Kvara gioie e dolori
È IL MIGLIORE DELLA A E PRONTO AL RINNOVO MA L’ESTATE NO STOP PREOCCUPA IL NAPOLI
Per la Lega è il n.1 della stagione Firmerà per 2,5 milioni fino al ’28 Ma la Georgia lo chiama in Under e in Nazionale A: quando riposa?
Il miglior giocatore del campionato italiano è del Napoli e resterà ancora a lungo in azzurro. In un periodo di grande gioia, ma anche di diversi interrogativi in casa partenopea, Khvicha Kvaratskhelia è la certezza: la stella cometa da seguire per un popolo che non vuole smettere di sognare. Lo scudetto è reale, basta inciampare in qualsiasi strada della città per rendersene conto, anche senza bisogno di avere tutti i cinque sensi: perché si vede, si sente negli odori e si avverte in questo frastuono che non è traffico ma voglia di continuare a festeggiare senza sosta. La dimensione del sogno è quella della felicità oltre le difficoltà della vita quotidiana. E di questa Napoli sognatrice, sempre proiettata in avanti, Kvara si è innamorato: sa che deve ancora crescere per entrare fra i primi al mondo, e qui è il suo posto ideale «perché mi sento come a casa», ha ripetuto più volte. Domani al Maradona riceverà il premio della Lega come calciatore dell’anno, ma soprattutto assorbirà tutta l’energia di uno stadio che pende dai suoi piedi. Sì perché nella città che ha vissuto per sette anni Diego e che oggi lo onora ancor più della sua stessa Buenos Aires, le finte e i dribbling di Kvara, non a caso diventato Kvaradona, vengono attesi con lo stesso battito di cuore: quello che si legge negli occhi degli innamorati del pallone e di chi sa accarezzarlo e trattarlo senza prenderlo a pedate.
Napoletano Lunedì scorso, insieme al presidente De Laurentiis e ai compagni Simeone e Raspadori, Kvara si è immerso una volta in più nella sua nuova città, salendo sul palco di Gigi D’Alessio e scatenando la passione di una piazza del Plebiscito strapiena di migliaia di persona dicendo: «Voi napoletani numeri 1!». Ha imparato ad assorbire il calore della gente anche se Khvicha è ragazzo timido, che poi si scatena in campo. Tutto questo lo sa bene Mamuka Jugeli che oltre a essere l’agente è una sorta di zio per il ventiduenne georgiano. Jugeli in questi giorni è a Napoli e aspetta che il presidente De Laurentiis e i suoi più stretti collaboratori trovino il tempo per sedersi e discutere serenamente sul prolungamento del contratto che già è nei fatti, per un precedente e cordiale incontro a marzo fra le parti. Presto sarà il momento di trascrivere le bozze ma questa è una operazione che non prevede ostacoli e difficoltà. Nessuna pressione esterna perché Kvara non ha intenzione alcuna di guardarsi attorno oggi, visto che sta bene a Napoli. Nessuna fretta perché il club azzurro ha già un contratto lungo (scadenza 2027) che prolungherà di un anno ancora raddoppiando l’attuale ingaggio che passerà da 1,2 milioni di euro a stagione a 2,5.
L’estate di KK Piuttosto se c’è una cosa che preoccupa il Napoli sono le convocazioni della nazionale georgiana e una estate che si preannuncia fin troppo intensa per un calciatore che dovrebbe pensare a riposarsi. Detto che, come ha annunciato il papà Badri, Khvicha dovrebbe sposarsi in questo periodo con la fidanzata Nitza Tavadze. Il quando ancora non è stato comunicato, per la privacy, o forse perché Kvara ha bisogno di capire quando sarà libero dalle rappresentative. E qui bisogna utilizzare il plurale perché il più forte calciatore georgiano è stato convocato per le partite di Nations League del 17 e 20 giugno a Cipro e in Scozia, ma è stato inserito anche nella prelista di 35 giocatori del c.t. dell’Under 21, Ramaz Svanadze, per disputare l’Europeo di categoria in programma fra Romania e Georgia dal 18 giugno al 9 luglio. A questo punto in federazione georgiana debbono mettersi d’accordo, perché l’Under 21 debutta nell’Europeo a Tbilisi il 21 giugno contro il Portogallo e Kvara o gioca in Nations League o nel campionato di categoria. Entrambe le cose non si può perché i giorni sono gli stessi. Da Napoli si augurano che il giocatore non disputi l’Europeo in modo da poter fare le vacanze (e sposarsi) per poi presentarsi in ritiro a Dimaro, in Trentino, se non il 14 luglio - il primo giorno - almeno nella settimana successiva. Altrimenti si rivedrebbe solo in agosto nel secondo ritiro di Castel di Sangro.