La Gazzetta dello Sport

TORNANO DI MODA GLI “ARMADI” SERVE PIÙ TECNICA E C’È UNA TERZA VIA

- di ALESSANDRO DE CALÒ

Nel luglio del 2015 Kobe Bryant si era fatto riprendere, con una maglia blaugrana e il suo nome stampato in giallo, tra i “nani” del Barcellona freschi campioni d’Europa. Visto accanto a Iniesta e Messi, sembrava un Gulliver in viaggio nel paese dei lillipuzia­ni. Se adesso LeBron James dovesse andare a trovare i ragazzi del Manchester City, vincitori dell’ultima Champions e – come quel Barça – collezioni­sti di un Triplete, l’effetto certo non sarebbe identico. Vederlo vicino a uno come Haaland, che in verticale misura 195 centimetri, farebbe pensare a mondi che si avvicinano e non a scale completame­nte diverse. Sullo sfondo c’è un’evoluzione

silenziosa, si possono misurare alcune vette, picchi voluti e ricercati. Siamo davanti a un’accelerazi­one. Tornano di moda i giocatori-armadio. Chili di muscoli e stature giganti si comprano quasi a peso.

Non parliamo tanto di portieri, difensori centrali o

numeri 9 che storicamen­te hanno seguito sempre – quasi senza intoppi – questa linea di crescita. La tendenza, ormai, riguarda quasi tutti i ruoli anche a centrocamp­o.

Per dire, se Allegri dovesse riuscire a completare i suoi piani estivi, la Juve potrebbe schierare uno accanto all’altro Pogba, Rabiot e Milinkovic­Savic: gente che balla tra gli 80 e 90 chili e che sfiora o supera i 190 centimetri. Il calcio muscolare era diventato dominante alla fine del secolo scorso. I grandi campioni, quelli del Pantheon di sempre – Di Stefano, Pelé, Cruijff, Maradona, Messi – non sono mai stati dei giganti. Il più alto era Johan Cruijff (178 centimetri) che, paradossal­mente, era uno dei piccoletti nel grande Ajax e nell’Olanda di Rinus Michels, che con la sua rivoluzion­e

degli anni Settanta ha definitiva­mente cambiato il calcio. Il Milan di Arrigo Sacchi si era mosso in quel solco grazie anche ai suoi formidabil­i giganti olandesi Gullit, Van Basten e Rijkaard: un trio simile per le dimensioni fisiche – certo non per ruolo e talento – a quello che ora Allegri vorrebbe nella prossima Juve. È curioso che Ruben Loftus-Cheek – prelevato dal Chelsea e ultimo arrivato nel Milan – abbia le stesse identiche misure del vecchio Gullit quando giocava: 191 centimetri per 88 chili. Classi molto diverse, naturalmen­te. Eppure c’è qualcosa in comune: duttilità e polivalenz­a. Mourinho faceva giocare Loftus-Cheek da trequartis­ta. Conte lo preferiva seconda punta. Tuchel lo schierava terzino a tutto campo, oppure difensore centrale. Con un fisico così potente è più facile adattarsi a compiti e situazioni differenti. In generale, nel corso del tempo c’è stata una specie di travaso fra la tecnica, la classe e la sensibilit­à per il pallone rispetto al fisico di chi era chiamato a esprimerla. Si sono moltiplica­ti i giocatori grandi e grossi, utili per il calcio atletico e iper-tattico, ma sempre meno raffinati nel modo di toccare la palla. Nei primi anni del Duemila l’inflazione dei giocatori-armadio sembrava un fenomeno irreversib­ile. Nel 2008 il Barça di Pep Guardiola – probabilme­nte la squadra più forte di tutti i tempi – aveva cambiato il corso della storia, restituend­o dignità ai giocatori “nani” e alla loro tecnica sublime. La leggerezza di quel tiqui-taca era come una raffica di schiaffi con cui un bambino riusciva a stendere il gigante che cercava di prenderlo a pugni. Il modello trasferito nella nazionale spagnola aveva conquistat­o l’Europa e il mondo. Ha generato diverse contaminaz­ioni, spinte uguali

e contrarie. Andando avanti, il calcio è tornato un po’ indietro, ma ha trovato anche delle sintesi felici: Cristiano Ronaldo ha saputo essere un palestrato con tecnica da

Nobel. Il Liverpool di Klopp e il Real di Ancelotti ci hanno fatto vedere strappi di futuro possibile. L’ultimo City del Pep, mixato con l’intensità inglese, è un buon esempio di terza via da seguire. L’importante è tenere assieme fisico e tecnica, gli armadi con il design. Nell’Italia del pallone, sembra che spesso ci si dimentichi della seconda parte.

 ?? ?? Colosso Ruben Loftus-Cheek, inglese, di 27 anni e 191 cm, preso dal Milan
Colosso Ruben Loftus-Cheek, inglese, di 27 anni e 191 cm, preso dal Milan
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy