Il Psv ci prova per De Ketelaere: lo vuole in prestito
Gli olandesi pensano al belga: rossoneri disposti a trattare con il diritto di riscatto
Le vacanze spagnole di Charles De Ketelaere stanno per finire: mercoledì il biondo tornerà a Milanello e la sua seconda stagione da milanista si aprirà ufficialmente. Quanto lunga sarà, però, è tutto da vedere: CDK, si sa, è sulla lista dei giocatori cedibili e il Milan aspetta offerte all’altezza dell’investimento fatto un anno fa. Un investimento alto, altissimo, che aveva prosciugato da solo praticamente tutto il budget a disposizione per il mercato post-scudetto. Il trasferimento di De Ketelaere dal Bruges era costato 35,5 milioni: venderlo adesso senza rimetterci è una missione complicata e al Portello lo sanno. Per questo al Milan si sta facendo strada un’idea: a condizioni favorevoli, anche l’ipotesi di un prestito con diritto di riscatto può essere presa in considerazione. È in questo contesto che va inquadrato l’interessamento del Psv Eindhoven per De Ketelaere: il belga piace ai biancorossi ma solo in prestito, il Milan è pronto ad ascoltare ma l’affare si può fare solo a determinate condizioni.
Formula Capire quali non è difficile. Il prezzo fissato in casa rossonera è di 28-30 milioni: se CDK partisse a queste cifre, al netto del primo anno di ammortamento, il Milan eviterebbe una minusvalenza. Per aprire a una cessione temporanea, invece, occorrerebbe che dall’altra parte accettassero un’opzione di acquisto superiore ai 20 milioni. Il Psv, che ha appena comprato Noa Lang, ex compagno di De Ketelaere al Bruges (nonché vecchio obiettivo del Milan) ed è alla ricerca del sostituto di Xavi Simons, è il club giusto perché l’operazione possa decollare. Una trattativa vera e propria non c’è ancora, ma può prendere corpo lungo il mercato.
Spazi chiusi Logicamente, occorrerà mettere bene a fuoco le intenzioni di De Ketelaere, che al momento pare convinto a rimanere per provare a dimostrare che quei 35,5 milioni erano stati spesi bene. Le manovre in entrata del Milan (Pulisic in testa) e i cambiamenti tattici ai quali Pioli lavora, però, lo spingono sempre più ai margini del progetto: prendersi il Diavolo dopo una prima annata fallimentare (nessun gol in 40 partite, molte delle quali iniziate in panchina) e con una concorrenza ancora più agguerrita della stagione scorsa sarebbe un’impresa quasi impossibile. E se dall’Olanda faranno sul serio...