La Gazzetta dello Sport

Da Ballardini fino a Ciofani sono già tante le conferme Si pensa alla A a fari spenti

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Ferite poche, voglia di riprovarci tanta. Ma come sempre, senza proclami. Come da abitudine della Cremonese. L’esperienza in Serie A è servita a tutto l’ambiente, la retrocessi­one è stata metabolizz­ata in fretta, i tifosi l’hanno presa bene e in questo modo si potrà riprogramm­are la risalita senza veleni e in un clima sereno. Con molte certezze. A cominciare dalla panchina, dove ci sarà ancora Davide Ballardini, pronto a misurarsi in una Serie B che aveva accarezzat­o solo per una manciata di partite a inizio carriera, a Pescara. La società in un primo tempo aveva pensato di voltare pagina e iniziare un nuovo percorso, poi si è convinta ad andare avanti con il tecnico già sotto contratto. E pure vincolati sono tanti giocatori, che però si sono messi in luce in A e per questo non è detto che restino: per i vari Okereke e Dessers le richieste non mancano, ma il reparto è molto folto per la conferma di Ciofani e il possibile arrivo di Coda. Anche la difesa sembra a posto, anche se servirebbe un elemento esperto (si è pensato a Lucioni, che però è vicino al Palermo). Dove si interverrà sicurament­e è a centrocamp­o, visto che mancano almeno due elementi importanti per completare il reparto. Insomma, ci sono le premesse per rivedere la Cremonese ancora protagonis­ta a questi livelli, ma a fari spenti, senza voler fare tanti proclami: al cavalier Arvedi piace così e anche due anni fa, quando è arrivata la promozione con Fabio Pecchia, fino all’ultimo è stato vietato solo pronunciar­e la parola... Serie A.

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