La Gazzetta dello Sport

Clamoroso a Terni La nuova proprietà richiama Cristiano È la terza volta

L’ex bomber a maggio era stato cacciato Torna anche perché era sotto contratto

- di Matteo Pierelli

Sorpresa Alla Ternana sembrava ormai destinato Castori, ieri la svolta improvvisa

I contrasti Cristiano è entrato spesso in conflitto con l’ex proprietar­io Bandecchi, livornese come lui

La notizia ha lasciato sbigottiti, disorienta­ti. Cristiano Lucarelli era stato salutato dalla Ternana a maggio, senza tanti compliment­i dopo una stagione grigia. Un mese dopo, o poco più, rieccolo li, richiamato sulla panchina rossoverde, come se non fosse successo niente. In realtà nel frattempo c’è stato il cambio di proprietà (anche se il closing non è ancora avvenuto): da Stefano Bandecchi, diventato Sindaco di Terni, a Nicola Guida di Pharmaguid­a, che dunque ha voluto puntare ancora sul tecnico livornese. Almeno per il momento e fino a quando la situazione societaria non si chiarirà del tutto.

Sorpresa La Ternana aveva un accordo di massima con Fabrizio Castori (la scorsa stagione retrocesso con il Perugia) che sembrava prossimo a firmare e invece... Invece ecco riapparire Lucarelli, legato alle “Fere” da un contratto con scadenza giugno 2025: ieri mattina era in città, si pensava per firmare la risoluzion­e del contratto, come aveva fatto Aurelio Andreazzol­i qualche giorno prima. Nulla di più sbagliato. Nel pomeriggio è arrivato il comunicato - stringato e essenziale - della società che annunciava il ritorno di Lucarelli, che in Umbria ha vissuto sempre sulle montagne russe. Il primo anno è stato trionfale, con il campionato di Serie C dominato dall’inizio alla fine a suon di record, poi battuti quest’anno dal Catanzaro. Il secondo, in Serie B, è terminato al decimo posto, senza centrare i playoff e mandando su tutte le furie il patron Bandecchi, che prima dell’inizio della terza avventura di Lucarelli a Terni fece firmare la famosa lettera d’intenti nella quale sostanzial­mente il tecnico si atteneva alle direttive del proprietar­io, con il divieto di parlare di salvezza e puntare solo alla A. Il rapporto tra Lucarelli e Bandecchi, entrambi livornesi dal temperamen­to sanguigno, è sempre stato di alti (pochi) e bassi (molti) e probabilme­nte “influenzat­o” anche dall’indirizzo politico dei due: l’allenatore del famoso libro “Tenetevi il miliardo” non ha mai nascosto di essere di sinistra, il fondatore di Unicusano è schierato completame­nte dalla parte opposta. Ad ogni modo quella lettera non portò molta fortuna: nell’annata appena conclusa Cristiano, dopo una buona partenza, venne esonerato a novembre (al suo posto Aurelio Andreazzol­i), salvo poi essere richiamato a fine febbraio con la squadra ormai in parabola discendent­e e la salvezza come unico target. Obiettivo centrato, ma finendo il campionato con cinque sconfitte, preludio a un addio che sembrava definitivo.

Divisivi Lucarelli in Umbria aveva già avuto un precedente “movimentat­o” dieci anni fa, quando era stato chiamato a guidare il Perugia: venne esonerato già ad agosto dopo l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia per dissidi con la dirigenza. A

Terni lui e Bandecchi hanno diviso la tifoseria: c’è chi era schierato con il tecnico e chi con il vulcanico presidente. Tutti e due sembravano ormai fuori dalla Ternana e invece Lucarelli è stato richiamato. Una mossa, quella della nuova proprietà di Nicola Guida, forse da ricondurre alla volontà di non pagare un secondo allenatore. Oppure no. A questo punto resta da capire che tipo di squadra verrà affidata a Lucarelli e quali saranno i suoi margini di manovra. Il gruppo a oggi è quasi tutto costruire. Alcuni giocatori simbolo sono partiti (come Partipilo, finito al Parma), mentre altri (Palumbo e probabilme­nte Falletti) sono in procinto di farlo. Insomma, l’incertezza regna sovrana e la clessidra del tempo avanza inesorabil­e.

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