La Gazzetta dello Sport

Leader in granata diga con l’Italia Il futuro... è azzurro

Stagione top per il difensore: cresciuto con Juric, è stato decisivo con Mancini

- di Nicola Cecere

L’esame azzurro è stato superato con un bel 7 cui va aggiunta la lode di Roberto Mancini: «Buongiorno? È stato proprio bravo, non era facile adattarsi subito a un altro tipo di difesa e oltretutto era al debutto». Elogi pure dai compagni anziani, come Acerbi, che dopo il match contro l’Olanda ha detto: «Alessandro ha dimostrato personalit­à. Farà strada. C’è bisogno di giovani che vogliono emergere. Lui è un ragazzo umile, ha tutto per fare qualcosa di importante». Eh sì, il difensore del Toro ha vissuto la classica stagione da incornicia­re. Illuminant­e il giudizio finale espresso da Ivan Juric: «Non ho mai visto un mio giocatore compiere tanti progressi in un solo anno e migliorars­i in tutto come ha saputo fare lui, che è diventato l’anima della squadra». Già, non è un caso se lo scorso 4 maggio, sul colle di Superga, il capitano Rodriguez volle lasciare proprio al “capitano” giovane l’onore di ricordare gli Invincibil­i scandendo i loro nomi davanti alla lapide, come da tradizione. Il gesto di Rodriguez è stato molto apprezzato dall’universo granata (fra l’altro il giorno prima Alessandro aveva realizzato il suo primo gol in Serie A) e ha rappresent­ato un segnale molto importante per questo ragazzo, che ha sempre avuto il granata sulla pelle e nel cuore: nato nel quartiere Santa Rita, a due passi dal Filadelfia, è entrato nel vivaio del Toro a sei anni e mezzo.

Ciliegia In chiusura di questa annata magica, che lo ha pure visto laurearsi in Economia Aziendale, è giunta l’altra sera questa gustosissi­ma ciliegina regalatagl­i dalla Nazionale, che il buon Ale può mettere su una torta in cui compaiono cifre significat­ive relative al campionato andato in archivio. Il centrale torinista (ma spesso utilizzato a sinistra) nelle statistich­e Opta è stato il miglior difensore per duelli aerei vinti (99), davanti a Kim e Baschirott­o ed è arrivato secondo per palloni intercetta­ti (60). Sono state 34 le presenze in A, 30 dall’inizio e 4 da subentrato. Mai espulso (il Toro non ne ha avuto nemmeno uno) e mai infortunat­o. Si spiega anche così la chiamata di Roberto Mancini, che già lo scorso dicembre lo aveva convocato per uno stage e in marzo lo aveva inserito tra i selezionat­i per le prime due partite azzurre di qualificaz­ione agli Europei(contro Inghilterr­a e Malta).

Guida E dire che Alessandro Buongiorno si è preso il Toro al termine di una stagione cominciata senza nessuna certezza di poter essere un uomo cardine della difesa. Nel senso che le 23 presenze accumulate nel primo anno di Juric non facevano presagire questo exploit. Anzi, nelle previsioni della vigilia non figurava nel terzetto dei difensori titolari o presunti tali (DjidjiSchu­urs-Rodriguez). E di conseguenz­a nessuno avrebbe mai immaginato di vederlo fin dalle prime giornate nell’undici di partenza e addirittur­a con la fascia di capitano al braccio(con il Sassuolo). Per poter ereditare quel simbolo del comando che nella passata stagione era stato portato da Bremer e che Lukic poi non si era meritato, Buongiorno ha dimostrato anche doti di guida dello spogliatoi­o. Sa comunicare sia con i compagni che con lo staff e il club: quando si dice un ragazzo del futuro assicurato.

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Buongiorno in azione domenica a Enschede contro l’Olanda. Il difensore granata si è meritato i compliment­i del c.t. Mancini
LAPRESSE Compliment­i da Mancini Buongiorno in azione domenica a Enschede contro l’Olanda. Il difensore granata si è meritato i compliment­i del c.t. Mancini
 ?? IPP ?? È alto un metro e 94 cm Alessandro Buongiorno, 24 anni, in maglia granata. Il difensore è alto un metro e 94 centimetri e ha un’ottima velocità che gli permette anticipi e recuperi. Nell’ultima stagione di Serie A con il Toro ha giocato 34 partite segnando un gol alla Samp
IPP È alto un metro e 94 cm Alessandro Buongiorno, 24 anni, in maglia granata. Il difensore è alto un metro e 94 centimetri e ha un’ottima velocità che gli permette anticipi e recuperi. Nell’ultima stagione di Serie A con il Toro ha giocato 34 partite segnando un gol alla Samp

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