Toro d’alta quota
Via al ritiro in Trentino Tutti gli obiettivi di Juric
Il tecnico dovrà equilibrare la condizione del gruppo, ma pure lavorare su calci piazzati e ripasso degli schemi
Test francesi Al termine del ritiro previste amichevoli contro il Lens e il Reims il 2 e il 6 agosto
Pronti-via: si parte per le Dolomiti. Terminata la fase del lavoro preparatorio svolto al Filadelfia, il Toro comincia il suo ritiro in Val Rendena, tra le più rinomate montagne trentine, in una località, Pinzolo, a 774 metri sul livello del mare, abituata da tanti anni a ospitare la preparazione precampionato di squadre italiane e straniere. Ivan Juric l’ha scelta sia per la perfetta logistica sia per l’eccellente condizione dei campi in erba (due regolamentari) del Centro Sportivo Pineta, dove il popolo granata potrà affluire liberamente in queste giornate di duro impegno nelle quali i calciatori gettano le basi della nuova stagione. L’allenatore croato si prefigge di raggiungere in questa decina di giorni del ritiro almeno quattro obbiettivi propedeutici in vista del rientro al Filadelfia di fine mese, che poi sarà un breve passaggio prima di volare in Francia dove il Toro è atteso dai test con il Lens (2 agosto) e il Reims (6 agosto). Volendo riassumere, ecco i temi al centro del lavoro a due passi dalla celebre Madonna di Campiglio, che inizia questo pomeriggio intorno alle ore 18.
Stesso livello Il gruppo granata si è formato a... tappe nel senso che gli impegni di giugno con le nazionali hanno giocoforza frazionato gli arrivi al Filadelfia. Quindi è una necessità assoluta riuscire a livellare al più presto possibile la condizione atletica. Tenendo presente che due giovani destinati a ruoli di primo piano, cioè Ricci e il neo acquisto Bellanova, raggiungeranno Pinzolo nei prossimi giorni, finito il regolare periodo di stop seguito al campionato d’Europa Under 21.
Richiamo degli schemi Il Toro si accinge a disputare il terzo campionato griffato Juric, il che rappresenta un innegabile punto a favore di una squadra che nella scorsa stagione ha saputo elevare la qualità delle giocate, ottenendo purtroppo meno punti di quanti avesse meritato, ma comunque migliorando la classifica del primo anno. Juric non dovrà sgolarsi a spiegare movimenti e schemi che i suoi uomini ormai conoscono a memoria, basterà richiamarli in questa fase di preparazione, appunto. Magari aggiungendo delle varianti di gioco.
Le punizioni Provare nuove idee sui calci da fermo, cioè angoli e punizioni, è una necessità anticipata da Juric in sede di bilancio dello scorso torneo, dove in effetti le soluzioni adottate non hanno creato situazioni vincenti o comunque di serio pericolo in area avversaria. Diciamo pure che il Toro ha sfruttato poco queste palle inattive eccezion fatta per il gol di Djidji al Milan, arrivato appunto su un cross da punizione calciata sulla trequarti mancina.
Crescita dei giovani In questo periodo di precampionato, Juric terrà particolarmente sotto controllo i giovani inseriti nel gruppo di lavoro ma la cui crescita va verificata quotidianamente. Perché poi bisognerà decidere chi può restare in rosa e chi invece dovrà essere mandato in prestito altrove per arricchire le sue esperienze. Diciamo che Gineitis, Ilkhan e Ben Kone, tutti e tre centrocampisti, si giocano molto in prospettiva permanenza a Torino. Ilkhan e Kone, sono di rientro appunto da una stagione vissuta in prestito (Sampdoria e Frosinone).