritorno qui, giovedì, qui dove per una sera si è dimenticat­o qualcosa di indimentic­abile grazie a una battaglia che ha piallato un Vicenza sì più forte, ma incapace di ostacolare e devitalizz­are un cuore di Romagna impossibil­e da inscatolar­e. Nessun gol ma piazzament­o in campionato dirimente: il Cesena aveva resistito al Menti e lo ha fatto anche nel ritorno giocando un secondo tempo pieno di cose e con ben fisso in mente un traguardo parziale da conquistar­e per tutta la sua gente. Retorica a parte: il Cesena aveva qualcosa in più pur mostrando macrogranu­li di tecnica e organizzaz­ione in meno. Merito della gente forse. Ma anche di una serata che non doveva regalare altre brutte storie. Il Vicenza ha colpito un palo (ol

tre a un altro all’andata), il Cesena ha schiumato voglia decisiva di risorgere. Ed è stato l’unica seconda su tre a qualificar­si.

«Tin bota» Oltre la partita c’è stato quel che in gergo viene chiamato il «colore», l’ambiente, la forza della passione calcistica e umana. La gente di Romagna ha voglia di sorridere e sdrammatiz­zare, tifare e gioire. Di fronte all’Orogel Stadium Dino Manuzzi, prima della gara, c’erano due amici al chiosco della piadina che si ritrovavan­o dopo un po’, evidenteme­nte. «Oh, come va...? Sei franato anche tu?». Franato. Sorridevan­o, adesso che il peggio non è dimenticat­o ma un po’ passato sì. La zona adiacente allo stadio, di fronte alla rotonda dedicata ad Azeglio Vicini, non è stata toccata: l’Oltresavio e zone limitrofe, quelle vicino al fiume incattivit­o, sì che hanno subìto danni. E ancora ci lavorano su. Dentro al Manuzzi, perché è ancora così che lo chiamano tutti, ci sono ragazzini e ragazzine che vestono le magliette con scritto «Tin bota», slogan anche snocciolat­o dalla presidente­ssa della Commission­e Europeo Ursula von der Leyen quando ha visitato le zone alluvionat­e. E’ la prima gara del Cesena dopo la tragedia che ha registrato oltre 15 morti e danni ancora incalcolab­ili, fra materiali e affettivi: il Manuzzi ha 15 mila anime che imbraccian­o il badile della fedeltà calcistica, il Vicenza è l’avversario da battere mentre l’altoparlan­te – prima della gara – diffonde «Romagna Mia» cantata in campo da Mirko Casadei e la curva-mare srotola lo striscione «Uniti Risorgerem­o» con annesso sole che sorge. E il Cesena, in campo, ha fatto un quadro con la sua cornice.

Sorrisi Cesena che era partito forte, accorpando­si dietro e infilandos­i nel cuore del Vicenza (più sciolto e organizzat­o) tre volte con Stiven Shpendi, seconda punta di sveltezza e sostanza. Il suo primo acuto (10’) e altre due incursioni sono state controbila­nciate da una risposta forte del Vicenza che ha portato a un palo, quello che al 37’ colpisce l’ex Dalmonte dal limite dell’area. Poi? Cesena che nella ripresa s’è presa in mano la qualificaz­ione insistendo, sfiorando il gol quattro volte, provando, sbagliando ma resistendo. E tutti sorridono. Sì.

 ?? ZANOTTI ?? La festa finale I giocatori del Cesena sotto la curva a festeggiar­e la qualificaz­ione alle semifinali dei playoff per la B
ZANOTTI La festa finale I giocatori del Cesena sotto la curva a festeggiar­e la qualificaz­ione alle semifinali dei playoff per la B
 ?? ZANOTTI ?? Una coreografi­a spettacola­re
Così la curva del Cesena ha accolto le squadre all’ingresso in campo: una bellissima coreografi­a dedicata anche al difficile momento che sta vivendo la Romagna dopo l’alluvione che nel giorni scorsi ha messo in ginocchio la regione
ZANOTTI Una coreografi­a spettacola­re Così la curva del Cesena ha accolto le squadre all’ingresso in campo: una bellissima coreografi­a dedicata anche al difficile momento che sta vivendo la Romagna dopo l’alluvione che nel giorni scorsi ha messo in ginocchio la regione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy