La Gazzetta dello Sport

Nadal dopo l’operazione: «Spero di recuperare in 5 mesi»

Pulito e rinforzato il tendine lesionato Probabile a questo punto che Rafa rientri direttamen­te a inizio 2024

- ri.cr.

Compleanno da convalesce­nte. Come gli era successo soltanto nel 2016, quando si ritirò prima del terzo turno del Roland Garros a causa di un infortunio al polso sinistro. Stavolta Nadal, 37 anni compiuti proprio ieri, a Parigi non c’era neppure andato (non accadeva dal 2004) per i guai al muscolo ileopsoas della gamba sinistra che lo tiene fermo da gennaio, quando uscì al secondo turno degli Australian Open per mano dello statuniten­se McDonald. Anzi, i saluti ai milioni di tifosi che lo hanno festeggiat­o sui social sono arrivati dal divano di casa dopo la foto dall’ospedale del giorno prima: il vincitore di 22 Slam, infatti, venerdì a Barcellona si è sottoposto a un intervento in artroscopi­a al muscolo lesionato per risolvere definitiva­mente il problema

La diagnosi Dopo la notizia dell’operazione, ieri Rafa ha fornito dettagli più precisi: «Tutto è andato bene e l’artroscopi­a è stata effettuata per pulire e rinforzare il tendine dello psoas sinistro che mi ha costretto ai box dallo scorso gennaio. Inoltre è stata sistemata una vecchia lesione del labbro dell’anca che certamente aiuterà una migliore guarigione del tendine. Inizierò subito la riabilitaz­ione funzionale progressiv­a e il normale processo di recupero mi dicono che sia di 5 mesi, se tutto va bene. Ancora una volta grazie per il sostegno che mi avete mostrato e mi mostrate ogni giorno. Inoltre è il giorno del mio compleanno. Non lo festeggio dove avrei voluto, ma comunque grazie». Dunque, le previsioni illustrate durante la conferenza stampa del 18 maggio nella natia Maiorca, quando annunciò che non avrebbe giocato a Parigi e probabilme­nte avrebbe dovuto fermarsi per tutta la stagione, si sono rivelate aderenti alla realtà.

Il futuro Conoscendo la feroce determinaz­ione del fuoriclass­e di Manacor e ammettendo che la riabilitaz­ione possa procedere senza intoppi, è plausibile immaginare un Nadal pronto a novembre, a stagione ormai conclusa ad eccezione delle finali di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 21 al 26 di quel mese. Se la Spagna dovesse qualificar­si (i gironi si giocano a settembre), è molto suggestiva l’ipotesi, già ventilata dalla stesso giocatore, di far coincidere il rientro con quell’appuntamen­to. Ci muoviamo, appunto nel campo della suggestion­e: molto più realistico immaginare un Nadal pronto per l’inizio del 2024, proiettato sugli Australian Open e poi su quella che per sua stessa ammissione sarà l’ultima annata sul circuito, magari alla ricerca di quel 15° sigillo al Roland Garros cui quest’anno ha dovuto rinunciare a malincuore: «Il piano — come ha detto tre settimane fa — è quello di giocare nella prossima stagione i tornei che più di tutti ho amato e che maggiormen­te hanno segnato la mia storia da profession­ista anche per non disputare un anno da comparsa». Ti aspettiamo, Rafa.

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Sorrisi Il saluto di Rafael Nadal, 37 anni ieri, dalla clinica di Barcellona

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