La Gazzetta dello Sport

DAL GIGANTE NDOUR AL MOTORINO HASA I GIOIELLINI AZZURRI VERSO LA FINALE

L’Italia che domani trova il Portogallo per il titolo è ricca di talenti e di carattere Ecco sei ragazzi di cui sentirete ancora parlare

- di Giulio Di Feo MILANO AFP

Notizia a prova di smentita: il talento c’è. Se lo stesso Paese dopo essere andato in finale al Mondiale Under 20 centra anche quella dell’Europeo Under 19, vuol dire che dispone di materia prima di prim’ordine. E non solo: se ci arriva e si ritrova contro una squadra da cui aveva perso male nel girone vuol dire che ha anche carattere, nervi saldi e piani tattici solidi. Contro il Portogallo domenica l’Italia si gioca il trono del continente, Bollini ripete il mantra che la forza di questi azzurri sta «in un gruppo che ha saputo diventare squadra». Una squadra in cui hanno saputo brillare tutti. Tra questi, sei stelle.

Cher Ndour Il gigante, 2004

Padre senegalese, made in Brescia, non ha giocato con la Spagna perché squalifica­to ma tornerà utilissimo in finale perché i portoghesi li conosce bene: le sue ultime tre stagioni le ha passate al Benfica, con cui ha vinto una Youth League e si è affinato nella squadra B. Gioca alla Pogba e dicono sia il nuovo Pogba: è alto, fisicament­e dominante, difende, palleggia e attacca la porta. Dopo l’Europeo per lui c’è il Psg, e al momento Luis Enrique un altro con le sue caratteris­tiche non ce l’ha.

Luis Hasa L’uomo ovunque, 2004

Una delle migliori briscole tattiche di Bollini, che l’ha schierato tanto esterno d’attacco quanto mezzala ottenendon­e sempre grandi cose. Piccolo, instancabi­le, veloce di piedi e di testa, dialoga a uno-due tocchi, salta l’uomo e punta l’area, pare il manifesto del fantasista che cerca Giuntoli per la Juve dei grandi. Nato a Sora da genitori albanesi ma cresciuto ad Asti, è entrato per la prima volta a Vinovo a 7 anni e ci tornerà ancora, per la Next Gen.

Samuele Vignato Joga bonito, 2004

«Abbiamo preso il miglior 2004 d’Italia» , esultava Galliani quando lo mise sotto contratto per il Monza dopo il fallimento del Chievo, strappando­lo alla concorrenz­a di mezza Europa. Istintivo, palla incollata e giochi di prestigio, il Brasile ce l’ha nei piedi, sulle spalle - maglia numero 80 in onore di Ronaldinho - e nel sangue: mamma è di Fortaleza, da ragazzino lui e suo fratello Emanuel (4 anni più grande, è al Bologna) ci hanno passato giorni interi a giocare scalzi. Nella partita decisiva contro la Polonia ha sbucciato il campo come una banana arrivando a servire ad Hasa l’assist giusto.

Giacomo Faticanti Il leader, 2004

Ha giocato il Mondiale Under 20, manco il tempo di tirare il fiato ed è venuto a giocarsi l’Europeo: chi lo conosce giura che sanguina azzurro, impossibil­e che perdesse l’occasione. Capitano della Roma Primavera come di tutte le squadre in cui gioca da quando ha 15 anni, maschio alfa in campo, mediano di lotta e di governo, fisicato, bravissimo a velocizzar­e l’azione.

Pio Esposito La boa, 2005

L’Italia fa una fatica boia a produrre prime punte, qui ce n’è una di 1.93 che difende palla, fa sponda, fa salire gli altri, crea possesso e si fa valere di testa come i 9 vecchia scuola. Ma la cosa che sorprende del più giovane dei fratelli Esposito sono i progressi esponenzia­li nel gioco di squadra mostrati nell’ultimo anno all’Inter, quelli che hanno convinto prima Nunziata e poi Bollini -doppio impegno anche per lui - a puntarci. Segna ancora poco per il numero di occasioni in cui è coinvolto, ma in questi casi è come un rubinetto: una volta che lo apri...

Michael Kayode La freccia, 2004

Storia da raccontare a chi pensa di gettare la spugna. Cresciuto nella Juve e poi mollato al Gozzano, si è fatto un anno da titolare in Serie D a 16 anni arando la fascia destra e stupendo gli osservator­i, e alla fine è andato a prendersel­o la Fiorentina. Bollini lo usa da terzino a destra, a sinistra, anche esterno alto come contro la Spagna. Lui ci mette corsa, muscoli, rapidità, bei cross e una voglia che fa provincia.

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GETTY Senza freni Samuele Vignato, 19, dopo la vittoria sulla Spagna. Fratello minore di Emanuel del Bologna, cresciuto nel Chievo, dal 2021 è al Monza
 ?? ?? 1 Cher Ndour, 18 anni, centrocamp­ista nato a Brescia, in forza al Paris Saint-Germain GETTY 2 Luis Hasa, 19 anni, trequartis­ta della Juventus Primavera EPA 3 Giacomo Faticanti, 18 anni, mediano della Roma Primavera 3
1 Cher Ndour, 18 anni, centrocamp­ista nato a Brescia, in forza al Paris Saint-Germain GETTY 2 Luis Hasa, 19 anni, trequartis­ta della Juventus Primavera EPA 3 Giacomo Faticanti, 18 anni, mediano della Roma Primavera 3
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