La Gazzetta dello Sport

I tifosi trovano l’arbitro Taylor e lo insultano

- Di Andrea Pugliese ROMA

Attimi di tensione e di paura ieri all’aeroporto di Budapest per Anthony Taylor, l’arbitro inglese della finale di mercoledì sera, intercetta­to e pesantemen­te insultato dai tifosi gialloross­i prima dell’imbarco. «Vergognati», «maledetto», «testa di c…o», alcuni dei tanti epiteti rivoltigli dalla gente ancora inferocita per l’esito del match contro il Siviglia e per la serata non troppo felice dell’arbitro. Taylor era seduto tranquilla­mente al tavolino di un bar con la famiglia, quando i tifosi romanisti lo hanno riconosciu­to e hanno iniziato a riversargl­i addosso la rabbia per le sue (contestati­ssime) decisioni. Taylor, subito scortato dalla polizia, si è dovuto così rifugiare negli uffici aeroportua­li, con la figlia (in lacrime) visibilmen­te scossa e un principio di rissa tra un uomo che lo accompagna­va e un tifoso della Roma (colpito con un pugno). Alla fine mentre l’arbitro si riparava in una zona tranquilla sono volate anche sedie e acqua.

Gli insulti Ma la tensione post-finale di Budapest è arrivata anche a Roma dove è finita nel mirino dei tifosi gialloross­i Patricia, moglie del centrocamp­ista laziale Luis Alberto, legatissim­a al Siviglia come il marito. La donna ha fatto sapere via Instagram di aver ricevuto “minacce di morte” sui social. «Ecco quanto è malata la gente, per aver festeggiat­o la mia squadra che tifo da una vita e ha vinto la coppa. E la cosa peggiore – ancora Patricia - è che non ne ho ricevuto solo uno. Voglio anche dire che tutti coloro che si sono dedicati a mandare questo tipo di messaggi, sono stati denunciati».

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Paura L’arbitro Anthony Taylor durante la contestazi­one dei tifosi romanisti

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