«Discriminazione» Galtier arrestato per 12 ore: a processo
Non bastava che avesse appena perso il posto di lavoro. Christophe Galtier, 56 anni, tecnico del Psg in uscita dopo che il club dell’emiro a giugno ha deciso di non continuare con lui nonostante un contratto in essere, Ieri è finito prima «in custodia presso la polizia giudiziaria di Nizza dalle 8.45», assieme al figlio John Valovic-Galtier (poi rilasciato alle 17 e senza alcun procedimento giudiziario), come dichiarato dal procuratore di Nizza Xavier Bonhomme, accusato di «molestie morali e discriminazione di razza o affiliazione religiosa». Poi, in serata è arrivato il rinvio a giudizio: processo il 15 dicembre presso il tribunale di Nizza. Reati punibili con tre anni di reclusione e una multa di 45.000 euro.
A Nizza L’indagine preliminare è stata aperta a metà aprile dopo le accuse rivolte a Galtier, quando sedeva sulla panchina del Nizza (202122), dall’allora direttore generale del club, Julien Fournier. Il tutto è partito dalle rivelazioni del giornalista Romain Molina e poi ripreso da Rmc Sport, che hanno diffuso una mail di Fournier, indirizzata alla dirigenza del Nizza, a proposito di un discorso fattogli da Galtier: «Lui è venuto nel mio ufficio e mi ha detto che dovevo tenere conto della realtà della città. Mi ha detto che non avremmo dovuto avere tanti giocatori di colore e musulmani in squadra. Mi ha detto che era andato al ristorante e che tanti gli avevano fatto notare che il Nizza è una squadra di neri. Mi ha espresso la sua volontà di cambiare quindi in profondità la squadra, precisando di voler limitare il numero di calciatori musulmani». A quel punto il Nizza aveva aperto un’indagine interna e sporto denuncia. Lo scorso anno lo stesso Fournier si era espresso così sull’addio al Nizza del tecnico: «Se spiego i veri motivi per i quali ci siamo picchiati, perché questa è la vera parola, Galtier non tornerà mai più in uno spogliatoio né in Francia né in Europa». Ma non svelò mai famosi i motivi.
Galtier, da parte sua, aveva dichiarato: «Sono profondamente scioccato dalle parole attribuitemi, riportate da alcuni in modo irresponsabile». E a sua volta aveva fatto denuncia il 21 aprile per minacce di morte e diffamazione contro Fournier e due giornalisti. In seguito lo stesso Fournier è stato ascoltato dalla magistratura, come pure il presidente del Nizza JeanPierre Rivère, l’ex tecnico Didier Digard e vari giocatori. A dicembre si farà finalmente chiarezza in tribunale.