La Gazzetta dello Sport

«Sarà una mediana aggressiva e verticale E con Pulisic più gol»

- di Marco Fallisi

Tre indizi fanno una prova: con LoftusChee­k, Reijnders e Pulisic sta nascendo un Milan da 4-3-3. Massimo Ambrosini, signore del centrocamp­o ed ex capitano rossonero, oggi voce tecnica per Dazn e Prime Video, osserva le manovre del Milan e ne è sempre più convinto: «Ho l’impression­e che Pioli quest’anno cercherà di sfruttare molto di più il centrocamp­o a tre. Lo faceva anche nell’ultima stagione, ma in corsa, con la squadra in movimento. Ora sarà diverso».

► Sarà un Milan più “europeo”?

«I nuovi profili vanno in questa direzione: Pioli lavora a un calcio dinamico, verticale, con centrocamp­isti in grado di coprire più metri di campo. Poi toccherà a Leao fare la differenza: deve dimostrare di meritare il posto da star che il Milan gli ha riservato».

► Lui è rimasto, Tonali invece...

«Il suo addio è stato uno shock non solo perché il Milan ha perso un grande giocatore, ma perché ha perso l’anima. Paradossal­mente, se dal punto di vista tecnico la perdita di Tonali può essere colmata, ritrovare quel qualcosa di speciale che portava in campo sarà molto più complicato. Chi è rimasto, penso a Theo, Tomori, Maignan, dovrà dividersi un pezzettino del cuore che metteva Sandro. Senza Maldini, poi, il Milan ha perso parte dell’anima anche fuori dal campo: per Pioli aumenteran­no le responsabi­lità, dovrà gestire più ruoli tutti insieme. Non sarà facile».

► Cosa darà Loftus-Cheek?

«Ha una fisicità importante e può fare tutto: mezzala, mediano nel 4-2-3-1, trequartis­ta... Storicamen­te agli inglesi serve tempo per ambientars­i: dovrà acquisire presto le competenze tattiche che Pioli richiede».

► Reijnders è il chiodo fisso di Pioli perché...

«Perché sarà il suo perno centrale. Non è un play classico, alla Jorginho. È dinamico, aggressivo, come il Milan: i rossoneri andranno ancora di più addosso agli avversari. Reijnders può portare gol, importanti­ssimo. Al Milan mancano i gol dal centrocamp­o: il gap con Napoli in A e Inter in Champions passava anche da qui. A proposito, posso suggerire un nome per il reparto?»

► Prego.

«Zielinski. Fa la mezzala, incute timore alle difese e... segna».

► I gol Pioli li chiederà anche a Pulisic. Dove lo schiererà?

«Immagino largo a destra. Al Dortmund veniva dentro e trovava la porta. Il Milan ricorda quel contesto: squadra propositiv­a, coraggiosa e un po’ incoscient­e. Pulisic e Loftus-Cheek arrivano in un momento di carriera simile: cambiano per rilanciars­i. Possono riuscirci».

► Cosa manca sul mercato?

«Un altro centrocamp­ista, un 9 e un esterno di attacco. In mezzo mi piace Dominguez: ha personalit­à ed è portato per il calcio di Pioli. Per il centravant­i dico Taremi, lavora molti palloni, attira i centrali e apre spazi in area: sarebbe una buona spalla per Leao. Chukwueze dà elettricit­à».

► Sarà un Milan da scudetto?

«In questi anni lassù c’è stata alternanza, e il Milan è una di quelle che hanno vinto: non può non partire per riprovarci. Finora si è mosso in maniera interessan­te. E se prende il centravant­i giusto da affiancare a Giroud...».

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