La Gazzetta dello Sport

Toro d’alta quota

Via al ritiro in Trentino Tutti gli obiettivi di Juric

- di Nicola Cecere

Il tecnico dovrà equilibrar­e la condizione del gruppo, ma pure lavorare su calci piazzati e ripasso degli schemi

Test francesi Al termine del ritiro previste amichevoli contro il Lens e il Reims il 2 e il 6 agosto

Pronti-via: si parte per le Dolomiti. Terminata la fase del lavoro preparator­io svolto al Filadelfia, il Toro comincia il suo ritiro in Val Rendena, tra le più rinomate montagne trentine, in una località, Pinzolo, a 774 metri sul livello del mare, abituata da tanti anni a ospitare la preparazio­ne precampion­ato di squadre italiane e straniere. Ivan Juric l’ha scelta sia per la perfetta logistica sia per l’eccellente condizione dei campi in erba (due regolament­ari) del Centro Sportivo Pineta, dove il popolo granata potrà affluire liberament­e in queste giornate di duro impegno nelle quali i calciatori gettano le basi della nuova stagione. L’allenatore croato si prefigge di raggiunger­e in questa decina di giorni del ritiro almeno quattro obbiettivi propedeuti­ci in vista del rientro al Filadelfia di fine mese, che poi sarà un breve passaggio prima di volare in Francia dove il Toro è atteso dai test con il Lens (2 agosto) e il Reims (6 agosto). Volendo riassumere, ecco i temi al centro del lavoro a due passi dalla celebre Madonna di Campiglio, che inizia questo pomeriggio intorno alle ore 18.

Stesso livello Il gruppo granata si è formato a... tappe nel senso che gli impegni di giugno con le nazionali hanno giocoforza frazionato gli arrivi al Filadelfia. Quindi è una necessità assoluta riuscire a livellare al più presto possibile la condizione atletica. Tenendo presente che due giovani destinati a ruoli di primo piano, cioè Ricci e il neo acquisto Bellanova, raggiunger­anno Pinzolo nei prossimi giorni, finito il regolare periodo di stop seguito al campionato d’Europa Under 21.

Richiamo degli schemi Il Toro si accinge a disputare il terzo campionato griffato Juric, il che rappresent­a un innegabile punto a favore di una squadra che nella scorsa stagione ha saputo elevare la qualità delle giocate, ottenendo purtroppo meno punti di quanti avesse meritato, ma comunque migliorand­o la classifica del primo anno. Juric non dovrà sgolarsi a spiegare movimenti e schemi che i suoi uomini ormai conoscono a memoria, basterà richiamarl­i in questa fase di preparazio­ne, appunto. Magari aggiungend­o delle varianti di gioco.

Le punizioni Provare nuove idee sui calci da fermo, cioè angoli e punizioni, è una necessità anticipata da Juric in sede di bilancio dello scorso torneo, dove in effetti le soluzioni adottate non hanno creato situazioni vincenti o comunque di serio pericolo in area avversaria. Diciamo pure che il Toro ha sfruttato poco queste palle inattive eccezion fatta per il gol di Djidji al Milan, arrivato appunto su un cross da punizione calciata sulla trequarti mancina.

Crescita dei giovani In questo periodo di precampion­ato, Juric terrà particolar­mente sotto controllo i giovani inseriti nel gruppo di lavoro ma la cui crescita va verificata quotidiana­mente. Perché poi bisognerà decidere chi può restare in rosa e chi invece dovrà essere mandato in prestito altrove per arricchire le sue esperienze. Diciamo che Gineitis, Ilkhan e Ben Kone, tutti e tre centrocamp­isti, si giocano molto in prospettiv­a permanenza a Torino. Ilkhan e Kone, sono di rientro appunto da una stagione vissuta in prestito (Sampdoria e Frosinone).

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RAMELLA Al lavoro L’allenatore del Torino Ivan Juric con i giocatori granata durante uno dei primi allenament­i stagionali svolti nei giorni scorsi al Filadelfia

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