La Gazzetta dello Sport

Ma come stipendi il club gialloross­o è già da Champions

- di Andrea Pugliese ROMA

Fiero di noi e fiero di voi tifosi che ci avete seguito e supportato. Giocare per questa squadra è un onore

Paulo Dybala Attaccante Roma

Investimen­ti Le spese per la rosa attuale, se si tiene conto solo dei soldi per gli acquisti, è di 195,5 milioni

Il confronto Napoli, Milan e Lazio sono ben al di sotto della Roma come monte-ingaggi

«Aconti fatti, forse è anche meglio che il prossimo anno non si faccia la Champions League, perché noi una squadra per affrontare la Champions non ce l’abbiamo». Nella palude finale di Budapest, tra delusione e amarezza, José Mourinho ha lanciato il suo ennesimo grido di allarme. Con una valutazion­e diretta sul gruppo, con sfumature essenzialm­ente tecniche, non certo morali. Già, perché da quel punto di vista per l’allenatore portoghese il gruppo vale forse anche più della Champions («Abbiamo dato tutto, nella mia carriera non sono mai stato più orgoglioso di questi ragazzi»), a differenza invece della valutazion­e del suo spessore tecnico (a livello di individual­ità, ma anche di alternativ­e).

La rosa Mou, ovviamente, si riferisce soprattutt­o alle possibilit­à di poter cambiare e scegliere (a fine partita, ad esempio, del Siviglia ha detto «ha giocatori più forti dei nostri e più alternativ­e di livello da poter mettere in campo»). Molta della sua amarezza è quindi legata alla stagione negativa dei due centravant­i (Abraham e Belotti), alla sfortuna che ha accompagna­to il percorso di Wijnaldum (prima nell’infortunio, poi nel recupero), alla mancata crescita di giocatori come Camara e Solbakken. La Roma, però, nonostante i recenti virtuosism­i, resta la squadra che in Italia ha ancora il terzo monte-ingaggi in assoluto: 89 milioni di euro lordi (Abraham, Dybala e Pellegrini i più pagati con 6 milioni netti), dopo la Juventus che è in testa con 156 e l’Inter con 132, ma anche prima di tre altri club che la Champions il prossimo anno invece la giocherann­o eccome (Milan 86, Napoli 70 e Lazio 68).

Pure la stessa Atalanta, che oggi è un punto sopra i gialloross­i a un turno dalla fine della Serie A, spende incredibil­mente di meno (quasi la metà dei gialloross­i) per pagare i suoi giocatori, 47 milioni di euro.

Il costo Insomma, o gli investimen­ti fatti in questi anni non hanno reso come si sarebbe aspettato inizialmen­te o la stagione della Roma ha avuto dei passaggi a vuoto, al netto di una finale europea persa ai rigori (e con scelte arbitrali assai discutibil­i). Del resto, negli ultimi due anni, da quando quindi c’è José Mourinho alla guida il club gialloross­o sul mercato ha investito la bellezza di 93,9 milioni (incassando­ne parallelam­ente 86,73 dalle cessioni). E la rosa attuale, se si tiene conto solo dei soldi spesi per acquistare il diritto alle prestazion­i dei giocatori (in altri termini i cartellini) è valsa un investimen­to complessiv­o di 195,5 milioni di euro (oltre ai 31,5 per Shomurodov e Vina, che però sono andati in prestito rispettiva­mente a Bournemout­h e Spezia a gennaio). Il top è stato toccato con Abraham (42 milioni, di cui 2 di bonus) poi i tre che hanno sfiorato i 30: Kumbulla e Spinazzola 29, Cristante 27. Quindi 23 per Mancini, 18 per Smalling, 16 per Karsdorp, 11,5 per Rui Patricio e 10 per riportare a casa Pellegrini, nel 2017. L’altra faccia della medaglia, invece, è la valorizzaz­ione dei giovani, con gente come Zalewski, Bove, Tahirovic e Volpato che oggi vale un bel gruzzolett­o. O i tanti giocatori arrivati a costo zero: Dybala, Matic, Wijnaldum, Belotti e Solbakken. Insomma, la rosa della Roma sembra avere a tutti gli effetti un valore importante, almeno a leggere le cifre di investimen­ti e ingaggi. Poi, è ovvio, il limbo è nel valutare il rendimento dei singoli giocatori, stabilendo se sono stati pagati troppo o se non sono riusciti a rendere il giusto per motivazion­i tecnicotat­tiche. Certo, la finale di Budapest avrebbe potuto cambiare qualsiasi tipo di valutazion­e. Basti pensare che grazie al cammino europeo degli ultimi due anni il marchio della Roma è cresciuto di circa 80 milioni di euro come valore, con un’impennata di circa il 13% (oggi vale oltre 200 milioni). E allora anche la partita di domenica sera con lo Spezia sarà fondamenta­le, serve vincere per essere sicuri di giocare ancora l’Europa League e non tornare in Conference. Il che, dopo la delusione di mercoledì sera, sarebbe un’altra brutta mazzata da dover assorbire.

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Tammy Abraham, 25 anni, attaccante, è il più pagato della Roma con 6 milioni di euro (4,5 di base fissa più 1,5 di bonus) come Pellegrini e Dybala
EPA L’inglese prende 6 milioni Tammy Abraham, 25 anni, attaccante, è il più pagato della Roma con 6 milioni di euro (4,5 di base fissa più 1,5 di bonus) come Pellegrini e Dybala

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