È un altro Napoli Un vincente trova sempre una strada, un perdente trova una scusa. È per me una filosofia di vita
GARCIA DALLE STELLE AI GIOVANI I CAMPIONI GIÀ SOTTO PRESSIONE
Il francese in ritiro mostra attenzione anche per i Primavera: «Vorrei lanciarne uno in prima squadra» I big in arrivo: ieri è giunto Anguissa
La massima attenzione per tutti, stelle o ragazzini della Primavera che siano. E cura a ogni particolare. I primi due giorni di lavoro al Napoli per Rudi Garcia e il suo nuovo staff, hanno raccontato del grande entusiasmo che il francese sta mettendo nel suo modo di stare in campo e con i suoi ragazzi.
Intensità È la parola d’ordine per ogni esercizio fisico o esercitazione tecnico-tattica. L’allenatore è prodigo di spiegazioni per tutti perché esige grande concentrazione e intensità in ogni momento della seduta. Del resto Rudi ha stimolato ogni ragazzo: «Come ho cercato sempre di fare nella mia carriera, vorrei che almeno uno di questi giovani che sono qui con noi possano avere un futuro in prima squadra. È giusto che loro puntino a questo, abbiamo questo stimolo. Al tempo stesso sarebbe un valore aggiunto per la società far crescere i propri ragazzi». Vediamo dunque quali sono i talenti che Garcia può valorizzare con questo materiale umano a disposizione. Premesso che la Primavera è retrocessa, e dunque non è di livello eccelso, i giovani più interessanti sono reduci da altre esperienze. E vanno dalla A di Giuseppe Ambrosino, punta centrale, classe 2003, vice campione del Mondo Under 20; alla Z di Alessandro Zanoli, terzino destro, classe 2000, che ha già giocato in A col Napoli e negli ultimi mesi è stato alla Samp. In particolare su quest’ultimo Garcia ha detto espressamente di volerlo valutare per tenerlo con la prima squadra. Infatti il Napoli ha la possibilità di cedere in prestito al Genoa o alla Samp il ragazzo di Carpi, ma sta aspettando indicazioni del tecnico, “congelando” il possibile arrivo dal Verona del più esperto Davide Faraoni.
Seconda chance È quella che Garcia vuole dare ad altri calciatori, quelli attualmente diciamo in bilico. E, aspettando Zielinski, il riferimento è per Demme e anche Lozano. Detto che il messicano sta lavorando a parte per recuperare la piena tonicità del ginocchio infortunato nel maggio scorso, in questi giorni Garcia si è soffermato spesso con Diego Demme, dandogli indicazioni in campo e anche scambiando lunghe chiacchierate con il tedesco proprio per entrare in sintonia sui principi di gioco del francese, che sta dimostrando di essere un ottimo aziendalista, cercando di valorizzare il capitale umano che ha a disposizione. Intanto ieri pomeriggio si è aggregato ai compagni Frank Zambo Anguissa (e anche Gollini) applauditissimo dai tifosi che riempiono ogni giorno la ski.it arena di Dimaro. Oltre ad essere un caposaldo del centrocampo dello scudetto, il camerunese è una delle chiavi di lettura del tecnico francese che lo lanciò giovanissimo nel 2016 a Marsiglia. Rudi lo chiama “le petit”, anche se Anguissa è uno che di piccolo ha ben poco, considerando quanto sia fisico il suo modo di stare in campo. Comunque sia per Garcia, Anguissa sarà il Caronte per “navigare” nello spogliatoio del Napoli. L’uomo che consentirà al nuovo allenatore di capire ogni sfumatura che diventa importante nella dinamica di un gruppo, nella gestione delle persone.
Aspettando le stelle Ed entro domani, almeno di qualche inconveniente dell’ultima ora, sono attesi a Dimaro tutti i nazionali, rimasti impegnati fino a metà giugno con le proprie rappresentative. Rudi è entusiasta e non vede l’ora di allenarli tutti. «Nell’amichevole del 20 ancora no, ma in quella del 24 luglio che conclude il ritiro di Dimaro, conto di poterli mettere tutti in campo per cominciare a conoscerli meglio. Perché un giocatore sin quando non lo hai allenato, non puoi dire di conoscerlo a fondo. E questi ragazzi hanno dimostrato di saper alzare l’asticella». Da lì vuole ripartire Rudi per tenere acceso quel sacro fuoco, quella fame di vittorie indispensabile per essere ambiziosi.