Iervolino e la punta per la Salernitana: c’è anche Mateta
Ancora non ci sono rinforzi, ma l’arrivo a Rivisondoli del presidente Danilo Iervolino potrebbe sbloccare a breve il mercato della Salernitana. «Il progetto era quello di trattenere lo scheletro fondamentale per ripartire. Abbiamo ancora qualche obiettivo, tra cui sicuramente una prima punta e poi si vedrà. Sono convinto che la squadra sarà più forte dell’anno scorso»,, ha rassicurato il presidente accolto con entusiasmo da tanti tifosi.
Si tratta per Hjelde Nel casting per il reparto offensivo ai nomi di Nzola (Spezia), Piroe (Swansea) e Dovbyk (Dnipro) si è aggiunto anche quello di JeanPhilippe Mateta, possente attaccante francese in uscita dal Crystal Palace. Per la stampa britannica è anche nel mirino della Salernitana che spera di trattenere Dia, anche se su di lui resta l’interesse della Fiorentina. «C’è una clausola, speriamo che decida di restare: lo vogliamo fortemente perché lo riteniamo fondamentale per la Salernitana. Incrociamo le dita», ha puntualizzato Iervolino. Il d.s. De Sanctis deve rinforzare anche il centrocampo. Dalla Juventus potrebbe arrivare Miretti, ma se ne riparlerà solo dopo la tournée dei bianconeri negli States. Piace anche Filippo Ranocchia e si tratta per il laterale Leo Hjelde (Leeds); da sistemare ci sono diversi calciatori, tra questi il centravanti Federico Bonazzoli. Piace al Verona che potrebbe inserire nella trattativa lo slovacco Ondrej Duda.
Le parole di Petrucci A Rivisondoli prima uscita ufficiale anche per il neo consigliere d’amministrazione del club campano Gianni Petrucci. «Sono ancora presidente della federbasket ed abbiamo un Mondiale nelle Filippine. La mia testa è alla Salernitana, testa e cervello sono al Mondiale che è anche qualificazione olimpica. Speriamo di andare avanti», ha detto sorridendo l’ex numero uno del Coni mentre Iervolino non ha nascosto la sua delusione per la mancata riapertura completa della Curva Nord dello stadio Arechi (la Prefettura chiede interventi per la messa in sicurezza di una parte esterna dell’impianto). «Tutto è maledettamente difficile a Salerno. Questa curva non si apre da anni, le infrastrutture non si riescono a fare anche con la volontà di investire».