La nuova regina allunga la falcata per vincere tutto
L’olandese, star europea dei 400 ostacoli, è scesa a 14 passi: insidia l’impero della n. 1 McLaughlin
Esplosione Dopo aver tolto alla Kratochvilova il mondiale dei 400 indoor, l’ex judoka alza le ambizioni
Amanti della bellezza preparatevi, l’arte fiamminga sbarca nella culla del Rinascimento. Femke Bol torna a Firenze a distanza di due anni, da fedelissima del Golden Gala qual è, visto che dalla complicata edizione 2020 (il meeting fu posticipato a settembre per via della pandemia Covid) non è mai mancata. Come i suoi progressi tra gli ostacoli italiani: 53”90, 53”44 e 53”02 lo scorso anno. Olandese di Amersfoort, classe 2000, in Europa da almeno un biennio non ha rivali nei 400, per facilità ed eleganza di corsa, siano con o senza barriere. Ma non le basta, per questo ha studiato un piano per arrivare ad attaccare la statunitense regina mondiale Sydney McLaughlin. Prima tappa: la gara di domani sera allo stadio Ridolfi.
Quattordici passi La novità tecnica è di quelle importanti e si è appena intravista nell’esordio stagionale di sabato al meeting di Oordegem, in Belgio: quattordici passi, anziché quindici, tra un ostacolo e l’altro, il che significa usare l’altra gamba (la sinistra) su ogni ostacolo rispetto alla solita (la destra). Risultato? Subito 53”12, miglior apertura stagionale di sempre. «McLaughlin fa quattordici passi fino al settimo ostacolo, altre lo fanno fino al quinto. Spero di correre ancora più forte se la nuova ritmica sarà pronta per l’estate, altrimenti continuerò a mantenere quindici passi, ma voglio provarci» ha dichiarato questo inverno. Significa che quanto conquistato finora non le basta: argento mondiale a Eugene e bronzo olimpico di Tokyo (400hs), argento ai Mondiali indoor di Belgrado (400, 4x400), triplo oro agli Europei di Monaco (400, 400 hs, 4x400) e doppio titolo indoor a Istanbul (400, 4x400). Femke va veloce e batte record, compreso il mondiale indoor più longevo nelle gare su pista, lo stratosferico 49”26 sui 400 realizzato il 19 febbraio nei campionati nazionali, qualcosa come 33 centesimi in meno del 49”59 della cecoslovacca Jarmila Kratochvilova che risaliva al 1982! Se queste sono le premesse della stagione, ne vedremo delle belle.
Olandese volante Un primo risultato, intanto, l’ha ottenuto: la sua popolarità in patria la sta avvicinando sempre di più al mito Blankers-Koen, la mamma volante che ai Giochi di Londra 1948 vinse 4 ori (100, 200, 4x100 e 80 ostacoli). Femke, 23 anni, studentessa di Scienze della comunicazione che da piccola sognava di fare la giornalista sportiva, a soli 21 anni si è ritrovata sul terzo gradino del podio olimpico e come molti ragazzi della “generazione Z” non ha problemi a parlare di benessere e salute mentale. Lo ha fatto anche in questi giorni condividendo un selfie di quando aveva 13 anni per aiutare tutte quelle ragazze che smettono di praticare sport durante la pubertà, spesso a causa di un calo di fiducia in se stesse. In un certo senso è andata così anche per lei: sognava di fare judo, ma dopo essersi rotta due volte un braccio ha seguito l’esempio del fratello, per diventare l’atleta straordinaria che vedremo in azione domani sera. Si riparte dal 52”03, primato europeo realizzato nella finale olimpica di Tokyo, che le vale il terzo posto nelle liste mondiali all-time sui 400 ostacoli. Preparate gli applausi.