Amore da Toro
Filadelfia, che carica E il tifo granata «vota» Buongiorno capitano
Tribune piene, tre ore di cori e applausi Alessandro il più osannato dalla gente
Èstato il raduno dei sentimenti, innaffiato da una massiccia dose di entusiasmo. Millecinquecento cuori granata, forse anche qualcuno in più – difficile dirlo con esattezza – hanno salutato l’avvio della nuova stagione del Torino di Ivan Juric. Cori, applausi, tifo incessante per quasi tre ore nonostante un sole caldissimo abbia cotto la città per tutta la giornata: domani mattina, la squadra partirà per il ritiro di Pinzolo, in Trentino, forte della carica di un Filadelfia ribollente di calore e affetto. Il Toro non poteva ricevere dai suoi tifosi un benvenuto più bello alla nuova avventura che, in queste ore, sta nascendo.
La casa del Toro Sin dalle prime ore del mattino, è stata una processione laica verso la casa del Toro. Borgo Filadelfia è da sempre il cuore pulsante della fede torinista, e già verso le otto e mezzo del mattino le sue strade si sono colorate di granata. Il Torino apre i cancelli per accedere alle tribune alle 9.30, puntualissimo, come da programma annunciato in settimana. Quarantacinque minuti prima c’è già la coda agli ingressi: c’è la tifoseria organizzata, e mischiati tra la gente tantissimi ragazzi, bambini, donne e famiglie intere. Ne esce una bella immagina, pulita, di una passione che non conosce età. La società granata ha fortemente voluto questo primo momento di unione tra la squadra e la sua anima cittadina, due giorni prima di partire per un ritiro in Val Rendena che, al centro sportivo Pineta, sarà tutti i giorni a porte aperte. Il perché è logico: il Toro doveva partire dal Filadelfia, dalla propria casa, insieme ai suoi tifosi.
L’investitura Alle 9.45, sul campo principale, ci sono i quattro portieri già a lavoro con il preparatore Cataldi: Milinkovic guida la squadra di cui fanno parte Gemello, il volto nuovo Popa e il giovane Brezzo. Nel frattempo, più della metà della tribuna principale si riempie, la tifoseria organizzata prende posto in curva, in tanti seguono l’allenamento pure dai distinti: è la carica degli oltre millecinquecento cuori granata. Milinkovic si avvicina agli spalti per raccogliere un pallone e viene travolto dall’applauso della gente. È solo il primo di una lunga serie. Verso le 10 i calciatori emergono un po’ alla volta dalla palestra dove hanno svolto il riscaldamento. Sanabria è tra i primi a fare capolinea, e viene giù un tripudio di cori per il bomber dell’ultimo campionato. Applausi, tanti, e per tanti: da Schuurs a Linetty, da Karamoh a Zima, da Vojvoda a Pellegri a Djidji che non si allena coi compagni in campo, ma prosegue nella riabilitazione dopo l’intervento per curare l’ernia inguinale. Ivan Juric è tra i più incitati: il tecnico si ferma spesso, durante le esercitazioni, ad applaudire il pubblico e alla fine è disponibilissimo per firmare autografi e nel concedersi per le foto-ricordo. L’idolo di casa è senza dubbio Alessandro Buongiorno, e non poteva essere diversamente: c’è un rapporto strettissimo tra Buongio e la gente del Toro. È sempre nei pensieri dei tifosi: prima, durante e dopo l’allenamento. E intorno a mezzogiorno, poco prima di finire sotto la doccia, si leva anche il coro: «Un capitano, c’è solo un capitano. Alessandro Buongiorno alè». È l’investitura più emozionante per Ale, quella ricevuta dai tifosi. Juric ora dovrà decidere a chi affidare la fascia: se confermarla a Rodriguez oppure se consegnarla a Buongiorno.