La Gazzetta dello Sport

Vale, il senza tempo

ROSSI TRIONFA A MISANO ALLUNGA LA SUA LEGGENDA E “PRENOTA” LE HYPERCAR

- di Paolo Ianieri

Primo successo in categoria sulla pista a lui più cara «Ora i rivali mi rispettano, non sono più l’ex motociclis­ta»

Lo aveva detto a inizio stagione: «Questo è l’anno in cui potrò capire se posso avere un futuro nelle auto». Detto da un “ragazzo” che il 16 febbraio ha compiuto 44 anni non è male come programma. E Valentino Rossi un ragazzo lo è davvero, meno magari dal punto di vista della carta di identità, ma sicurament­e nell’animo, un Peter Pan che se un tempo era accostato unicamente alle due ruote di una motociclet­ta, adesso è definitiva­mente un patrimonio del motorismo. Aveva vinto la sua prima gara poco più di un mese fa, portando a casa con la sua Bmw M4 la Road to Le Mans, la gara corsa alla vigilia della più celeberrim­a 24 Ore. «Adesso i miei avversari mi guardano in maniera diversa, con rispetto – aveva raccontato –, perché se prima ero soprattutt­o Valentino l’ex motociclis­ta, adesso hanno capito che posso essere veloce anche con le quattro ruote. La cosa mi piace molto».

Profeta in patria Le Mans è stata la prima vittoria, ma da ieri non è più la sola del Rossi pilota di auto. E per Vale non ci poteva essere luogo migliore per trionfare: Misano dista una decina di chilometri dalla sua Tavullia. La prima vittoria nel GT World Challenge Europe, il campionato scelto da Valentino per iniziare con gradualità la carriera a quattro ruote. Perché mentre ancora stava chiudendo la sua infinita carriera in MotoGP, con 9 Mondiali e 115 vittorie, Valentino sfogliava la margherita sulla strada da intraprend­ere: direttamen­te nel Wec, il Mondiale Endurance che a livello di palmarès è sicurament­e più blasonato o un approccio meno stressante, ma allo stesso tempo sicurament­e più intelligen­te, con il Fanatec. E Rossi ha scelto proprio questa seconda strada, puntando sul team belga WRT, uno dei più vincenti e collaudati nella categoria, e sull’Audi che fino a quel momento rappresent­ava anche la miglior auto in griglia. Una macchina, la R8 LMS, però allo stesso tempo molto impegnativ­a e con la quale alla fine Valentino e la squadra tutta hanno raccolto molto meno di quanto ci si aspettasse. «Però, debuttare con quell’auto è stato un bene – racconta Alberto Tebaldi, l’a.d. della VR46, da sempre legatissim­o a Rossi –, perché incomincia­re con una vettura così complicata è stato propedeuti­co, ha messo Valentino di fronte alla complessit­à della sfida».

Pilota ufficiale Infatti, a fine stagione, è arrivato il divorzio con la Casa dei quattro anelli per passare a quella di Monaco, una Bmw che su Vale invece ha puntato subito, tanto da dargli lo status di pilota ufficiale. E sulla M4 Rossi si è subito trovato a proprio agio, centrando il podio al debutto ad Abu Dhabi (3° assoluto), andando poi forte anche alla 12 Ore di Bathurst in Australia, su una pista old style che non perdonava e, soprattutt­o, crescendo gara dopo gara. Il primo vero podio nel Fanatec, poi, è arrivato a Brands Hatch, grandissim­o secondo, poi c’è stato il trionfo di Le Mans, l’impegnativ­a rimonta nella complicati­ssima Spa, prima della gioia di ieri. Una vittoria ottenuta in coppia con Maxime Martin e costruita con una strategia perfetta ai box.

Giorno speciale «Non sarebbe potuta andare meglio, perché vincere la mia prima gara nel Fanatec a Misano è davvero speciale. Sapevamo di potere andare forte, soprattutt­o dopo che Martin aveva piazzato la macchina in seconda fila, ma vincere è una storia diversa – ha detto Rossi nel dopogara –. Perché questo è il campionato principale e il livello è molto alto. La mia avventura tra le auto è iniziata proprio a Misano un anno e mezzo fa, ed è stata dura. Ma un po’ alla volta siamo cresciuti tutti assieme. Questo è il quarto podio dell’anno, i ragazzi del team hanno fatto un lavoro incredibil­e, è stato fantastico. E voglio ringraziar­e tutti, l’atmosfera nel team è meraviglio­sa, la Bmw ci segue da vicino e io mi diverto un sacco. Adesso voglio continuare così».

Nuovi obiettivi In effetti gli obiettivi di Valentino si spostano un po’ più in alto. «La cosa bella di Vale è la sua umiltà, la voglia di rimettersi in gioco – riprende Tebaldi –. Perché voi non avete idea di quanta voglia, passione, impegno ed entusiasmo ci metta. Per guadagnare anche solo un secondo al cambio pilota facciamo allenament­i massacrant­i» . Adesso Valentino è sesto in campionato, ma lo sguardo è già proiettato alla prossima stagione. Quella che, se tutto andrà secondo i piani, vedrà Rossi correre al volante dell’Hypercar della Bmw. A breve (settembre? A Spa?) dovrebbe arrivare l’agognato test sul prototipo della Casa di Monaco, ma intanto si comincia già a pianificar­e il 2024, con l’idea di disputare le cinque gare di durata del Fanatec, facendo però contempora­neamente il debutto anche nel WEC. Perché il Peter Pan che ha trasformat­o il mondo del motociclis­mo non vuole smettere di volare.

 ?? JULIES BENICHOU ?? Il Dottore di nuovo sul podio Valentino Rossi, 44 anni, sul podio della GT World Challenge a Misano. Rossi ha smesso di correre in moto il 14 novembre 2021: nella sua carriera ha vinto 9 titoli mondiali in 4 differenti classi - 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6) - e 115 Gran Premi, di cui 89 nella classe regina
JULIES BENICHOU Il Dottore di nuovo sul podio Valentino Rossi, 44 anni, sul podio della GT World Challenge a Misano. Rossi ha smesso di correre in moto il 14 novembre 2021: nella sua carriera ha vinto 9 titoli mondiali in 4 differenti classi - 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6) - e 115 Gran Premi, di cui 89 nella classe regina
 ?? MILAGRO/AP/ANSA/IPP ?? 4 1. Valentino Rossi sul podio del GP di Malesia nel 1997: l’anno del suo primo Mondiale nella classe 125 2. L’ultimo mondiale vinto, nel 2009, da “gallina vecchia”. Ecco la festa, ancora in Malesia 3. Il pilota di Tavullia nel 2008 prova la Ferrari F2008 al Mugello, intenziona­to a gareggiare anche in auto 4. La Bmw M4 portata al successo ieri da Valentino nella “sua” Misano
MILAGRO/AP/ANSA/IPP 4 1. Valentino Rossi sul podio del GP di Malesia nel 1997: l’anno del suo primo Mondiale nella classe 125 2. L’ultimo mondiale vinto, nel 2009, da “gallina vecchia”. Ecco la festa, ancora in Malesia 3. Il pilota di Tavullia nel 2008 prova la Ferrari F2008 al Mugello, intenziona­to a gareggiare anche in auto 4. La Bmw M4 portata al successo ieri da Valentino nella “sua” Misano
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