La Gazzetta dello Sport

Bari, un super Cheddira e la carica dei 50.000 per inseguire il sogno A

Il Südtirol di Bisoli parte in vantaggio Ma a Mignani basta una vittoria E il marocchino...

- di Franco Cirici BARI

Riuscirann­o 50.000 anime baresi a spingere gli uomini di Mignani verso la finale per la Serie A? Intorno alla domanda più suggestiva c’è l’essenza di una magica serata. Ma anche un avversario temibiliss­imo: il Südtirol di Bisoli. Saranno in tantissimi al San Nicola, ma non è una novità. Magari ci sarà qualcuno in più, rispetto ai 48.877 di Bari–Genoa (1-2) nella notte dell’ultimo Santo Stefano. Vero è che Bari è avvezza alle abbuffate di gente, calore ed entusiasmo. È sempre andata così, fin dai tempi di Salvemini, Materazzi, Fascetti, Conte e Ventura. I tecnici che hanno vinto di più, in ordine di tempo. Saranno in tantissimi per regalarsi un’emozione, le vibrazioni di una serata che comincerà a metà pomeriggio, vincere insieme a Di Cesare e compagni. Perché basta solo superare di un gol il Südtirol, per raggiunger­e i confini del paradiso. Ma da parte loro gli altoatesin­i hanno il vantaggio di due risultati su tre...

Maglia rosa Il Giro d’Italia deve averlo condiziona­to, al punto da indurlo a una battuta. Almeno per una volta Michele Mignani lascia da parte l’aplomb consueto e replica al collega–rivale Bisoli: «Lui ha detto che non si staccherà dalla maglia gialla anche a Bari. Ebbene, sto cercando di trovarne una rosa. Mi piacerebbe vincere all’italiana…». Ci sta, per smorzare l’inevitabil­e tensione del momento. Quella che Bari trasmette sulla pelle. La gente non parla d’altro in ogni angolo della città. Il calcio è riesploso, grazie all’irresistib­ile ascesa della squadra, nonché alla solidità assicurata alla società dai De Laurentiis. E per una sera, nessuno si preoccuper­à del domani, di cosa accadrà se il Bari sbarcasse in A o, nella peggiore delle ipotesi, se restasse tra i cadetti.

Vai Cheddira «Abbiamo spesso trovato il gol in questa stagione. Dobbiamo assolutame­nte ripeterci. Non serve come, l’importante è metterla dentro». L’auspicio di Mignani cade soprattutt­o sulle spalle di Walid Cheddira. Perché, a differenza del Südtirol, il Bari può contare su un cannoniere che di gol ne ha fatti 17 in campionato e 5 in coppa. Il nazionale marocchino ha contribuit­o a costruire gran parte delle fortune del Bari. Ma a Mignani non mancano certo altre bocche di fuoco: dall’ highlander Antenucci al baby ex Inter, Esposito, da Folorunsho (in dubbio per guai a un ginocchio) al peperino Morachioli, già match winner nella stagione regolare a Bolzano. E quando occorre, c’è pur sempre Valerio Di Cesare a rimediare. A 40 anni suonati il difensore e capitano del Bari, tre sigilli in questa stagione (tra le sue vittime, proprio il Südtirol), intende chiudere in bellezza la sua infinita carriera.

Qui Südtirol Bisoli conferma la difesa a 3. In prima linea Mazzocchi va a supporto di Odogwu. Unico dubbio sui quinti: Rover, De Col e Lunetta per due 2 maglie. Casiraghi non si è mai allenato dopo la sfida di andata, potrebbe entrare nell’ultimo scorcio con Cissè e Larrivey, eventuali armi per cambiare strategia.

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Walid Cheddira, 25 anni: in questa stagione con il Bari ha colleziona­to 32 presenze in campionato e tre in Coppa Italia (cinque i gol)
GETTY Costante Walid Cheddira, 25 anni: in questa stagione con il Bari ha colleziona­to 32 presenze in campionato e tre in Coppa Italia (cinque i gol)

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