Il ballo dei portieri Dopo Gollini si lavora per cedere Musso Può tornare Consigli
Il club vorrebbe evitare il dualismo fra l’argentino e Carnesecchi: nel caso, servirà un nuovo vice
Un portiere nato nell’Atalanta se n’è andato, un portiere nato nell’Atalanta potrebbe arrivare. Le chiameremo porte girevoli, nel caso: se al posto di Marco Sportiello dovesse tornare il 36enne Andrea Consigli. Paradosso solo apparente per una squadra che fino a un paio di giorni fa aveva in rosa quattro portieri, e ora ne ha comunque tre. Perché si è sciolto in tempi anche piuttosto brevi il “nodo” Gollini (che non si era presentato in ritiro, essendo imminente il rinnovo del prestito al Napoli, poi diventato certo l’altro ieri), ma in questi giorni stanno lavorando a Zingonia sia Juan Musso che
Francesco Rossi. E a metà della prossima settimana a Clusone arriverà Marco Carnesecchi, oggi in vacanza dopo l’Europeo giocato da titolare con l’Under 21.
Situazione scomoda
Proprio l’azzurrino è il candidato a difendere la porta nerazzurra nella prossima stagione, tornando a Bergamo dopo i prestiti a Trapani e Cremonese. Aveva lasciato Zingonia nel gennaio 2021, dopo il ritiro in Val Seriana ci rientrerà meno acerbo e migliorato - come ha dimostrato sia in Serie A che con la sua nazionale - ma comunque con una missione: convincere Gasperini di essere maturato, e pronto a reggere il peso della maglia da titolare. Che in teoria dovrebbe giocarsi con Musso, retrocesso a seconda scelta solo da metà aprile, quando il Gasp decise di dare fiducia per le ultime otto gare di campionato ( una la saltò perché influenzato) a Sportiello, già da tempo destinato al Milan, come poi è avvenuto. Situazione sicuramente scomoda per l’argentino, che può accettare solo malvolentieri di partire in seconda fila anche rispetto ad
Il nodo Sassuolo Consigli è cresciuto a Zingonia, a Dionisi non dispiacerebbe un nome nuovo fra i pali del Sassuolo
un ragazzo di 23 anni.
Ritorno a casa Per questo l’Atalanta guarda con interesse a qualunque soluzione che possa non deprezzare l’investimento fatto due anni fa, quando Musso venne acquistato dall’Udinese per 20 milioni: alla fine potrebbe essere valutata qualunque formula di cessione, anche se ovviamente la più gradita sarebbe quella definitiva, che non comporti una minusvalenza inaccettabile. Ma perlomeno al momento al club nerazzurro non sono arrivare offerte concrete, al massimo sondaggi (Villarreal e Fiorentina). L’unica certezza è che se, e quando, dovesse maturare un’opzione in uscita per Musso, l’Atalanta avrà bisogno di un secondo portiere. E qui entra in ballo il nome di Consigli. Che è cresciuto per anni nel settore giovanile nerazzurro, ha vinto uno scudetto con i Giovanissimi e dell’Atalanta è stato secondo e poi primo portiere dal 2008 al 2014. Per lui sarebbe come un gradito ritorno a casa: una chiusura del cerchio della sua carriera anche romantica, oltre che gratificante, con anche la possibilità di rigiocare l’Europa League, già conosciuta nel 2016-17. Per l’Atalanta, una scelta ideale: portiere esperto e affidabile, una perfetta “chioccia” per Carnesecchi e anche - da prodotto del vivaio - un nome garantito per la lista A da consegnare alla Uefa. Proprio come per anni è stato Sportiello.
La richiesta di Dionisi Consigli ha ancora un anno di contratto con il Sassuolo, di cui è una delle colonne: uomo fondamentale, anche per uno spogliatoio che ha già perso Magnanelli. Ma già in passato, in un paio di occasioni, la sua permanenza era sembrata in bilico. E, soprattutto, al momento di tracciare le linee di questo mercato, il tecnico Dionisi avrebbe prospettato ai dirigenti neroverdi l’ipotesi di avere un nuovo portiere, nonostante il rinnovo del prestito al Frosinone di Stefano Turati, destinato ad essere il titolare del futuro. Un intreccio che può riservare risvolti interessanti.