La Gazzetta dello Sport

I nuovi Fantastici 4

FATTORE CECCARELLI NELLA 4X100 L’ITALIA A CACCIA DEI MONDIALI

- di Claudio Lenzi @CLENZI82

A Roma i test degli azzurri: Tortu spostato in seconda frazione al posto di Jacobs, l’oro europeo indoor dei 60 chiuderà il quartetto

Chiamatela 8x100, quasi nove. Tanti sono gli atleti che si sono alternati da quell’indimentic­abile 6 agosto 2021 - la storica notte dell’oro olimpico con il record italiano di 37”50 - nelle frazioni azzurre della staffetta 4x100. Il laboratori­o “Italia” del professor Filippo Di Mulo, responsabi­le del settore velocità, da che ha conquistat­o il Nobel a Tokyo non ha più potuto contare sulle volate di Marcell Jacobs, finendo per riconferma­re gli altri tre titolari Lorenzo Patta (4 volte su 4), Filippo Tortu (3) e Fausto Desalu (3) e per lanciare Chituru Ali (2), Matteo Melluzzo (2) e Marco Ricci (1). I risultati? Fuori nella batteria dei Mondiali 2022 (in 38”74) e fuori in quella degli Europei (39”02), prima del 38”38 di Firenze il 7 maggio scorso e della squalifica per cambio fuori settore del 9 giugno in Diamond League a Parigi. E allora, in vista degli Europei a squadre di Chorzow (Polonia) da venerdì a domenica, si cambia ancora.

Provvidenz­a Il nome nuovo è quello di Samuele Ceccarelli, l’uomo della provvidenz­a, il campione di tutto se si parla di velocità azzurra nel 2023: suoi i titoli italiano ed europeo dei 60 indoor, sempre davanti a Jacobs, e suo il miglior crono all’aperto con vento regolare, 10”13 al Golden Gala di Firenze. Normale che nel raduno delle staffette 4x100 in corso fino a stasera allo stadio Paolo Rosi di Roma l’allievo di Marco del Medico sia entrato nel quartetto, in particolar­e nell’ultima frazione. C’è un precedente: Europei under 23 di Tallinn, nel 2021, quando corse da quarto frazionist­a in 9”45. «Ci aspettavam­o la convocazio­ne per Parigi, ma non è arrivata, immagino per scelta tecnica. Adesso può essere il momento giusto - spiega l’allenatore del 23enne massese -: Samuele sta bene e il programma di Chorzow gli permettere­bbe di fare 100 e staffetta senza problemi (la finale dei 100 è venerdì alle 19.50, la 4x100 sabato alle 18.50, ndr). Poi il 27 andiamo direttamen­te a fare i 100 nel meeting Gold di Ostrava: serve migliorare il ranking per sperare di rientrare nei 48 qualificat­i ai Mondiali di Budapest».

Combinazio­ni Anche l’Italia vuole mettere al sicuro la qualificaz­ione - l’idea è di correre un tempo non lontano dai 38”20 - e la prova di sabato potrebbe essere l’ultima occasione per farlo. Di Mulo ha a disposizio­ne la giornata odierna, e poi forse giovedì in Polonia, per oliare al massimo il meccanismo della 4x100, in particolar­e del secondo cambio, dove uno tra Tortu (in pole position), Ricci o Melluzzo sarà deputato a passare il testimone a Desalu. «Ci servono 130 metri di alta velocità, in teoria un duecentist­a si adatta meglio, ma Jacobs non lo era e ha fatto quello che ha fatto. Inutile rimpianger­lo adesso, la differenza si può fare anche nei cambi, si è visto in Diamond League a Parigi dove ci hanno squalifica­ti per un centimetro. Se il testimone fosse rimasto dentro non saremmo qui a parlare ancora di staffetta. Non importa, lavorare con questi ragazzi è sempre stimolante e sono fiducioso». E Jacobs? Lo stadio Paolo Rosi è il suo quartier generale e oggi potrebbe affacciars­i per un saluto. La volontà di far ancora parte della staffetta olimpionic­a è ben presente nella sua testa, ma prima dovrà risolvere definitiva­mente i suoi tormenti fisici e tornare a mordere la pista.

Rivali Vale la pena ricordare che la qualificaz­ione della 4x100 azzurra ai prossimi Mondiali non dipende solo dall’Italia, che al momento si trova al sesto degli otto posti disponibil­i per Budapest. All’appello mancano ancora nazionali come Cina e Giappone, finaliste all’ultima Olimpiade, o la Nigeria dei vari Oghenebrum­e, Onwuzurike e Ashe, tutti sotto i 10” quest’anno. E poi c’è il caso Kenya: in febbraio Samwel Imeta è risultato positivo a steroidi anabolizza­nti e il 3 giugno è arrivata la sospension­e. Imeta faceva parte della staffetta che il 29 aprile ha corso in 38”26: arrivasse la squalifica, l’Italia guadagnere­bbe un’altra posizione.

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