La Gazzetta dello Sport

Battere l’Inter e trascinare il Toro in Europa Ivan cerca il tris

Il serbo ha già segnato due reti ai nerazzurri con il Verona, ma senza portare punti. In coppia con Ricci insegue l’8° posto

- di Nicola Cecere

C’è un giocatore granata che ha un (bel) motivo in più per metterci tutto quello che ha (e pure oltre) in quest’ultimo match: l’Inter è l’unica squadra contro cui Ivan Ilic ha segnato più di un gol. Diciamo pure che, al netto del suo ruolo di centrocamp­ista, si tratta del bersaglio preferito. I centri nella porta nerazzurra sono arrivati nella stagione 2020-21 (23 dicembre) e nel campionato scorso (27 agosto) ma gli acuti del serbo non portarono punti all’Hellas: ecco un altro “sfizio” che il pupillo di Juric potrebbe togliersi domani sera nel confronto con i finalisti di Champions. Con la rete rifilata allo Spezia sabato scorso, il serbo è salito a 2 centri anche in maglia granata (il precedente gol lo ha fatto alla Lazio, decisivo per il successo del Toro) quindi in

Serie A non ha mai realizzato un bottino superiore in una singola stagione. Di conseguenz­a proprio... l’amata Inter può regalargli il record personale di gol.

Le qualità Quando si esamina la stagione di Ilic questa curiosità statistica diventa un accessorio utile ad arricchire il giudizio (più che positivo) sul rendimento offerto da un rinforzo acquisito dal Toro nell’ultimo giorno di gennaio con un investimen­to risultato il più ricco tra tutti gli acquisti operati dalle squadre di A nel cosiddetto mercato di riparazion­e. Juric aveva spinto molto per averlo, Cairo lo ha voluto accontenta­re: ragioni tecniche ed esigenze di bilancio sono andate a braccetto. Juric ha poi spiegato che «la squadra necessitav­a di un elemento abile a coprire il centro sinistra del reparto di mezzo e Ilic è l’ideale». Difatti l’allenatore croato lo ha sempre impiegato per tutti e 90’ quando le condizioni fisiche lo hanno permesso. All’inizio il Toro ha dovuto aspettare che Ilic smaltisse un problema muscolare ed è per questo che il debutto è avvenuto solo il 20 febbraio (con la Cremonese). Poi c’è stata una distorsion­e alla caviglia accusata dopo 36’ del confronto di Napoli a impedire a Ilic di giocare contro Sassuolo e Roma. Ed ecco perché quella di domani sarà la quattordic­esima presenza in granata.

Gemelli Parlare di lui significa automatica­mente coinvolger­e il suo “gemello” visto che Ilic ha formato con Ricci una mediana molto ben assortita e affiatata: si integrano alla perfezione. E’ assai probabile che il Toro abbia deciso di puntare sul serbo, dopo aver speso parecchio in estate per prelevare il regista italiano dall’Empoli, nella previsione di poter creare un tandem di centrocamp­isti giovani e affamati in grado di trascinare la squadra per tanto tempo. Il campo sta dimostrand­o come si sia trattato di due felicissim­i investimen­ti del club, certamente tra le note più positive della stagione. E i gol realizzati dai due al Picco sembrano avere il significat­o del varo ufficiale di questa coppia nata fra cento contrattem­pi un mese fa, cioè il 3 maggio: contro la Samp giocarono assieme la prima partita intera. Ma adesso che sono esplosi hanno ipotecato un futuro prossimo da grandi protagonis­ti delle vicende granata. E, nel caso di Ricci, anche azzurre: da pilastro della Under 21 agli Europei, il passaggio alla corte del Mancio potrebbe essere assai breve.

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LAPRESSE Arrivato a gennaio L’esultanza di Ivan Ilic, 22, dopo il gol allo Spezia, il secondo per il serbo in maglia granata

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