Italiano è nel mezzo tra Coppa e Napoli Fiorentina irritata
Mercoledì il West Ham: il mercato disturba l’ambiente Il tecnico: «Sento e ascolto solo le voci dei giocatori»
«Italiano ha un contratto, e i contratti vanno rispettati» Joe Barone
Direttore generale della Fiorentina
Tutti a Praga, più leggeri. La vittoria con il Sassuolo il giorno dopo ha assunto un significato ancora più importante, anche se non definitivo. La sconfitta del Torino a opera dell’Inter ha assicurato l’ottavo posto alla Fiorentina. Posizione che, nel probabile caso di una squalifica della Juventus da parte dell’Uefa, varrebbe la Conference. Dunque la Viola avrebbe l’Europa assicurata, con l’eventuale “upgrade” in Europa League se dovesse vincere la finale di Conference con il West Ham mercoledì. Questa possibilità di certo farà giocare Gonzalez e compagni con meno stress contro gli inglesi. Anche in caso di sconfitta, dopo la finale di coppa Italia, la stagione sarebbe comunque molto positiva.
Rumore di fondo Così, più leggerezza da una parte. Ma un pochino di stress dall’altra, per il rumore di sottofondo che arriva dal mercato. La forte candidatura di Vincenzo Italiano alla successione di Luciano Spalletti per la guida del Napoli scudettato, sta un po’ disturbando l’ambiente viola che si chiede se il tecnico capace di trascinare la Fiorentina a due finali potrebbe essere distratto dalla voce insistente. Conoscendolo, è concentrato solo su quello che potrebbe essere un bel fiore all’occhiello per lui (coppa alla sua prima esperienza europea) ma qualche dubbio resta. Le radio e i siti che si occupano del club gigliato danno molto spazio, ovviamente, alla finale di Conference League che darebbe un trofeo alla Viola dopo tanti anni, ma a fianco c’è sempre un articolo sul problema Italiano. Perché deve restare, perché potrebbe andar via...
Non sento Nel frattempo Italiano, come è giusto che sia, non parla del futuro alla vigilia di una sfida così importante. In questi giorni ha ripetuto: «Le voci su di me al Napoli? Non mi interessano e non mi fanno provare orgoglio. Le uniche voci che sento e ascolto in questo momento sono quelle dei miei giocatori». Anche in società si affrettano a chiudere il discorso. Dopo la vittoria col Sassuolo, il direttore generale Joe Barone, voce ufficiale del patron Commisso, è stato lapidario: «Italiano ha un contratto (fino al 2024, ndr.), e i contratti vanno rispettati. Ogni volta che ci sono delle partite di livello, escono fuori notizie che cercano
Buoni rapporti Beh, queste voci però hanno delle buoni basi. Dopo che c’è stato un passo indietro per Luis Enrique, Italiano è il principale candidato alla panchina del Napoli. Ghiotta occasione per uno che ha vissuto la prima la A soltanto tre stagioni fa, quando ci ha portato lo Spezia. Poi se n’è andato alla Fiorentina: anche allora aveva un contratto ma con clausola rescisssoria di un milione. Commisso la pagò e diede Hristov per avere anche lo staff. Con la dirigenza Usa spezzina Commisso aveva buoni rapporti che rischiarono di incrinarsi, ma poi l’affare andò bene a entrambi. I rapporti tra Commisso e De Laurentiis sono ancora migliori. Si sono dichiarati amici a vicenda più volte. Il presidente del Napoli aspetterà la finale di Conference League per farsi avanti ufficialmente, per non alimentare i rumori di fondo, ma se poi Commisso gli dirà che vuole tenersi Italiano, rispetterà la decisione e andrà su altre strade. Ma in questo caso conterà molto il volere del tecnico stesso. E’ stato dimostrato che trattenere qualcuno che vuole andare via sia controproducente. Dopo Praga, ne sapremo di più.