Inter, Morata e Balogun scattano
ALVARO USATO SICURO MA CON L’AMERICANO SI CAMBIA DAVANTI E SPUNTA PURE WAHI
Oggi vertice nerazzurro per andare oltre Lukaku: i preferiti sono il centravanti spagnolo ex della Juve e il talento Arsenal che dà strappi e imprevedibilità Piace pure la rivelazione del Montpellier in Ligue 1
Oggi all’Inter si siede attorno a un tavolo negli uffici di Appiano Gentile: ci saranno Simone Inzaghi e i dirigenti schierati, l’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin. Ordine del giorno: l’attaccante. Ne serve uno e anche presto per cancellare le ruggini lasciate dal doppio gioco fatto alle loro spalle da Romelu Lukaku. Le punte potrebbero diventare due se davvero si aprisse una porticina verso l’Arabia pure per il Tucu Correa. Simone esporrà le sue necessità tattiche anche perché chi arriverà andrà integrato in un 3-5-2 dai rigidi meccanismi e poco cangiante, se non in rarissimi casi. Già adesso, però, ci sono due punte che nel gradimento interista stanno un passetto più avanti. Innanzitutto, Folarin Balogun, 22enne talento americano sul punto di esplodere all’Arsenal: è la scintilla finora mancata nella macchina di Inzaghi. Un attaccante che strappa e dribbla, tutto ciò che avrebbe dovuto dare Correa e invece mai si è visto dalle parti dell’argentino. L’altro è Alvaro Morata, usato sicuro che conosce la Serie A in ogni stadio, abituato alle ruvidezze dei difensori italiani e già testato a certi livelli. In più, almeno dal punto di vista del ruolo, lo spagnolo 30enne può occupare lo spazio del centravantone centrale lasciato vacante da Romelu, anche se all’occorrenza può pure partire da dietro e vestirsi da seconda punta. La coppia è la preferita dopo lo shock Romelu, in attesa di entrare nel vivo degli affari. di, la crisi in un’opportunità di cambiamento. Che sia un attaccante più tradizionale (anche se di movimento) alla Morata o una seconda punta capace di creare superiorità numerica alla Balogun, l’erede di Romelu è scelto esclusivamente in base alla compatibilità con il gioco di Simone. I dirigenti interisti stanno compiendo un’esplorazione di talenti in giro per l’Europa, sempre secondo le proprie capacità di spesa: per Lukaku avevano toccato quota 40 coi bonus e non sarebbero andati oltre, così anche stavolta sarà quella l’asticella. Il principio vale soprattutto per Balogun per cui l’Arsenal, infatti, tiene alto il prezzo vista la concorrenza in giro per l’Europa: l’americano non sarebbe il sostituto del più fisicato Thuram, ma in partenza potrebbe essere titolare con avanzamento di Lautaro a riferimento centrale del reparto. Il talento made in Usa, forgiato nelle giovanili Gunners da Thierry Henry, è stato studiato da
LO SCENARIO Marotta conosce bene la punta dell’Atletico, affidabile anche per la serietà fuori dal campo Folarin più estroso: ha stregato tutti e sarebbe partner di Lautaro
vicino nell’ultimo anno di esplosione al Reims, che una volta ceduto Ekitike al Psg, cercava proprio un giovane in rampa di lancia. Ebbene, Balogun ha fatto pure meglio del suo predecessore: 21 gol (più uno in Coppa) e valore che lievita in attesa del ritorno, provvisorio, a Londra. L’Arsenal ha troppa abbondanza in quelle terre e ha già deciso di privarsene, preferibilmente a titolo definitivo: nei primi contatti i nerazzurri hanno verificato sia il prezzo, alto, sia la possibilità di usare la formula del prestito con obbligo. Non ci sono aperture al momento, ma i contatti continueranno visto l’innamoramento interista: in lui si vedono la duttilità che manca e margini di crescita imprevedibili.
DALLA PREMIER Stella made in Usa pronta a sgasare
Alvaro Morata è una terra conosciuta, con meno rischi e quindi anche meno spesa. L’ex bianconero aspetta che venga depositato il suo rinnovo di contratto con l’Atletico Madrid: la scadenza passerà dal 2024 al 2026, lo stipendio sarà spalmato da 9 a 6 milioni, ma soprattutto la clausola per portarlo via passerà da 20 a 12. Insomma, un acquisto conveniente e non a caso la Roma è partita in anticipo: i giallorossi hanno offerto 4,5 milioni più 500mila di bonus fino al 2027, quando l’attaccante avrebbe quasi 35 anni, e oggi il d.s. Pinto incontrerà gli agenti dello spagnolo che, curiosamente, si è messo a seguire su Instagram il club giallorosso. In questa partita, però, è entrata prepotentemente anche l’Inter visto che Alvara è l’alternativa finora più credibile a Balogun. Piace a Inzaghi, che però lo userebbe come prima cambio ai piedi della nascente coppia Thuram-Lautaro: nei fatti, Morata potrebbe sostituire entrambi agevolmente. E piace anche ai dirigenti, visto che l’a.d. Beppe Marotta ne ha conosciuto serietà e affidabilità ai tempi bianconeri: dopo lo tsunami Lukaku, sono doti ancor più importanti nelle considerazioni di queste ore. La controindicazione, però, è l’assenza di Decreto Crescita che farebbe lievitare quasi al doppio del netto il lordo da pagare.
ALTERNATIVE Occhio alla Ligue 1 In Serie A c’è Beto
Occhio, però, alle possibilità che sorgono dalla Ligue 1, campionato in cui l’Inter non osserva solo Balogun: notevole il fascino per Elye Wahi, un altro dei talenti intriganti che hanno terremotato quel campionato. Ha compiuto vent’anni, farebbe la punta centrale, ma ha le caratteristiche variegate cercate da Marotta-Ausilio e pure Inzaghi: velocità, esplosività, grandi tempi d’inserimento e fiuto. Al Montpellier è partito dalle giovanili e fatto tutta la trafila fino alla prima squadra con una crescita prodigiosa, avvenuta gradualmente a partire dalla stagione 2020-21, quella dell’esordio in campionato: tre i gol nella prima campagna francese, saliti a dieci l’anno dopo e poi il boom in quest’ultima in cui si è arrampicato fino a 17. Dopo tanto tempo a bottega, per privarsene i francesi vogliono parecchi soldi, non meno di 30 milioni. Di Wahi se n’erano ne sono accorti in tanti anche in Premier, dove avrebbe potuto esordire al Southampton se fosse andato in porto il trasferimento già nel 2018, Ora Elye ha tutt’altro status, ma non l’esperienza internazionale di un altro centravanti oggetto di osservazioni dai dirigenti nerazzurri: l’iraniano Mehdi Taremi, quasi 31enne del Porto corteggiato dal Milan, Costa una ventina di milioni, prezzo abbordabile rispetto ai talenti più giovani, ma avrebbe qualità e titoli per fare il lavoro svolto dall’ultimo Dzeko. A completare la cinquina pure un attaccante meno esotico perché direttamente impegnato in A: Beto, portoghese dell’Udinese, piace anche se il costo spaventa.
Il mio segreto sono i compagni di squadra. Ho sempre fatto il massimo per scrivere la storia del club
Henrikh Mkhitaryan Centrocampista dell’Inter