La Gazzetta dello Sport

Hasa sicuro «Siamo uniti E stavolta sarà un’altra storia»

«I portoghesi penseranno che sia tutto facile, ma noi siamo motivati e tranquilli: una vera squadra»

- dife

Indulgendo in questioni poco tattiche, se l’Italia è arrivata in finale all’Europeo Under 19 lo deve alla famiglia di Luis Hasa, un bel talismano. Papà Arben, mamma Naiada e il fratello Alessio sono arrivati per la prima gara degli azzurri contro il Portogallo e hanno annunciato al loro rampollo di aver prenotato l’hotel fino alla finale. «Vedi tu cosa fare , se torni a casa prima non trovi nessuno». E lui da lì ha messo il turbo: gol alla Polonia e assist per Vignato e Lipani in semifinale.

► Hasa, col Portogallo partiamo da un 5-1 preso nel girone... ► Ma sarà impossibil­e non pensarci. Lei c’era, cos’è successo?

«Giocare in 10 ci ha penalizzat­o troppo. In 11 non sarebbe mai finita così. Dopo abbiamo passato giorni difficili, clima teso, ci giocavamo tutto in una partita e siamo pure passati sotto. Ma abbiamo fatto appello a tutte le energie, abbiamo recuperato. E ora ci aspetta solo un altro passo».

► Cosa vi siete detti in quei giorni?

«Che saremmo andati avanti per noi stessi, per lo staff e le famiglie. Ma anche e soprattutt­o perché ce lo meritiamo. Molti non credevano che saremmo arrivati fin qui, e invece abbiamo fatto capire agli scettici che l’Italia e gli italiani non mollano mai».

► Bollini dice sempre che voi da gruppo siete diventati squadra. Lei che di questo gruppo è un veterano, come avete fatto?

«Squadra si diventa solo in un modo: passando tanto tempo insieme. E noi in ritiro non ci chiudiamo in stanza coi telefoni ma usciamo, parliamo, ci confrontia­mo, siamo diventati così l’Italia che siamo».

► Veterano in Under, veterano alla Juve. Lei ha 19 anni e sarà il dodicesimo in cui varca i cancelli di Vinovo. La prima volta se la ricorda.

«Certo, un casino. Ero in macchina con mio padre e non trovavamo la strada. Ancora adesso quando mi danno un passaggio glielo dico: ‘Pà, ma quante volte ci è toccata questa via?’, e lui ride. Ormai niente navigatore eh, la sa ad occhi chiusi».

► Tra la Primavera e Italia l’abbiamo vista in non meno di sei ruoli. Qual è quello che sente più suo?

«Mezzala o trequartis­ta, amo come gioca Modric».

► Uno dei suoi idoli è Ronaldo. L’ha mai incrociato?

«Sì, alla festa di Natale. E’ passato cinque secondi da noi per una foto. Mi è passato proprio davanti e mi sono venuti i brividi. Parlarci? Ma va...».

► Se vince l’Europeo cosa fa?

«Magari vado in vacanza. Ma l’aereo per tornare è domani, quindi la sera prima coi ragazzi si prevede una bella di festa. Speriamo con la coppa...»

 ?? ?? «Appunto. Avendoci battuti penseranno che sarà facile. Noi arriviamo da un momento positivo, siamo tranquilli, motivati: ce la giocheremo in maniera diversa».
«Appunto. Avendoci battuti penseranno che sarà facile. Noi arriviamo da un momento positivo, siamo tranquilli, motivati: ce la giocheremo in maniera diversa».

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