Dallo sgabello di Porto al caso della fascia Che scintille con Max
La fascia a Bonucci? Lui se ne è andato... Se la vuole se la può comprare e va a giocare in piazza Allegri
Luglio 2021
Negli ultimi due anni alla Juve non abbiamo neanche raggiunto gli obiettivi minimi...
Bonucci
Maggio 2023
C’eravamo tanto amati. O forse no. La storia tra Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci inizia il 16 luglio 2014, quando il tecnico livornese sbarca all’improvviso sul pianeta Juventus. Solo qualche giorno prima, Antonio Conte ha lasciato di botto la panchina bianconera, proprio all’inizio del ritiro. Così Allegri entra nello spogliatoio in punta di piedi. La squadra è reduce da tre scudetti di fila e Max sa che non serve toccare troppo una macchina quasi perfetta. Bonucci è, invece, uno dei tre della celebre BBC con Barzagli e Chiellini: una linea difensiva, completata da Gigi Buffon tra i pali, tra le migliori al mondo. E per due stagioni, coronate da risultati eccezionali, tutto fila liscio. La Juve vince, Allegri si afferma come tecnico di altissimo livello (aveva già vinto lo scudetto al Milan, ma in bianconero arriva anche alla finale di Champions – poi persa contro il Barcellona - al primo tentativo) e Leo è uno dei leader del gruppo. Fino al 2016-17, l’annata della discordia.
La lite Al terzo anno a Torino, Max non è più solo l’erede di Conte, ma un allenatore con accresciute doti gestionali. Lo spogliatoio è casa sua, lui il padrone. Con un carattere forte, a volte spigoloso, pur mantenendo il tipico humor livornese. I calciatori, però, non sono tutti figli suoi. Bonucci, per esempio, è un altro uomo dalla spiccata personalità. Se c’è da discutere e da dire la sua, non si tira indietro. Lo fa nel febbraio del 2017, durante una gara allo Stadium contro il Palermo, proprio con Allegri. Max reagisce a brutto muso. «Stai zitto testa di c...», il labiale inequivocabile del tecnico. Uno screzio da campo? Non per Allegri. Che qualche giorno dopo punisce Leo mandandolo
I ritorni In rossonero ci resta, un solo anno. Gli manca la Juve e lui manca alla Juve. Anche ad Allegri, che dà il via libera al ritorno “a casa” di Leo. Il tempo di vincere l’ennesimo scudetto insieme, poi è Max a fare le valigie. E con Sarri prima e Pirlo poi, Bonucci diventa vicecapitano. Ma nel 2021, quando è Allegri a tornare, ecco il colpo di scena. «Leo vuole la fascia? Se ne era andato, se la vuole la compra e gioca in piazza». Una puntura all’ego di Bonucci. Che scala dietro a Dybala nelle gerarchie. Il resto è storia recente. Il tecnico gli riconsegna la fascia all’inizio del 2022-23, ma il rapporto è ormai logoro. Se non c’è odio, di sicuro non c’è più manco amore. «Negli ultimi due anni non siamo stati all’altezza della Juve», dice il capitano a fine campionato. Mea culpa o sua culpa? Ieri l’ultimo atto: Leo fatto fuori da Giuntoli e Manna. E Allegri a far la parte del (silenzioso) mandante.