La freccia Walker ha mal di schiena Aké è il piano B
Kyle fermo: aveva annullato Vinicius L’olandese è rientrato da un infortunio
yle Walker ha voglia di scherzare. «Non mi sono allenato perché sono vecchio» dice ai giornalisti. Pep Guardiola però ne ha meno: il difensore è diventato ufficialmente l’unico dubbio in vista della finale di sabato con l’Inter. Non l’ha fermato l’età, anche se i suoi 33 anni lo rendono il più esperto tra i giocatori di movimento nella rosa dei campioni d’Inghilterra, ma un problema alla schiena ricordo della finale di FA Cup vinta sabato a Wembley contro il Manchester United. In cui Walker è partito ti
Ktolare, ha stravinto il duello con Marcus Rashford e Jadon Sancho, ma è uscito al 95’ dopo aver preso una botta così forte da lasciarlo a terra per diversi minuti. Guardiola ha messo le mani avanti dicendo che verrà valutato nei prossimi giorni, ma lunedì la schiena lo ha bloccato e ieri è rimasto fuori dall’allenamento sotto gli occhi dei giornalisti.
Dubbio Se al 100%, Walker a Istanbul sarà titolare. Perché è uno dei più in forma nel reparto arretrato e la sua velocità, nonostante sia “vecchio”, è stata fondamentale per tenere a bada Vinicus nella semifinale di ritorno col Real Madrid. Walker è stato fuori a lungo durante questa stagione: prima per gli infortuni, poi per una condizione che tardava a tornare dopo il Mondiale giocato con l’Inghilterra, poi perché come ha spiegato pubblicamente Guardiola non riusciva ad interpretare il ruolo di terzino ibrido, la mossa tattica su cui il City ha costruito il suo assalto al triplete. Negli ultimi due mesi, però, Walker è stato uno dei punti fermi della difesa di Guardiola nel ruolo di centrale di destra, con qualche licenza di avventurarsi in avanti come ai vecchi tempi da terzino “normale”. Così importante che ha continuato a giocare 90’ anche quando gli altri titolari non l’hanno fatto, come nelle partite di Premier giocate a titolo già conquistato contro Chelsea, Brighton e Brentford.
Cambio Nella finale di quella coppa che non ha ancora conquistato col City, quella che vale un posto nella leggenda, Guardiola non può permettersi un giocatore non al 100%. Ecco perché Walker dovrà dimostrare negli allenamenti di oggi e domani a Manchester e nell’ultimo di venerdì a Istanbul di avere recuperato in pieno. Altrimenti la soluzione è già pronta: Nathan Aké. Il difensore olandese è stato uno dei migliori in questa stagione, tanto da competere con Haaland e De Bruyne per il premio di giocatore dell’anno assegnato dai tifosi. Per Guardiola è stato un punto fermo come centrale di sinistra (con Akanji a destra nel ruolo che ora occupa Walker), ma un infortunio muscolare rimediato ad aprile e una ricaduta a inizio maggio lo hanno praticamente tolto di mezzo nel finale di stagione. Aké ha riassaggiato il campo in 65’ nell’ultima di Premier contro il Brentford. Contro lo United è entrato nel finale, per reggere meglio l’assalto dei Red Devils. Anche lui, negli ultimi allenamenti prima della finale, dovrà dimostrare di non essere solo un piano B.