La Gazzetta dello Sport

Coppa e rivincita, tutto in una notte

Il Portogallo ci ha steso 5-1 nel gruppo, ma Bollini ci crede: «Ora è una finale»

- Di Giulio Di Feo GETTY

Nel luglio di 20 anni fa avevamo più soldi in tasca e meno coppe del mondo in bacheca, Chiellini giocava terzino, e ci innamoramm­o di Aquilani e Pazzini. Il primo illuminava, l’altro segnava, e l’Italia vinceva l’Europeo Under 19 battendo in finale il Portogallo che pure ci aveva messo i bastoni tra le ruote nel girone. Nel luglio di quest’anno il nostro terzino, Kayode, gioca all’occorrenza pure attaccante, illumina Hasa e fa gol Vignato, e gli azzurri si ritrovano a 90 minuti dal trono d’Europa. La coincidenz­a è stuzzicant­e, meno il fatto che dieci giorni fa il Portogallo ci ha battuto per 5-1. Però la boxe insegna: prendere un cazzotto ti mette in condizione di restituirn­e due. Dal punto di vista mentale, perché non vuoi tornare a essere seppellito, e dal punto di vista tecnico, perché un errore fresco è difficile da ripetere. Un’Italia che la batti e te la ritrovi contro è come Rocky Balboa, non va giù, anzi torna sotto. E gli azzurrini hanno anche un’altra missione, stoppare la serie negativa italiana di sconfitte in finale: tre su tre per i club nelle Coppe europee e poi la Nazionale Under 20 al Mondiale.

Gli avversari Vero è che il Portogallo è forte, parecchio. In questa fase finale ha vinto 4 partite su 4, 14 gol e 2 presi. Come da tradizione tiene palla, «te la girano in faccia, ti fanno innervosir­e», confessava qualche giorno fa capitan Faticanti. Era un po’ così anche la Spagna ma abbiamo saputo disinnesca­rla. Qui però c’è più talento offensivo, specie nel tridente. La fantasia ce la mette Hugo Felix, play offensivo di livello, di cui il fratello Joao diceva che «fa cose che io alla sua età non ero in grado di fare». I gol ce li mette Rodrigo Ribeiro, che a dicembre lo Sporting ha blindato con rinnovo al 2025 e clausola da 60 milioni, centravant­i di stazza ma con la mobilità da trequartis­ta. La rapidità ce la mette Carlos Borges, mancino che non arriva all’1.70 ma dal cambio di passo assassino: è nelle giovanili del City da 8 anni, e c’è la fila per prenderlo in prestito.

Il futuro Gli azzurri invece che fine faranno? Abbiamo dimostrato di avere materie prime eccellenti, sta al calcio italiano farne piatti da ristorante stellato. L’Under 19 è la regina delle categorie giovanili perché è l’età in cui, salvo eccezioni, devi uscire dalla crisalide. L’Italia ha due sole squadre B, Juve e Atalanta, quindi a molti di questi ragazzi toccherà andare in prestito o sgomitare tra i grandi. Il potenziale per strappare minuti c’è, dev’esserci anche un progetto in cui farlo. Le nostre eccezioni? Vignato ha l’xfactor e Palladino a Monza ci ha lavorato su per un anno per prepararlo, Ndour si giocherà le sue carte al Psg. Immaginate­velo con Verratti: due che non hanno giocato un solo minuto di Serie A.

Allenatori Il c.t. Bollini l’ultima cosa che vuole alla vigilia è rievocare gli spettri della goleada: «Non è una rivincita, è una finale. E quella partita non ha dato la fotografia del nostro valore». Il suo collega Milheiro ha rivelato i messaggi di incoraggia­mento dei big - Rafa Leao, Jota, Trincao, lo stesso Joao Felix - e spegne l’entusiasmo: «Non possiamo sparare i fuochi prima della festa. L’Italia dopo aver perso con noi ha cambiato assetto, ma l’abbiamo studiata». Bollini non direbbe cambiare. Parlerebbe di soluzioni provate a Coverciano e usate alla bisogna, come nei videogames quando scegli le armi prima di un nemico tosto: con la Polonia ha varato la difesa a tre, con la Spagna ha schierato un terzino (Kayode) nel tridente. S’inventerà qualcosa anche oggi, ma non parlategli di sorpresa. L’Italia che sogna l’Europa non lo è.

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Gruppo in festa I giocatori lo staff dell’Under 19 azzurra fanno festa dopo la vittoria per 3-2 nella semifinale contro la Spagna. Adesso l’ultimo ostacolo, il Portogallo
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Il fratello di Joao Felix, attaccante dell’Atletico Madrid, è il pericolo numero uno per gli azzurri stasera
Hugo Felix Il fratello di Joao Felix, attaccante dell’Atletico Madrid, è il pericolo numero uno per gli azzurri stasera

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