La Gazzetta dello Sport

Spalletti e Conte, spettri che aleggiano sul tecnico livornese

- di Marco Guidi @MARCOGUIDI­13

La differenza Rispetto al 2022, non mancano valide alternativ­e se le cose dovessero mettersi male...

Se dopo due anni senza trofei la pressione è già alta, Massimilia­no Allegri alla Juventus sa bene che nei mesi a venire dovrà pure convivere con due fantasmi. Parafrasan­do Charles Dickens, uno spettro della Juve passata e, chissà, uno della Juve futura. Il primo è Antonio Conte, l’uomo da cui Max ha ereditato per la prima volta la panchina della Signora giusto in questo periodo (ieri il nono anniversar­io...) del 2014. L’altro è Luciano Spalletti, il tecnico campione d’Italia, che come Cristiano Giuntoli ha lasciato il Napoli dopo il trionfo. Ma mentre il nuovo responsabi­le dell’area tecnica bianconera si è rimesso subito in gioco, l’allenatore di Certaldo si è preso il cosiddetto anno sabbatico. Almeno per ora...

Contratto e risultati Con queste due pesantissi­me ombre, Allegri, a differenza dello scorso anno, non può partire a singhiozzo. Anche perché mancherà sempre di meno alla data di scadenza del suo accordo con il club (30 giugno 2025). Che vuol dire? Che il tecnico livornese sarà, man mano che passano i mesi, meno “tutelato” dalla pesantezza del suo contratto da 7 milioni di euro (più due di bonus) netti a stagione, se le cose dovessero andare male. Alla Juve, nel caso, “liberarsi” di lui costerebbe meno che in passato. Max deve, quindi, cancellare da subito i dubbi emersi negli ultimi due anni, in cui praticamen­te non è mai stato in corsa per lo scudetto e ben prima del momento clou della stagione. Antonio In più, rispetto a un anno fa, le alternativ­e libere sul mercato, come detto, sono di primissimo piano. Conte non è più l’allenatore del Tottenham, come Spalletti non siede più sulla panchina del Napoli. Parlando di Antonio, tre scudetti di fila da tecnico della Juve dal 2011-12 al 2013-14, c’è inoltre un particolar­e da non sottovalut­are: Andrea Agnelli, con cui i rapporti si raffreddar­ono dopo l’addio nel 2014 e divennero piuttosto burrascosi durante la permanenza di Conte all’Inter (che litigio allo Stadium in Coppa Italia nel 2021...), non c’è più. Quale miglior scenario per un ritorno?

Luciano Spalletti, al momento, ha invece risposto piccato a chi avanzava il dubbio che con Giuntoli alla Juve, presto o tardi, sarebbe sbarcato a Torino pure lui. «Un’equazione da poverissim­i», il virgoletta­to di poche settimane fa a Sky. Nel calcio, però, le parole lasciano spesso il tempo che trovano. Che succedereb­be se una Juve stanca di Allegri bussasse davvero alla porta di Luciano? E poi, Giuntoli se dovesse trovarsi nella condizione di cercare un nuovo allenatore, non penserebbe a Spalletti, con cui ha condiviso l’eccezional­e annata dello scudetto a Napoli? Per ora, restano punti di domanda da fantacalci­o. Sta innanzitut­to ad Allegri non farli diventare reali...

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Luciano Spalletti, 64 anni, ha lasciato il Napoli dopo lo storico scudetto conquistat­o assieme al nuovo d.t. della Juventus Cristiano Giuntoli
AFP Campione d’Italia Luciano Spalletti, 64 anni, ha lasciato il Napoli dopo lo storico scudetto conquistat­o assieme al nuovo d.t. della Juventus Cristiano Giuntoli
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Antonio Conte, 53 anni, protagonis­ta con la Juve in campo e in panchina: alla guida dei bianconeri 3 scudetti in 3 anni. Ora è libero dopo il divorzio dal Tottenham
GETTY Vincente con la Juve da capitano e allenatore Antonio Conte, 53 anni, protagonis­ta con la Juve in campo e in panchina: alla guida dei bianconeri 3 scudetti in 3 anni. Ora è libero dopo il divorzio dal Tottenham

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