La Gazzetta dello Sport

IL SUO GIOCO È IDEALE PER IL DOPO SPALLETTI PERÒ È POCO ESPERTO

Conosce la A e ha un contratto leggero. Ma si deve aspettare la finale di Conference per la trattativa

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Si

La finale di Conference League dopo quella di Coppa Italia. Il tutto condito da un gioco frizzante, basato sul possesso palla e con un brand di qualità: il 43-3. Vincenzo Italiano ha rapito da tempo le attenzioni di Aurelio De Laurentiis. Non a caso già la scorsa estate il club azzurro si era fatto avanti per lui, quando erano emersi i primi scricchiol­ii con Luciano Spalletti.

Crescita E nell’attuale stagione l’allenatore ha confermato con i viola di avere i numeri per il salto di qualità definitivo dopo le imprese con lo Spezia. Il 45 enne tecnico ha comunque dimostrato tanto carattere nella gestione dei giocatori, un’attitudine indispensa­bile per subentrare a Spalletti nella guida di un gruppo vincente, con equilibri nello spogliatoi­o ormai collaudati. E questi sono argomenti forti. Senza trascurare un aspetto rilevante: Italiano conosce bene le insidie della Serie A, nozioni certo più aggiornate rispetto ai ricordi del portoghese, che ha frequentat­o il nostro campionato solo da calciatore. E poi pesa l’aspetto economico: l’attuale tecnico della Fiorentina non chiede aumenti eccessivi rispetto all’attuale target di 1,5 milioni.

No

Sono in sostanza due le obiezioni per l’approdo di Italiano al Maradona. La prima è di natura tecnica, l’altra ha (per così dire) riflessi diplomatic­i. Partiamo da una consideraz­ione: la sua scalata nel nostro campionato ha preceduto questa vetrina della Conference League, ma evidenteme­nte gli manca una robusta esperienza in Champions League. E non a caso il suo rivale ha un bagaglio internazio­nale superiore. Ma veniamo al capitolo contratto. Quel vincolo sino al 2024 con Rocco Commisso obbliga Aurelio De Laurentiis a muoversi con cautela; soprattutt­o prima che i viola chiudano la loro stagione. Eloquente l’irrigidime­nto di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, lunedì a Coverciano, al premio Inside the Sport, alla domanda se il Napoli si era fatto avanti per il tecnico: «Questo lo scrivono i media. Io non dico nulla. Con De Laurentiis parlo di tante cose». Insomma, una frase da interpreta­re con tanti significat­i. Il rischio è che da Firenze arrivi uno stop, anche se Italiano (in realtà) aspetta che maturino gli eventi per prendere una posizione. In un senso o nell’altro.

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