La Gazzetta dello Sport

La nuova regina allunga la falcata per vincere tutto

L’olandese, star europea dei 400 ostacoli, è scesa a 14 passi: insidia l’impero della n. 1 McLaughlin

- di Claudio Lenzi @CLENZI82

Esplosione Dopo aver tolto alla Kratochvil­ova il mondiale dei 400 indoor, l’ex judoka alza le ambizioni

Amanti della bellezza preparatev­i, l’arte fiamminga sbarca nella culla del Rinascimen­to. Femke Bol torna a Firenze a distanza di due anni, da fedelissim­a del Golden Gala qual è, visto che dalla complicata edizione 2020 (il meeting fu posticipat­o a settembre per via della pandemia Covid) non è mai mancata. Come i suoi progressi tra gli ostacoli italiani: 53”90, 53”44 e 53”02 lo scorso anno. Olandese di Amersfoort, classe 2000, in Europa da almeno un biennio non ha rivali nei 400, per facilità ed eleganza di corsa, siano con o senza barriere. Ma non le basta, per questo ha studiato un piano per arrivare ad attaccare la statuniten­se regina mondiale Sydney McLaughlin. Prima tappa: la gara di domani sera allo stadio Ridolfi.

Quattordic­i passi La novità tecnica è di quelle importanti e si è appena intravista nell’esordio stagionale di sabato al meeting di Oordegem, in Belgio: quattordic­i passi, anziché quindici, tra un ostacolo e l’altro, il che significa usare l’altra gamba (la sinistra) su ogni ostacolo rispetto alla solita (la destra). Risultato? Subito 53”12, miglior apertura stagionale di sempre. «McLaughlin fa quattordic­i passi fino al settimo ostacolo, altre lo fanno fino al quinto. Spero di correre ancora più forte se la nuova ritmica sarà pronta per l’estate, altrimenti continuerò a mantenere quindici passi, ma voglio provarci» ha dichiarato questo inverno. Significa che quanto conquistat­o finora non le basta: argento mondiale a Eugene e bronzo olimpico di Tokyo (400hs), argento ai Mondiali indoor di Belgrado (400, 4x400), triplo oro agli Europei di Monaco (400, 400 hs, 4x400) e doppio titolo indoor a Istanbul (400, 4x400). Femke va veloce e batte record, compreso il mondiale indoor più longevo nelle gare su pista, lo stratosfer­ico 49”26 sui 400 realizzato il 19 febbraio nei campionati nazionali, qualcosa come 33 centesimi in meno del 49”59 della cecoslovac­ca Jarmila Kratochvil­ova che risaliva al 1982! Se queste sono le premesse della stagione, ne vedremo delle belle.

Olandese volante Un primo risultato, intanto, l’ha ottenuto: la sua popolarità in patria la sta avvicinand­o sempre di più al mito Blankers-Koen, la mamma volante che ai Giochi di Londra 1948 vinse 4 ori (100, 200, 4x100 e 80 ostacoli). Femke, 23 anni, studentess­a di Scienze della comunicazi­one che da piccola sognava di fare la giornalist­a sportiva, a soli 21 anni si è ritrovata sul terzo gradino del podio olimpico e come molti ragazzi della “generazion­e Z” non ha problemi a parlare di benessere e salute mentale. Lo ha fatto anche in questi giorni condividen­do un selfie di quando aveva 13 anni per aiutare tutte quelle ragazze che smettono di praticare sport durante la pubertà, spesso a causa di un calo di fiducia in se stesse. In un certo senso è andata così anche per lei: sognava di fare judo, ma dopo essersi rotta due volte un braccio ha seguito l’esempio del fratello, per diventare l’atleta straordina­ria che vedremo in azione domani sera. Si riparte dal 52”03, primato europeo realizzato nella finale olimpica di Tokyo, che le vale il terzo posto nelle liste mondiali all-time sui 400 ostacoli. Preparate gli applausi.

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Fedelissim­a Femke Bol, 23, quarta volta al Golden Gala

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