Charles: «Finalmente di nuovo in prima fila» Carlos: «In due da podio»
Il monegasco: «Bel passo avanti Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per noi in fabbrica»
Tanto sollievo e persino un po’ di delusione. Come non sembrava possibile. Difficile immaginarsi sconfortati da un secondo e un terzo posto in qualifica in coda al missile Verstappen. Ma se fai le cose talmente bene da arrivare quasi a toccarlo, da non riuscirci per appena 48 millesimi, mezzo decimo di secondo, diventa normale sentirsi frustrati. Lo spirito da corsa è questo: mai accontentarsi. E dunque la Ferrari è ben soddisfatta del suo venerdì travestito da sabato, in cui ha avuto la certezza di non aver perso l’anima guerriera, insieme alla conferma che i progressi mostrati a Montreal sono reali, certificati, ribaditi su una pista che ha caratteristiche opposte a quelle del tracciato canadese. Piazzamenti combinati alla mano, è stata la miglior qualifica dell’anno.
Orgogliosi
«Fare finalmente una qualifica pulita, tornare in prima fila, ti dà una bella sensazione», dice Charles Leclerc, tornato il “Monsieur Samedi” di sempre, anche di venerdì, dopo le delusioni in Catalogna e Canada. Era da Baku che il Principino non si posizionava sotto il semaforo, ovvero da quello che è stato fin qui di gran lunga il suo fine settimana più allegro del 2023. «Ho messo insieme tutto per fare il mio miglior giro in Q3, non è bastato, ma tutto sommato non ci aspettavamo di essere così vicini alle Red Bull. Per cui è stato davvero un bel passo avanti. Per il quale voglio ringraziare tutto il team, per il lavoro extra che ha permesso l’utilizzo del nuovo pacchetto in anticipo rispetto ai programmi». Aggiornamenti che hanno smosso la situazione. «La direzione sembra giusta», avevano detto qui i piloti e il team principal Fred Vasseur giovedì. Andavano cauti, da lì la sensazione di conforto evidente in tutti e tre ieri sera. «Sono soddisfatto, questo è un bel passo, prezioso. Prendiamolo come una ricompensa per il lavoro fatto», dice Vasseur. «Dobbiamo essere orgogliosi della nostra performance», ribadisce Sainz. «Soprattutto per come siamo andati nelle curve veloci in confronto alle difficoltà che su tratti simili avevamo avuto a Barcellona».
Senza morbide
Adesso si tratta di splittare programmi ed energie. Oggi comincia una storia nuova, a sé stante: «Con le auto in parco chiuso sarà difficile riuscire a trovare qualcosa in più», prosegue Sainz in riferimento alle qualifiche shootout che decideranno la griglia della Sprint. Le due sessioni di oggi per le quali lui non avrà gomme soft nuove a disposizione, nell’una e nell’altra dovrà utilizzare set di usate. «Come peraltro altri sei dei primi 10 della qualifica», fa notare Vasseur. Leclerc invece un treno lo ha salvaguardato. Anche se poi, stando alle previsioni, è altamente probabile che le gomme da montare oggi saranno quelle da bagnato. Già ieri sera su Zeltweg si è abbattuto un nubifragio che ha fatto da trailer. Staremo a vedere.
Podio per due
Per domenica invece il meteo è più incerto. «La scorsa settimana abbiamo fatto una bella gara dopo una brutta qualifica, qui dobbiamo ripeterci dopo una bella qualifica», sorride Vasseur . Partire di fianco e in coda a Max, in questo senso, dovrebbe aiutare un bel po’. E infatti, chiude Sainz: «L’obiettivo è andare sul podio con tutte e due le vetture».