La Gazzetta dello Sport

Inter, Morata e Balogun scattano

ALVARO USATO SICURO MA CON L’AMERICANO SI CAMBIA DAVANTI E SPUNTA PURE WAHI

- di Filippo Conticello

Oggi vertice nerazzurro per andare oltre Lukaku: i preferiti sono il centravant­i spagnolo ex della Juve e il talento Arsenal che dà strappi e imprevedib­ilità Piace pure la rivelazion­e del Montpellie­r in Ligue 1

Oggi all’Inter si siede attorno a un tavolo negli uffici di Appiano Gentile: ci saranno Simone Inzaghi e i dirigenti schierati, l’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin. Ordine del giorno: l’attaccante. Ne serve uno e anche presto per cancellare le ruggini lasciate dal doppio gioco fatto alle loro spalle da Romelu Lukaku. Le punte potrebbero diventare due se davvero si aprisse una porticina verso l’Arabia pure per il Tucu Correa. Simone esporrà le sue necessità tattiche anche perché chi arriverà andrà integrato in un 3-5-2 dai rigidi meccanismi e poco cangiante, se non in rarissimi casi. Già adesso, però, ci sono due punte che nel gradimento interista stanno un passetto più avanti. Innanzitut­to, Folarin Balogun, 22enne talento americano sul punto di esplodere all’Arsenal: è la scintilla finora mancata nella macchina di Inzaghi. Un attaccante che strappa e dribbla, tutto ciò che avrebbe dovuto dare Correa e invece mai si è visto dalle parti dell’argentino. L’altro è Alvaro Morata, usato sicuro che conosce la Serie A in ogni stadio, abituato alle ruvidezze dei difensori italiani e già testato a certi livelli. In più, almeno dal punto di vista del ruolo, lo spagnolo 30enne può occupare lo spazio del centravant­one centrale lasciato vacante da Romelu, anche se all’occorrenza può pure partire da dietro e vestirsi da seconda punta. La coppia è la preferita dopo lo shock Romelu, in attesa di entrare nel vivo degli affari. di, la crisi in un’opportunit­à di cambiament­o. Che sia un attaccante più tradiziona­le (anche se di movimento) alla Morata o una seconda punta capace di creare superiorit­à numerica alla Balogun, l’erede di Romelu è scelto esclusivam­ente in base alla compatibil­ità con il gioco di Simone. I dirigenti interisti stanno compiendo un’esplorazio­ne di talenti in giro per l’Europa, sempre secondo le proprie capacità di spesa: per Lukaku avevano toccato quota 40 coi bonus e non sarebbero andati oltre, così anche stavolta sarà quella l’asticella. Il principio vale soprattutt­o per Balogun per cui l’Arsenal, infatti, tiene alto il prezzo vista la concorrenz­a in giro per l’Europa: l’americano non sarebbe il sostituto del più fisicato Thuram, ma in partenza potrebbe essere titolare con avanzament­o di Lautaro a riferiment­o centrale del reparto. Il talento made in Usa, forgiato nelle giovanili Gunners da Thierry Henry, è stato studiato da

LO SCENARIO Marotta conosce bene la punta dell’Atletico, affidabile anche per la serietà fuori dal campo Folarin più estroso: ha stregato tutti e sarebbe partner di Lautaro

vicino nell’ultimo anno di esplosione al Reims, che una volta ceduto Ekitike al Psg, cercava proprio un giovane in rampa di lancia. Ebbene, Balogun ha fatto pure meglio del suo predecesso­re: 21 gol (più uno in Coppa) e valore che lievita in attesa del ritorno, provvisori­o, a Londra. L’Arsenal ha troppa abbondanza in quelle terre e ha già deciso di privarsene, preferibil­mente a titolo definitivo: nei primi contatti i nerazzurri hanno verificato sia il prezzo, alto, sia la possibilit­à di usare la formula del prestito con obbligo. Non ci sono aperture al momento, ma i contatti continuera­nno visto l’innamorame­nto interista: in lui si vedono la duttilità che manca e margini di crescita imprevedib­ili.

DALLA PREMIER Stella made in Usa pronta a sgasare

Alvaro Morata è una terra conosciuta, con meno rischi e quindi anche meno spesa. L’ex bianconero aspetta che venga depositato il suo rinnovo di contratto con l’Atletico Madrid: la scadenza passerà dal 2024 al 2026, lo stipendio sarà spalmato da 9 a 6 milioni, ma soprattutt­o la clausola per portarlo via passerà da 20 a 12. Insomma, un acquisto convenient­e e non a caso la Roma è partita in anticipo: i gialloross­i hanno offerto 4,5 milioni più 500mila di bonus fino al 2027, quando l’attaccante avrebbe quasi 35 anni, e oggi il d.s. Pinto incontrerà gli agenti dello spagnolo che, curiosamen­te, si è messo a seguire su Instagram il club gialloross­o. In questa partita, però, è entrata prepotente­mente anche l’Inter visto che Alvara è l’alternativ­a finora più credibile a Balogun. Piace a Inzaghi, che però lo userebbe come prima cambio ai piedi della nascente coppia Thuram-Lautaro: nei fatti, Morata potrebbe sostituire entrambi agevolment­e. E piace anche ai dirigenti, visto che l’a.d. Beppe Marotta ne ha conosciuto serietà e affidabili­tà ai tempi bianconeri: dopo lo tsunami Lukaku, sono doti ancor più importanti nelle consideraz­ioni di queste ore. La controindi­cazione, però, è l’assenza di Decreto Crescita che farebbe lievitare quasi al doppio del netto il lordo da pagare.

ALTERNATIV­E Occhio alla Ligue 1 In Serie A c’è Beto

Occhio, però, alle possibilit­à che sorgono dalla Ligue 1, campionato in cui l’Inter non osserva solo Balogun: notevole il fascino per Elye Wahi, un altro dei talenti intriganti che hanno terremotat­o quel campionato. Ha compiuto vent’anni, farebbe la punta centrale, ma ha le caratteris­tiche variegate cercate da Marotta-Ausilio e pure Inzaghi: velocità, esplosivit­à, grandi tempi d’inseriment­o e fiuto. Al Montpellie­r è partito dalle giovanili e fatto tutta la trafila fino alla prima squadra con una crescita prodigiosa, avvenuta gradualmen­te a partire dalla stagione 2020-21, quella dell’esordio in campionato: tre i gol nella prima campagna francese, saliti a dieci l’anno dopo e poi il boom in quest’ultima in cui si è arrampicat­o fino a 17. Dopo tanto tempo a bottega, per privarsene i francesi vogliono parecchi soldi, non meno di 30 milioni. Di Wahi se n’erano ne sono accorti in tanti anche in Premier, dove avrebbe potuto esordire al Southampto­n se fosse andato in porto il trasferime­nto già nel 2018, Ora Elye ha tutt’altro status, ma non l’esperienza internazio­nale di un altro centravant­i oggetto di osservazio­ni dai dirigenti nerazzurri: l’iraniano Mehdi Taremi, quasi 31enne del Porto corteggiat­o dal Milan, Costa una ventina di milioni, prezzo abbordabil­e rispetto ai talenti più giovani, ma avrebbe qualità e titoli per fare il lavoro svolto dall’ultimo Dzeko. A completare la cinquina pure un attaccante meno esotico perché direttamen­te impegnato in A: Beto, portoghese dell’Udinese, piace anche se il costo spaventa.

Il mio segreto sono i compagni di squadra. Ho sempre fatto il massimo per scrivere la storia del club

Henrikh Mkhitaryan Centrocamp­ista dell’Inter

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Simone Inzaghi, 47 anni, alla sua terza stagione da tecnico dell’Inter: il nerazzurro ha vinto due Coppe Italia e due Supercoppe italiane
ANSA L’allenatore al terzo giro di boa Simone Inzaghi, 47 anni, alla sua terza stagione da tecnico dell’Inter: il nerazzurro ha vinto due Coppe Italia e due Supercoppe italiane
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