Baroni e Motta in bilico
LECCE E BOLOGNA LA SFIDA E’ ACCESA DAL FUTURO INCERTO DEI DUE ALLENATORI
In ballo c'è il destino dei tecnici: in Salento anche il dt Corvino sta riflettendo se proseguire il progetto o dire addio
Lo spettacolo che si annuncia per domani notte al Via del Mare al termine di Lecce-Bologna sarà sicuramente emozionante e pirotecnico. Ma le due squadre, felici per l’epilogo che vede i salentini brillantemente salvi con una giornata di anticipo e gli emiliani ancora a caccia di un posto nobile nella parte sinistra della classifica, da lunedì dovranno pensare al futuro che riguarda, innanzitutto, i protagonisti principali, gli attori protagonisti di una stagione importante, cioè gli allenatori
In Salento Una promozione e una salvezza miracolosa. Il bilancio degli ultimi due anni del Lecce è questo. La stagione che si chiude domani è straordinaria. Alla salvezza si aggiunge il primo posto della Primavera di Federico Coppitelli che lunedì a Sassuolo con i neroverdi si gioca l’accesso alla finale scudetto. Tutto ciò porta la firma del responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e del tecnico Marco Baroni per la prima squadra. La salvezza è qualcosa di unico perché arrivata con tanti esordienti e sei titolari fissi dal 2000 in poi. Molti di questi ragazzi fanno gol a più di un club. Ma quale futuro per il Lecce? Corvino è scosso dalle critiche ricevute da parte della tifoseria ed è stanco. Sarà in grado di lavorare a un altro miracolo? Stesso discorso vale per Baroni, al quale qualche timida proposta da fuori Lecce è arrivata. Corvino vuole riflettere. L’altra sera alla cena offerta da Samuel Umtiti nessun argomento è stato toccato ma al momento l’incertezza regna. E il presidente dovrà parlare prima di tutto con re Pantaleo. L’idea di dover realizzare ogni anno un miracolo con pochissimi mezzi è dura da accettare. L'amore per il territorio è intatto, ma Corvino vuole pensarci bene.
A Bologna Nel secondo incontro di ieri, durato un’oretta, Joey Saputo e la dirigenza sarebbero stati chiari con Thiago Motta: per l’anno prossimo si punterà alla salvezza. E poi si vedrà. Ecco l’obiettivo. Motta prende atto e non scappa, anche in virtù di un contratto in essere fino al 2024 (che non rinnoverà). Ma tutto dipenderà molto dal mercato: da chi, e da quanti giocatori, saranno ceduti. Da quanto, quindi, verrà stravolto il bel giocattolo attuale. Il piano di rientro economico di Joey Saputo (40 milioni in tre anni) dovrà essere tenuto presente: ma di certo Motta non vorrà veder picconato il Bologna attuale, per il quale il dt Sartori e il ds Di Vaio dovranno produrre idee. Morale: Thiago e il Bologna restano insieme ma c’è sempre un… ma: bisognerà vedere se arriverà un PSG. «Ma – aggiunge Thiago – io non ho ricevuto alcuna proposta». Avanti insomma. Con due asterischi. E gli asterischi riguardano appunto il mercato. Quando poco prima della seconda riunione con la dirigenza a Thiago Motta è stata fatta la domanda diretta e per direttissima (< Bologna o no?»), il tecnico ha anteposto la sua priorità alla risposta secca. «La cosa più importante è il progetto tecnico, prioritario per me e per il club. Io parlo del progetto tecnico perché posso controllarlo. Il nostro primo incontro è stato interessante: serve sempre avere chiarezza e trasparenza su ciò che faremo. Col presidente condivido la soddisfazione per questa annata e le ambizioni di fare sempre bene». Il timore di Motta è che oltre a Dominguez venga ceduto uno fra Schouten e Ferguson. Su Arnautovic si vedrà. Potrebbe rimanere Barrow, mentre per chi è in scadenza, Soriano, Sansone, De Silvestri, Medel, se ne parlerà da lunedì.